il filo dei ricordi-racconti

lunedì 26 settembre 2016

Paul Signac

E' una domenica di tempo instabile, decido di andare ad una mostra.
La mostra si svolge nella bella Lugano, che io tanto apprezzo, presso il Lac, o MASI (Museo d'arte della Svizzera italiana), 





l'artista è PAUL SIGNAC.



Nato a Parigi nel 1863 da una famiglia benestante di commercianti, fin dalla prima infanzia ha una notevole predisposizione per il disegno e viene indirizzato, proprio dai famigliari, agli studi di architettura.
Cresce a Montmartre, il quartiere frequentato dagli artisti, ne  subisce il fascino bohémiene, ammira i quadri ritenuti rivoluzionari, presentati nelle vetrine dei mercanti d'arte,
" i quadri impressionisti".
Ha quindici anni, quando durante una mostra di opere di pittori impressisti, viene sorpreso a copiare un'opera di Degas.
Accompagnato alla porta, venne rimproverato aspramente da Paul Gauguin:
"Qui non si copia, signore!!!!"
All'età di 17 anni, in seguito al decesso del padre, la sua spensierata giovinezza finisce, decide di lasciare gli studi di architettura.
Mentre la mamma e il nonno si stabiliscono ad Asnieres, Paul Signac non abbandona Montmartre, approfondisce il suo interesse per l'impressionismo da autodidatta, è un grandissimo estimatore di Monet al quale scrive più di una lettera per chiedere consigli.
Le sue prime opere, rappresentano per lo più i dintorni di Montmartre, o le vedute dalla casa di famiglia ad Asnieres, dove vede le rive della Senna, 




i giardini, i camini di Clichi, studia anche i nudi di donna, una delle sue modelle diventerà poi la sua prima moglie.


Parigi è in fermento, diventa uno degli animatori del cabaret " Le Chat noir", frequenta circoli letterali, in particolare il circolo degli scrittori naturalisti, i cui componenti, da Joris-Karl Huysmans,Paul Alexis, Gustave Kahn, che in seguito, diventeranno i suoi critici più accaniti, dopo un po di tempo prenderà le distanze, dal movimento, lamentando la pesantezza dello stile di Emile Zola.
Attratto dall'acqua, grazie a Gustave Caibellotte, grande amico degli impressionisti, scopre la passione per la navigazione, acquista una barca che mette a rimessaggio, dopo la pittura, la navigazione rimarrà la sua seconda passione.


L'acqua i riflessi, i movimenti, le ondulazioni e gli effetti della luce sul colore diventano per Paul Signac fonte di ispirazione.
Partecipa, nel 1884, con le sue opere al Salon des artistes indépendent, insieme a molti altri artisti inpressionisti, che erano stati rifiutati dal Salon Ufficiel.
Proprio in quest'occasione, incontra George Seurat, diventano amici, e ne subisce l'influenza, tanto da fondare nel giugno dello stesso anno, la Società degli artisti indipendenti.
Con Seurat, inizia a dipingere con la tecnica del puntinismo.







Nel 1886, viaggia fino a NewYork, espone le proprie opere. Rientra in Francia, con Camille Pissarro, George Seraut invece si reca a Nantes, ed inizia un nuovo periodo di studi scientifici sul colore.
Studia il trattato di Charles Henry, lo scopritore della ruota dei colori, approfondisce la complementarietà dei colori, due colori sono complementari quando sono opposti tra loro, il complemento di ogni colore primario è un colore secondario. Ma non è sufficiente, insieme a Seraut studia anche gli effetti che i colori hanno sull'occhio.
Attraverso gli studi di Chevreul, approfondirono gli effetti del colore, e della luce, parteciparono a diversi esperimenti di tintura del colore sulle stoffe presso le Manifacture Des Gobelin.
Il chimico Michel Eugene Chevreul, ( il cui nome è inciso sulla Torre Eiffel), svolgeva i propri esperimenti di tintura del colore sui tessuti, e aveva già pubblicato diversi testi.


In teoria Signac e Seuraut vogliono rappresentare l'ambizione di dipingere un mondo moderno, inventando un nuovo linguaggio, che si adatti alla divisione dei toni pittorici.
Diventerà in questi anni uno dei più grandi promotori del neoimpressionismo.


I neoimpressionisti, come gli impressionisti, hanno sulla tavolozza solo colori puri, l'impressionista dipinge en plein air perchè le condizioni di luce variano velocemente mentre il neo impressionista rende il paesaggio in modo sintetico, continuando però a trasmettere in modo continuativo le sensazioni, e permettendo di completare l'opera anche nello studio
Dalla tavolozza, viene eliminata qualsiasi mescolanza di tinte smorzate, evitano perfino di macchiare la purezza dei colori stessi, avvicinando elementi contrari.
Ogni pennellata, presa pura dalla tavolozza rimane pura sulla tela.
Il neoimpressionista prima di iniziare qualsiasi lavoro stabilirà la disposizione seguendo le regole guida della tradizione e della scienza, dando armonia all'opera, adattando le linee, i toni, i colori e al carattere che dovrà far prevalere , il pittore diventerà anche poeta



Nel 1887 accompagna Seraut a Bruxell, in occasione dell'apertura del gruppo di XX, l'anno successivo viene invitato ad esporre le proprie opere, avrà un ruolo decisivo per affermare lo stile del neoimpressionismo, in Belgio.


Il mare, la vela, lo appassionano, è proprietario di molte barche, ha giratoin Bretagna, Saint Tropez. L'acqua e le sue riflessioni, i paesaggi marini e fluviali, diventano i temi principali delle sue opere.


Continua gli studi sulla scomposizione della luce sui colori e con la morte di Seraut diventa il maggior esponente del neoimpressionismo.
Si trasferisce in Bretagna dove dipinge le Marine di Concarneau,



 e la femme se coiffant, definito uno dei suoi capolavori.


Dipinge anche figure umane, donne immerse nella lettura, si trasferisce nel sud della Francia, è il primo pittore a scoprire Sain tropez, vi trascorre un po' di mesi, con la moglie, e la madre che ritrae, qui dipinge diversi acquerelli, lasciando la tecnica impressionista, non dimentica Van Gogh, lo va a trovare nell'ospedale di Arles, dove sapeva  che era internato.


Scrive un trattato intitolato, " Da Delacroix al neoimpressionismo", ha un grande successo, in particolare, è importante per i nuovi artisti, che gli fanno visita nella casa di Saint Tropez.
Dal 1896 il suo percorso artistico è molto prolifico e ben apprezzato, i successi si inseguono.


Viaggia, si sposta, ritorna, e nel 1913 lascia un'altra volta Saint Tropez, si trasferisce ad Antibes, pacifista convinto, entra in crisi a causa della prima Guerra Mondiale, e la sua produzione di opere ha un notevole rallentamento.
Solo al termine della guerra, riprenderà i suoi viaggi con l'aiuto di un magnate americano, rappresenterà tutti i porti di Francia con la tecnica dell'acquerello.


 



Muore nel 1935, essendo anarchico e pacifista, sarà uno dei primi a esporsi contro il fascismo in Italia e il Nazismo della Germania non dimenticando gli estremisti di destra francesi.
Questa mostra mi ha fatto conoscere un grande viaggiatore, marinaio e pittore, amante della musica e della scienza.
Attraverso i suoi spostamenti, in Francia e all'estero, ho visto il mare, i suoi porti, dalle più belle angolazioni, un percorso fatto anche di tecniche diverse, l'impressionismo, il divisionismo, i grandi disegni con inchiostro di China diluito, 


gli acquerelli, opere mi hanno trasmesso una grandissima serenità, un percorso intrapreso per raccontarci le opere, e le mille sfaccettature di un uomo che approfondiva con studi, le proprie convinzioni, ma più di tutte un pittore innamorato del colore.




Inoltre amante della musica, ha firmato la maggior parte delle sue opere opus