I
BASTONI DA PASSEGGIO
E'
il mese di giugno, dell'anno 2016, ma sembra novembre, fa freddo, il
cielo carico di pioggia che ininterrottamente continua a scendere....
Che
fare in questa domenica di tempo instabile? Si rimane in casa, si
trova sempre qualcosa da fare, ma non si vive solo di lavoro,
sistemare pulire, che barba!
La tristezza mi assale, è domenica
siamo nel mese forse più bello dell'anno, e siamo rinchiusi fra
quattro mura.
Dopo un temporale fortissimo verso le 14, il cielo si
schiarisce, non posso andare lontano ma .....vicino a casa si , ed
allora chiamo una persona.
Ci
siamo recate a Rancate, vicino a casa, in una Pinacoteca che sta
facendo emergere la ricchezza del panorama artistico, Ticinese e
Lombardo, allestendo in collaborazione con i collezionisti privati,
diverse mostre :
le
collezioni di Riccardo molo (2009)
la
collezione di Luigi Bellasi, (2013) e le ceramiche d'autore (2014)
Quest'anno
presentano la mostra sui bastoni da passeggio, collezionati da
Luciano Cattaneo, la raccolta esclusiva di un appassionato, che
mette a disposizione di tutti noi, le tante opere raccolte nel corso
del tempo.

Sono
stata affascinata, dalla grande maestria della lavorazione di
questo accessorio, incuriosita, da quanta storia ci fosse dietro ad
un bastone, che all'epoca, diventava un elemento costante
dell'immagine pubblica, un corredo da passeggio, che rispecchiava, la
personalità e il ceto sociale, che si desiderava comunicare alla
società.

Dal
settecento, lasciando un segno notevole nell'ottocento, fino ai
primi decenni del novecento, il bastone ebbe una larghissima
diffusione, era diffuso in ogni ceto sociale, diventando un
accessorio, del quale non si poteva fare a meno, la moda femminile
lo sostituiva con ombrellini, la produzione, si diversificò e
divenne sempre più fantasiosa.
Il
bastone non aveva più la funzione primaria di sostegno e
all'occorrenza da difesa, divenne uno status di riferimento sociale,
per la loro produzione venivano
utilizzati forme e materiali vari, diversi
tipi di legno,
venivano utilizzati per
il fusto, mentre l'impugnatura poteva essere di avorio
(di elefante, di
ippopotamo, tricheco, o balena)
metallo,
cuoio, vetro,
con
lavorazioni pregiate
e di
grande valore artistico, divenne anche uno strumento professionale,
concepiti in base alle esigenze personali del committente, potevano
contenere accessori vari, e più impensabili, o addirittura armi da
sparo o da taglio......
divenne
sotto le finte spoglie un sostituto della spada e del pugnale, ed
una vera occasione per gli artigiani, che dimostravano
la loro abilità,
fantasia e inventiva nella creazione di oggetti, che avevano più
funzioni, definiti
"bastoni a sistema", perchè attraverso meccanismi
apribili, al proprio interno contenevano il necessario per le diverse
attività , il bastone del notaio, conteneva penna e calamaio e
tampone,
il bastore del pittore conteneva pennelli e tempere,
per il
giocatore d'azzardo conteneva i dadi,
oppure come ho già detto
materiale da difesa, armi da fuoco o da taglio.
Non
mancano quelle con riferimento a riferimenti erotici, come
ad esempio mostra un bastone, che reca due lenti microscopiche che,
osservate in controluce, svelano fotografie di giovani donne svestite
in pose esplicite.
Se ad esempio vi era l’effigie di una civetta, questa poteva avere
la funzione, per prostitute e omosessuali che frequentavano i porti,
di segnalare la propria presenza e disponibilità ai marinai.
La produzione si diversificò tanto che divenne un accessorio di eleganza, sia maschile che femminile da esibire in società......
Dopo
la seconda guerra mondiale con l'avvento dell'industrializzazione la
moda del bastone iniziò a declinare.
Consiglio a chi ne ha la possibilità di visitare la Pincoteca Zust e i gioielli che mette in mostra.
Quante cose belle, Enrica. Partecipo sempre con grande gioia e interesse alle tue gite. Ti abbraccio forte.
RispondiEliminagrazie
EliminaAncora una volta sei riuscita a trovare un argomento,veramente originale,e lo hai spiegato in modo completo partendo dalle origini,e' vero che ogni volta,leggendoti,si imparano cose nuove,cose che se nn fossero spiegate cosi bene,nn gli daresti nessun valore,e invece...... ancora una volta,brava Enrica.!!!!!. Paki.
RispondiEliminagrazie Pachi, grazie mille
EliminaDelia Cavallo: che meraviglia! ����
RispondiEliminaVeramente interessante e affascinante, incredibile cosa c'è dietro la nascita di un bastone. Il racconto è come sempre eccellente, sei bravissima, hai un modo di scrivere scorrevole, mai noioso. Complimenti chicca ...Patrizia Arisi
RispondiEliminagrazie, grazie,grazie, Marisa di Olgiate
RispondiEliminagrazie a Voi
RispondiEliminaSempre bravissima Enrica un racconto interessante
RispondiElimina