BRUNATE
Ho
scritto questo racconto qualche anno fa, ora lo posto, come il
ricordo di una visita in un momento in cui ero serena.
Abbiamo
un luogo, proprio vicino a casa , che come spesso capita diamo per
scontato, eppure è rinomato e nella bella stagione diventa la meta
di visite da turisti di tutto il mondo.
Sto
parlando di Brunate, nel secolo scorso molti milanesi ci
trascorrevano le vacanze, mentre per i comaschi, era un luogo per
scampagnate e camminate. Le alternative per raggiungere questo luogo
sono due, attraverso la strada, con una lunga salita che, tornante
dopo tornante, appaga lo sguardo su un panorama mozzafiato, oppure
grazie alla comoda e recentemente rinnovata funicolare.
La
funicolare di Como, è stata realizzata nel 1894, era a vapore con
gli interni rigorosamente in stile liberty, proprio grazie questo
mezzo di trasporto, Brunate ha conosciuto un'esplosione di vivacità,
turistica e non solo, un'esplosione perlopiù di architettonica.
Tra
la fine dell'ottocento e i primi anni 20 del novecento, nel periodo
della Belle Epoque, sono sorte strutture ricettive, alberghi, e tante
tante ville in stile liberty,
che ora sono diventate veri e propri
percorsi culturali, che interessano i turisti. Russi, americani,
asiatici, europei, salgono per visitare queste meraviglie, che
rispecchiano lo stile Liberty, ma anche l'unione scelte artistiche
diverse, forme espressive tipicamente italiane mischiate a
tradizione architettoniche alpine e transalpine.
Oggi,
da Como città, con la funicolare si raggiunge Brunate in soli sette
minuti, superando un dislivello di 500 mt, con una pendenza del 55%,
la funicolare è moderna ma gli interni rispecchiano lo stile
Liberty, con vetrate dove è possibile ammirare il paesaggio. Può
capitare, in alcune particolari giornate, di godere dell'emozione
del "mare di nebbia,
una fitta coltre di nebbia che preclude il
panorama della città di Como sottostante, invece nelle belle
giornate limpide , si
consiglia di visitare il caratteristico paese, detto il "balcone"
delle Alpi per la posizione e lo stupendo panorama su Como, il lago,
la pianura lombarda, gli Appennini, le Alpi, il Monviso e il Monte
Rosa.
L'imponente
Grand Hotel Milano, in
decadimento, mi
riporta con la mente alla fine del 1800, immagino di vedere signore
della
borghesia milanese,
fare colazione dal
terrazzo di questo splendido
edificio, tutto
in stile liberty, ora lasciato al più totale degrado
Dal
piazzale della funicolare si procede attraverso una mulattiera, o con
un bus di linea, verso S.Maurizio (906 m.), dove si trovano il
magnifico parco pubblico "Marenghi"
e il Faro
Voltiano .
Quest'ultimo, realizzato su progetto dell'ing. Gabriele Giussani nel
1927 in ricordo del centenario della morte di Alessandro Volta,
conserva al suo interno una scala a chiocciola di 143 gradini, che
consente di raggiungere la piazzola posta sulla cima dalla quale si
può godere di una vista impagabile.
Da
S. Maurizio, attraverso una strada asfaltata, si raggiunge la Capanna
CAO e il Santuario di S. Rita (il più piccolo d'Europa). A piedi si
possono raggiungere anche le Baite delle Colme : Baita Carla, Baita
Bondella, Baita Bolletto (1236 m.), Monte Bollettone (1204 m.) e
Monte Palanzone(1436 m.).
Per
i più pigri l'itinerario si conclude rientrando a Como con la
funicolare. Per tutti gli altri invece è possibile scendere a piedi
lungo due sentieri: quello che costeggia la Funicolare e quello,
molto suggestivo, che passa per l'Eremo
di San Donato,
ex convento dei Benedettini del XV secolo. All'interno conserva un
altare ligneo scolpito (1500), affreschi quattrocenteschi e statue
coeve in terracotta.
Offriamo
al turista un percorso di salubrità, panorami
mozzafiato, cultura,
e nelle frequenti baite
dislocate nel percorso, i piaceri della buona tavola, dove la polenta
in tutte le versione è la regina, a cui è possibile abbinare,
brasati di selvaggina, salumi e formaggi nostrani piatti semplici,
ma tanto tanto buoni.
Le
ville, sono
circa settanta, suscitano un interesse particolare, c'è da ricordare
che spesso sono ubicate in sentieri del
Triangolo Lariano.
Appena scesi
dalla funicolare basta fare pochi
passi imboccare via
Roma e incominciare il percorso con la
Villa Cantaluppi-Giuliani,
che risale al secondo periodo dello stile
liberty, era di proprietà della conosciuta famiglia dell'omonima
casa farmaceutica Giuliani,
i suoi ricchissimi ornamenti in stile liberty. Ora
è la sede della sezione locale dell'Associazione Nazionale Alpini e
utilizzata per vari eventi.
Si
trovano poi le
eclettiche Villa Calderini e Villa Ghezzi.
la fontana Campari, voluta da Angelo Ghezzi, rappresentante della Campari, all'esterno della propria villa, come angolo di ristoro, proprio dove esisteva una piccola fonte di acqua sorgiva, i il manifesto pubblicitario legato alla Campari, tre fontanelle sgorgano da un motivo grottesco mentre sono state erose dal tempo le due teste scolpite che sormontavano le colonne ai lati, raffiguranti Vittorio Emanuele III e Benito Mussolini.
Villa
Pirotta , è stata progettata dall'architetto comasco Federico
Frigerio, e da subito realizzata nel 1902 venne considerata come una
piccola Versailles, è oggi abitata dai discendenti del Chimico
Bonacossa.
Raggiungendo
via Pissarottino si trovano altre ville, Villa Orlandi che presenta
decorazioni diverse per
ogni lato della struttura.
Villa
Marinoni sviluppata su tre piani.
Il
percorso porta il visitatore ad una piccola fonte da cui viene tratto
il nome della via, " Pissarottino", da qui si può godere
di una vista spettacolare,
si riescono ad ammirare la prima parte del Lario, Villa d’Este,
Villa Erba e il Monte Rosa.
Ritorniamo
sul percorso ci spostiamo per visitare Villa Farneti che presenta una
torre panoramica quadrata.
Il
percorso continua lungo la Via delle Baite dove un'altra villa ha una
vicenda singolare.
Villa Elisi, porta con se il sapore di un grande perdita, nata dalla
mente geniale dell'architetto Sant'Elia, che portò a Brunate oltre
allo stile liberty, anche il futurismo, e in collaborazione con
Gerolamo Fontana affrescò la villa con motivi ispirati da Gustav
Klimt, a opere espressioniste, che però col tempo sono andate
distrutte..
Brunate
ha attratto nel suo periodo migliore, molte personalità di rilievo,
Umberto Boccioni, nel
1909 partecipò all'esposizione di pittura e scultura che si svolse
proprio in paese, il
poeta bulgaro Slavejkov
Penco morì a Bunate, esule, ed è ricordato da una lapide su muro
esterno dell'albergo ristorante Bellavista che lo ospitò, e nel
giardino della biblioteca comunale vi è una stele in granito.
Nell'ottocento Brunate, godeva di una discreta fama anche per i
fabbricanti di barometri, che esercitavano la propria attività in
parecchie città itliane ed europee.
Il Faro Voltiano, a quota 900 metri, domina Como e la
navigazione del suo lago, dal 1927, dalla sua base, e ancor meglio
dalla sua sommità si possono ammirare i profili delle vette alpine