il filo dei ricordi-racconti

domenica 18 marzo 2018

Frida Kahlo



                                                             Frida Kahlo


                                                           
                                                             

..... Piove oggi, nella mia bella Milano, piove e non posso assaporare, come vorrei il piacere, che  spesso provo, so molto bene che può sembrare ridicolo, ma scendere dal treno, avviarmi a piedi fino a raggiungere Piazza Duomo, per me è diventata quasi un'esigenza, come un'iniezione ricostituente, e se la giornata è limpida, se qualche raggio di sole passa tra le guglie, lo spettacolo è davvero speciale... 
Oggi piove,  Milano offre sempre molto, io e la mia amica ci rechiamo a San Maurizio al Monastero Maggiore, ci riempiamo gli occhi di tanta bellezza, ci perdiamo, tanto che per raggiungere il luogo dove dobbiamo recarci ci dobbiamo dare una mossa...
La metropolitana ci aiuta, in poco tempo raggiungiamo porta Genova, qui un'altra amica ci raggiunge,  e tutte tre insieme sotto una pioggia battente raggiungiamo il Mudec....
Frida Kahlo ci attende: 




Magdalena Carmen Frida Kahlo y Calderón nasce il 6 luglio 1907 a Coyoacán (Messico) ed è la figlia di Wilhelm Kahlo, uomo semplice e simpatico,  amante della letteratura e della musica e della pittura, emigrato in Messico dall'Ungheria, dopo un periodo di lavori precari diventa un fotografo di talento, dei suoi quattro figli Frieda è la più ribelle, il nome Frieda, in tedesco  significa pace, non appena raggiunge l'età adulta, Frieda per contestare, la politica della Germania, cambia il proprio nome in Frida.
La sua attività artistica, verrà  rivalutata  dopo la sua morte,  è la pittrice messicana più famosa, ed acclamata di tutti i tempi, diventata famosa anche per la sua vita tanto sfortunata quanto travagliata.
Quella di Frida è stata una vita breve, ma ricca di emozioni, non  ha aspettato che passassero i giorni, i mesi o gli anni, ha vissuto col cuore, amando, sbagliando, sognando e soffrendo, la sua non era  sopravvivenza.



Fin dalla nascita Frida, ha problemi di salute, le viene diagnosticata una poliomelite, la realtà è ben più dura,  Frida e sua sorella minore sono affette da spina bifida;
Il suo spirito indipendente e passionale fin dall'adolescenza, la voglia di ribellarsi a qualunque convenzione sociale, la spingono a manifestare il suo talento artistico, attraverso gli autoritratti.



Nei suoi ritratti, raffigura molto spesso gli episodi di sofferenza della sua vita,  il grave incidente di cui rimane vittima nel 1925,  mentre viaggia su un autobus, che gli causa causa la frattura multipla della spina dorsale, di parecchie vertebre e del bacino. 
Nei mesi a seguire,  dopo il grave incidente,  costretta dentro ad un busto di gesso, Frida legge moltissimo, si avvicina al movimento comunista,  e  si dedica alla pittura, i suoi genitori sostengono la sua passione, regalandole un letto a baldacchino, dei colori, uno specchio sul soffitto, in modo che potesse vedersi, il suo primo soggetto è il suo piede, che riesce ad intravedere tra le lenzuola, tanti sono gli autoritratti che  Frida  eseguirà in questo  lungo periodo  che vennero donati ad un ragazzo di cui era innamorata.



Lei stessa difinirà i suoi lavori così: "Dipingo autoritratti perchè sono spesso sola, perchè sono la persona che conosco meglio".





Malgrado i forti dolori che l'accompagneranno tutta la vita, Frida riprende a camminare e diventa un'attivista del partito comunista messicano, nel 1928, conosce Diego Rivera, il pittore più famoso del Messico rivoluzionario, nel 1929 lo sposa, la differenza di età è notevole, Diego ha 21 anni più di lei, è al terzo matrimonio, ed è conosciuto per la sua infedeltà...




 Un matrimonio,  nel 1939 un divorzio, una anno dopo si risposano, si intrecciano tradimenti, passione per l'arte, politica e armi....
Lei stessa dirà:" Ho subito due gravi incidenti nella mia vita... il primo è stato un tram che mi ha travolto, il secondo Diego Rivera"...




Negli anni a seguire, Frida subisce 32 interventi chirurgici, che minano in modo pesante la sua salute fisica ma non la sua forza morale.
Le infedeltà di Diego, tra cui anche  la sorella minore di Frida, Cristina, fecero soffrire molto Frida,  malgrado lei stessa abbia avuto molti amanti,(uomini e donne), il dolore più grosso, fu quello di non riuscire a portare avanti le gravidanze, voleva un figlio, (Dieghito, così lo chiamava lei).



Non ha mai accettato che le sue opere fossero accostate ad un movimento surrealista, nelle sue opere dipingeva la sua realtà, non i suoi sogni. 
Il suo corpo era fragile,  ma il suo spirito non si è mai lasciato dominare negli ideali, solo l'amore ha lasciato lunghe cicatrici dentro il suo essere interno.





Frida ci manda una lezione attraverso la sua arte, che era il suo rifugio, la sua libertà, ci dice che  non è la malattia che ci può fermare, non sono le avversità che ci annientano, è l'amore che spesso ci devasta dentro, l'illusione che possiamo essere una sola cosa che ci dilania,
la sofferenza che non ci abbandona.... sofferenza fisica e dell'anima..ma la vita è amore  ..... senza amore non avremmo vita.