Henri de Toulose-Lautrec, è considerato uno degli ultimi esponenti dell'impressionismo, in realtà era un grande disegnatore, che riuscì a portare nell'arte un nuovo metodo, altri pittori impressionisti non ne erano proprio a conoscenza.
Con lo stile della linea funzionale, riesce a rappresentare un'espressione precisa delle forme e dello spazio, intrecciando anche linee nelle superfici, riesce a cogliere, una migliore precisione dell' espressione, nello spazio, nelle forme, e nei corpi che lui ha molto rappresentato....
in pratica il suo metodo è stato usato come matrice per i movimenti artistici successivi....
E' stato anche un abile produttore di cartelloni teatrali e di cabaret, fu infatti il primo pittore ad utilizzare, le sue capacità artistiche, per produrre cartelloni d'autore.
A causa dei matrimoni tra consanguinei, contratti nelle precedenti generazioni, così da preservare la purezza del sangue blu, anche i suoi genitori erano cugini di primo grado, Henri soffrì di diverse malattie genetiche, in particolare alle ossa, era di statura molto bassa tanto da sembrare nano.
Queste malattie non gli permettevano di praticare attività sociali e sportive, che tutta la nobiltà maschile di quel tempo praticava, si appassionò quindi all'arte della pittura.
Nel 1872 con la madre, si trasferì a Parigi, frequentò il Licée Fontanes, dove conobbe Maurice Joyant, che divenne il suo migliore amico. negli anni che seguirono cadde e si ruppe il femore sinistro, qualche mese dopo ruppe anche l'altra gamba.
Le fratture non guarirono mai del tutto: era affetto da picnodisostosi, una malattia genetica che causa seri problemi alle ossa e al loro sviluppo, la malattia sarebbe poi diventata nota come sindrome di Toulouse-Lautrec.
Ha studiato alcuni anni nello studio di Léon Bonnat, che ebbe, e continuò ad avere anche dopo la morte di Lautrec, un giudizio negativo sul suo modo di disegnare.
Nel 1882, frequentò lo studio, di Fernand Cormon a Montmartre, dove venne a contatto con Emile Bernard, Vincent Van Gogh, di cui divenne amico e il cui ritratto è una delle sue migliori prime opere,
Pur provenendo da una famiglia nobile ed agiata, Toulouse-Lautrec scelse di condurre una vita dissoluta, tra alcool, cafè e case di piacere.
Nel 1884 si trasferì da amici a Montmartre, nel 1886, aprì un proprio atelier di pittore.
Rappresenterà nelle sue opere la vita notturna che si svolgeva nei caffè-concerto, nei cabaret, nei ristoranti danzanti come il celebre Moulin Rouge, sfidandava la vita.
Nei suoi quadri rappresentava il ceto proletario i suoi divertimenti, le ballerine che allietavano questi luoghi, “vedette” diventate celebri proprio grazie ai suoi quadri.
Le opere più famose di Lautrec sono però quelle delle case chiuse parigine, dove raffigurò le prostitute,
sia nelle ore del lavoro,
Stava dalla parte dei diseredati, delle vittime, egli stesso si sentiva un escluso, proprio a causa della sua deformità, ebbe diverse avventure, conosciuta è la relazione sentimentale che lo legò con Suzanne Valadon, (madre di Maurice Utrillo), un'ex acrobata circense che dopo un incidente si dedicò prima, alla carriera di modella, e poi di pittrice. La loro storia d'amore finì in malomodo, tanto che la Valadon tentò il suicidio, ambiva ad un matrimonio, ma venne ripudiata.
Era un genio, nei manifesti pubblicitari, i protagonisti erano i famosi personaggi dello spettacolo dell'epoca, ma nel tempo si sono rivelate come anticipazioni dell' industria pubblicitaria.
Lavorò come illustratore per le riviste La revue blanche e L’estampe originale; invitato da Manuel Luque, collaborò inoltre a lungo con la rivista satirica Le Rire.
Henri de Toulouse-Lautrec venne spesso definito ‘l’anima di Montmartre’, il quartiere parigino dove abitava, dove espose le sue prime opere, si avvicinò all’avanguardia degli ‘Anarchici dell’Arte’, un gruppo di pittori ed illustratori che trattavano i temi artistici con umorismo ed anticonformismo.
Nel 1889 Lautrec, partecipò al ‘Salon des Indépendents’ ,chiamato anche Salon des Refusés, Salone dei Rifiutati, espose le opere ‘Bal du Moulin de la Galette’ ed il ‘Ritratto di Forcaud ‘ che riscossero grande interesse.
In quello stesso periodo, si appassiona alla litografia; è una tecnica di stampa, riceve la commissione di Charles Ziedler, il proprietario del Moulin Rouge per un manifesto pubblicitario.
Lautrec scelse di rappresentare la sua grande vedette, la ballerina chiamata ‘La Goulue’, al secolo Louise Weber.
Amante dalla stampa giapponese, conosciuta grazie a Théodore Duret, e a Van Gogh,
A prima vista, le ultime opere di Lautrec, sembrano quasi create ‘di getto’, sono invece il frutto di studi preparatori al carboncino che si basano spesso su fotografie.
Viaggiò molto, visitando la Francia, l'Olanda, la Spagna, il Belgio, l'Inghilterra: ritraeva per lo più persone
Artista conosciuto, e contrastato, molte furono le critiche che suscitava nei ben pensanti, come molti furono per gli attestati di stima ricevuti.
Nei vent'anni di attività, di 600 dipinti, 350 litografie, 31 manifesti e 9 incisioni, Lautrec è riconosciuto come uno dei più geniali grafici della storia dell'arte, soprattutto nella litografia a colori.
A causa della sua malattia, soffriva di crisi depressive che affogava nell'alcol e nel micidiale assenzio, l’alcolismo e la sifilide, contratta in un bordello, di certo non lo aiutarono, morì il 9 settembre 1901 a soli 37 anni.
Maurice Joyant, amico intimissimo di Henri Toulose Lautrec, ebbe il merito di mantenere viva la sua fama anche dopo la morte, nel 1914 ha organizzato una mostra postuma, riuscì convincere la contessa Adéle, madre dell'artista, a donare le opere in suo possesso alla città di Albi.
Il 3 luglio 1922 venne inaugurato ad Albi, cittadina natale del pittore, il Musée Toulouse-Lautrec