La mostra:
Monet e gli impressionisti in Normandia
Ho prenotato la visita alla mostra Monet e gli Impressionisti in Normandia al Museo Revoltella di Trieste. Avrei preferito vedere più indicazioni all’interno delle vie cittadine, con più informazioni per raggiungere il museo, per chi come me non conosce la città, per chi giunge da fuori regione sarebbero di molto aiuto, purtroppo è un discorso che vale per molte delle nostre città, i musei sono sempre poco indicati….L’esterno del museo ti fa pensare a qualcosa di imponente e importante che però avrebbe bisogno di una bella mano di manutenzione, l’interno per raggiungere la mostra è affollato, green pass misurazione della temperatura e acquisizione dei biglietti non rendono più semplice l’accesso.
I miei biglietti sono prenotati online e quindi c’è una corsia preferenziale, ad accogliere il visitatore c’è un tabellone multimediale, dove le pitture prendono vita, l’acqua del mare arriva sotto i nostri piedi le barche si muovono in questo mare e l’effetto acustico è molto gradevole, il sole splende, l’erba verde sembra si muova al soffio del vento, è molto bello….
Salendo una scala si giunge all’apertura della mostra, una cartina della Normandia, ci racconta la geografia e il percorso dei pittori in quel periodo, le opere ci accolgono così semplicemente belle, un’eleganza infinita dentro quadri che sembrano davvero vivi. Ho visto parecchie mostre ma questo percorso espositivo non so nemmeno io perché, ha una marcia in più, la scelta delle opere è talmente ben fatta che la mia mente fantastica….
Sarà che io amo le opere degli impressionisti, non mi stanco mai di osservare di trovare nuovi particolari anche in un quadro già visto in mostre precedenti. Questo percorso espositivo, contiene prestiti che giungono da diversi Musei, e da diverse collezioni private, le opere esposte appartengono alle più rappresentative collezioni del periodo impressionista. E un percorso che ci racconta il movimento artistico e la sua evoluzione, le amicizie gli scambi e le influenze pittoriche, perché da allievi attraverso le evoluzioni, diventavano artisti e insegnanti, e molto spesso l’alunno superava il maestro, non sempre con la tecnica, ma con intuizioni di cambiamenti verso le libertà di genere, bastavano piccoli particolari che per essere rappresentati però, chiedevano grandi sacrifici e a tanta pazienza.
In questo periodo, i grandi artisti dell’epoca, si confrontavano e iniziarono anche grandi collaborazioni, immersi nella natura, nella luce folgorante dai colori vivi e penetranti della Normandia, il messaggio che ancora oggi ci raggiunge è, che fossero davvero felici di dipingere.
La Normandia, è stata una vera e propria culla della corrente artistica impressionista . Ma tra i primi a scoprire le potenzialità della regione, a raffigurarne gli scorci e a promuoverne la bellezza, furono gli acquerellisti e pittori romantici inglesi come J.M. William Turner e Richard Parkes Bonington.
Quindi Tra Villerville e Honfleur, era possibile trovare paradisi celati da una natura ricca e selvaggia, terre rigogliose con il mare sullo sfondo.
La fattoria Saint Siméon, di proprietà di mère Toutain, anche se situata in un luogo meno conosciuto fu senza dubbio importante, dove gli artisti si incontravano, dipingevano insieme, potevano rifocillarsi e godere di una splendida vista.
Monet la strada per Sain Siméon
Molti pittori dipinsero en plein air, riuscendo a catturare e a mettere sulla tela, grazie ad una grande capacità di espressione artistica una terra ricca di natura, le luci fredde e chiare, le spiagge infinite con le alte scogliere e i cieli che continuavano a mutare, tanto da fondersi nelle onde del mare, i contorni non sono più definiti i pittori catturano il soffio del vento e incresparsi delle onde, la natura il soggetto di queste bellissime opere che possiamo ammirare..
E' la ricerca dell’infinito, non di uno solo, ma di quanti infiniti siamo in grado di percepire, in questa mostra troviamo anche la maestria del puntinismo, che è un’altra forma di espressione, la bellezza e la modernità dei colori puri, non è facile trovare mostre con opere di Seraut.
Il movimento impressionista si sviluppò per lo più lavorando en plein air ma vi sono opere molto belle di altri pittori in questa mostra che non parteciparono mai alle” mostre degli impressionisti” uno di questi pittori fu Johan Barthold Jongkind,
che ricevette più onori dopo la morte che durante la sua attività, in Normandia e di seguito a Parigi frequentò Claude Monet,
ebbero lunghe discussioni d'arte, insegnamenti che avrebbero in seguito influenzato le loro successive esperienze artistiche, ricevette elogi da Charles Baudelaire, che ammirò la poesia delle sue vedute.
I dipinti di Johan Barthold Jongkind, sono caratterizzati da freschezza e da vivacità, osservatore attento della natura, con pennellate vigorose e precise, rappresentava la luminosità delle onde del mare e delle nuvole nel cielo.
Ebbe i più grandi riconoscimenti dai propri amici e colleghi, infatti di lui dissero Camille Pissarro: Il paesaggio senza Jongkind avrebbe avuto un aspetto del tutto differente. Manet lo considerò :
Il padre della scuola dei paesaggisti.
Il più influenzato dalla sua personalità fu Monet: La sua pittura era moderna; egli è stato il mio vero maestro e a lui io devo l'educazione finale del mio occhio artistico.
Dunque non solo natura, ma anche amicizia insegnamenti e personalità con diverse affinità.
a Berthe Morisot, unica donna in mostra un viaggio dentro la geografia, l’arte e la luce.