JEAMES TISSOT
Un pittore poco conosciuto in Italia, Jacques-Joseph Tissot, detto James, nato a Nantes, nel 1836, da un mercante di tessuti ed una disegnatrice di cappelli, molto devoti alla religione, una fede che trasmettono anche al figlio
Nel 1855 Jacques-Joseph cambia il suo nome francese, in quello più mondano di James, a 21 anni, si trasferisce a Parigi, si iscrive alla Scuola delle Belle Arti dove, fra gli altri, avrà per maestro Ingres, e stringe amicizia con Degas.
Da subito viene riconosciuto il suo talento, e dal 1859 circa inizia ad esporre al “Salon”, con opere di carattere storico e religioso ispirate all’arte fiamminga medievale e al Rinascimento italiano.
Nel primo periodo, le sue opere rappresentano i temi della religione, sono infatti scene della Bibbia e dei Vangeli, si possono notare nell'opera " L’incontro tra Faust e Margherita",
James Tissot, è considerato uno straordinario pittore viaggiatore, in contraddizione con l'educazione religiosa, ha una passione verso la modernità, la moda, si rende conto che il mondo si evolve e diviene un tipico gentiluomo dell’alta borghesia.
In una Parigi,che era la capitale dell'arte, molti movimenti stavano prendendo piede, Tissot ha viaggiato a cavallo del realismo e dell 'impressionismo, pur essendo amico degli impressionisti, non diverrà mai un impressionista, la mano del pittore e lo spirito curioso ed esploratore lo portano a compiere viaggi nel mondo, nella società e nel proprio animo.
Diviene così il pittore della modernità, della mondanità, non dimentichiamo che si parla di anni che stanno volgendo verso un nuovo secolo, i cambiamenti sono vicini, la gente cerca di comunicare, condividere nuove esperienze.
Nella Parigi dell'epoca, Tissot raggiunge una notevole fama, vive una vita elegante da damerino, inizia a ritrarre i personaggi e gli eventi della Belle Époque parigina, rappresenta mondo dorato del quale fa parte, apporta tecniche diverse, utilizza i colori vivaci dell'impressionismo nelle tinte, mentre per la cura dei volti,
L’arte giapponese, lo affascina molto: tanto da diventare un collezionista di vari cimeli, riesce a trasportare sulle tele la passione per il Paese del Sol Levante.
“La giapponese al bagno” è l' unico nudo, parziale, senza alcuna volgarità, eseguito da Tissot.
Quello che colpisce l'osservatore, è che il viso non appartiene ad una donna orientale, ma ad una donna europea, la cura dei particolari del kimono slacciato, che la modella indossa, osservando il quadro sembra di poter avvertire la morbidezza del tessuto, i ricami seguono perfettamente le pieghe derivanti dalla posizione della modella, la quale non appartiene all'ambiente, ma
non per questo disturba l'insieme armonioso
al circo
Tissot era un uomo intelligente, se da un lato viveva di feste, cappellini, vestiti e crinoline, nascondeva anche un profondo interesse per l’indagine sociale; molto spesso attraverso le sue tele Tissot descrive la preoccupazione per la condizione femminile, i problemi politici e sociali dell’epoca, i rapporti interpersonali.
Ci sono alcune teorie, alcuni ritengono che fosse un sostenitore della Comune, il breve governo rivoluzionario di Parigi, in seguito alla sua brutale soppressione nel 1871, per sottrarsi a ripercussioni politiche, decise di trasferisi a Londra, dove visse dal 1871 al 1882.
Accetta committenze offerte da amici in Inghilterra, produce opere pensate appositamente per il mercato inglese, da vendere ed esporre. In questo periodo si avvicina alla tecnica dell’acquaforte: disegna caricature, dipinge ritratti e soggetti caratterizzati dalla fedeltà realistica e dalla morbida resa cromatica.
Come a Parigi ottiene un buon successo e riesce ad avere un tenore di vita piuttosto alto...
navigando sul Times
Tissot studia i costumi della società vittoriana e soprattutto del ruolo ricoperto dalle donne: è incuriosito dai rigidi codici della società inglese e dalle ipocrisie adottate.
In alcuni quadri,
Portsmouth Dockyard,
Il Ponte dell’HMS Calcutta
Nel 1876, conosce la giovane Kathleen Newton,
cattolica irlandese divorziata con due figli, si innamora di lei piano piano, da modella, divenne colei che ispirava le sue opere, e che lo allontanò dai salotti mondani.
Le navi in partenza per lui rappresentano un nuovo inizio,
Era solito dire che si tornava da un viaggio, diversi da come si era partiti,
James Tissot, l'uomo che sembrava amare la superficialità, ci racconta quindi un'altra sfaccettatura dell'uomo che era, si rappresenta con umiltà e ci fa conoscere un'umanità che sembrava non appartenergli.
Dal 1885 iniziò a compiere numerosi viaggi in Terrasanta: che lo portarono a lavorare su circa 350 acquerelli, conosciuti come Bibbia di Tissot, sulla vita di Gesù, pubblicati in due volumi a Parigi e a Londra nel 1896-97, e sul Nuovo Testamento pubblicati nel 1904. Trascorse gli ultimi anni della sua vita nell’abbazia di Bouillon, sui Pirenei, lavorando a una serie di disegni sull'Antico Testamento che venne interrotta dalla morte.