La Cattedrale di San Giusto a Trieste
Sabato 12 giugno 2021, la cattedrale di San Giusto è qui davanti ai miei occhi ne ho sentito palare tanto, e devo dire che tutto quello che mi hanno raccontato merita di essere visto.
E' posta sul colle di San Giusto e domina tutta la città....
E' la sede del vescovo, è la chiesa del patrono della città, in pratica è il simbolo religioso di Trieste.
E' dedicata a San Giusto, un soldato romano che non voleva usare violenza e men che meno voleva uccidere i cristiani, in seguito divenne anche uno dei più fedeli credenti, si rifiutò di inchinarsi davanti agli dei pagani, non rinnegò mai la propria fede cristiana.
Il governatore di Trieste, Mannacio, era un fedele sostenitore dell'imperatore Diocleziano, il quale perseguitava tutti coloro che abbracciavano la fede religiosa cristiana.
San Giusto, venne legato portato in mezzo al mare e annegato, malgrado i pesi di piombo con cui lo avevano appesantito, la corrente lo riportò a riva e la notte successiva apparve in sogno ad uno dei cristiani, che il giorno successivo trovando il corpo lo imbalsamò e gli diede sepoltura in un cimitero vicino alla spiaggia.
In seguito il corpo venne traslato in un Saccello dove i credenti potessero pregarlo.
Fu il vescovo Pedrazzani da Robecco che dal 1302 al 1320, volle realizzare questo importante intervento donando così alla città una Cattedrale maestosa.
La facciata è in pietra, abbellita da un' ampio rosone a doppia ruota di finissima fattura, una statua di San Giusto e un portale che è derivato dal taglio di una stele funeraria romana.
Il Campanile a forma quadrata, era di una notevole altezza, ma in seguito ad un fulmine che lo danneggiò nel 1422, le dimensioni vennero ridotte a quelle attuali.
L'interno della basilica, è molto suggestivo, la navata centrale unisce le due parti con un soffitto ligneo dipinto, a carena di nave tribola, che è stato rifatto nel 1905, la navata centrale termina con un'abside semicircolare, è la più grande.
Davanti al presbiterio nella parte sinistra della navata si trova, e ci si cammina sopra, ad una parte dei resti del pavimento in mosaico del V secolo.
Nel presbiterio nella parte destra, di fronte al trono vescovile, invece troviamo, l'opera di Benedetto Carpaccio in cui si rappresenta la Madonna con i S.s Giusto e Sergio risalente al 1540.
Le navate di destra appartenevano al Saccello di San Giusto, si nota subito la fonte battesimale poggiata sopra una base esagonale che risale al 300, addossata alla parete di destra la statua di marmo di San giusto, nelle cappelle successive si trovano la Cappella di San Servolo dove sono conservate le sue reliquie, e poi le tombe dei reali Carlisti di Spagna nella Cappella dedicata a San Carlo Borromeo.
Le navate di sinistra appartenevano alla chiesa di S.Maria Assunta come ho già detto, si giunge alla cappella di San Lazzaro chiusa da una cancellata del 1659 eseguita a Lubiana, un' inferriata di bellissima fattura, che contiene il tesoro
Infine un ricco ostensorio in argento dorato disegnato da M. Lafitte ed eseguito da Charl Cahier nel 1818. Dietro l'armadio del tesoro sulla parete un affresco risalente al 1400, sulla parete una tela del 1600 che raffigura diversi santi fra i quali San Sebastiano.
Nella Cappella dedicata a San Giuseppe diversi gli affreschi che parlano della sua vita, nelle pareti laterali disegnati da Giulio Quaglio nel 1706,
al centro una tela dello sposalizio della Vergine di Sante Peranda, pittore a me, completamente sconosciuto.