LA
BELLEZZA RITROVATA
Alle
Gallerie D'Italia di Milano
Il
patrimonio artistico italiano, è talmente vasto, corposo e di
grande valore,che seguirne la manutenzione, e sostenere gli oneri
di intervento, diventa veramente difficoltoso, per questo con un
grande lavoro di ricerca, ogni
due anni, il Gruppo intesa San Paolo, consente a diverse opere di
riprendere una nuova vita, attraverso il restauro.
Il
progetto si chiama "Restituzioni, un'iniziativa avviata nel
1989, che inizialmente riguardava la Regione
Veneto, ed
una decina di opere,
ma che nel corso degli anni si è poi ampliata in tutta Italia,
Le
opere
che
versano in condizioni precarie, vengono
segnalate attraverso gli enti pubblici di sovraintendenza.
Vengono
poi selezionate,
e
valutate le priorità di intervento, avvalendosi
della consulenza scientifica di
operatori
qualificati
del
settore.
Le
opere
appartengono
a
musei
pubblici, privati, chiese e musei ecclesiali di tutta la nostra bella
Italia.
Un
incontro, dove il pubblico, il privato e il religioso, collaborano
e
si affidano a mani sapienti, per consentire
il ritorno
al
proprio originario o quasi, splendore.
Dal
1 aprile al 17 luglio 2016, per la prima volta a Milano, alle
Gallerie d'Italia,
vengono
esposte 145 singole opere, che fanno parte di 54 nuclei,
appartenenti ai territori
di Abruzzo, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Lazio, Liguria,
Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, e Veneto.
Un
viaggio tra le regioni, lungo
i secoli, nella storia dell'arte, dove le diverse tecniche, il
genio dell'artista, o la maestria di un artigiano ci raccontano, il
modo di vivere, di vedere, di sentire e di credere, partendo
dalle
popolazioni più
antiche, fino
al 900.
Si
passa dalla lavorazione delle pietre, alle sculture tombali,
a bauli, sculture lignee, alla
lavorazione del marmo, del bronzo, ai
mosaici pavimentali, al piatto di portata con inserti in avorio, e corna di cervo. Un bellissimo Pastorale di PioV,
(
bastone
da cerimonia papale in avorio e oro), i
lavori di artisti famosissimi, veri e propri capolavori dell'arte, che
si pensavano ormai perduti,
fino
a completare la varietà di questo percorso con costumi teatrali,
o paramenti usati per i culti religiosi.
Molto, molto bella, un'armatura giapponese, dimenticata nei magazzini
dell'Armeria Reale di Torino.
Il restauro, è la scienza, la paziente maestria, lo
studio ricercato e minuzioso delle diverse metodologie,
l'impegno di 60 studiosi, coadiuvati da 62 restauratori, ridona nuova vita al passato.
Per
la prima volta, sono stati restaurati, ed esposti beni provenienti, da
nazioni estere, dove hanno sede le banche che fanno parte del Gruppo
Intesa.
Il
primo Paese a essere coinvolto è la Repubblica Slovacca con tre
rilievi lignei del 1744-1751 provenienti dal Monte Calvario di Banská
Štiavnica e dedicati alla vita di Gesù.
Attraverso
i filmati o le fotografie esposte, è
possibile vedere
lo stato di danneggiamento prima
del restauro, e il ritrovato splendore, sono presenti anche opere anonime, ma di grande pregio artistico-artigianale.
In
ventisette anni, "Restituzioni" ha riportato in
vita per
tutti noi, circa un migliaio di opere, testimonianze di vite e realtà
che si disperdono nel tempo.
In
questa edizione di "Restituzioni" il pubblico può anche assistere
direttamente a come si svolge un restauro.
Presso
l’officina di Restituzioni all’interno delle Gallerie di Piazza
Scala, è attivo il cantiere di restauro degli affreschi del XII
secolo della chiesa di San Pietro all’Olmo (Milano), nel quale la
restauratrice ricompone, come in un immenso puzzle di cui non si
conosce l’immagine, gli oltre 10 mila frammenti ritrovati nel
sottosuolo della Chiesa.
Ho
ammirato:
Caravaggio,
con il Ritratto del Cavaliere di Malta,
Raffaello
e la Fornarina,
Lorenzo
Lotto è presente con una bellissima Adorazione del Bambino,
il
Perugino con la Crocefissione tra la Vergine e San Girolamo.
Ho
riempito i miei occhi davanti ad un Cristo Risorto di Rubens.