il filo dei ricordi-racconti

lunedì 20 giugno 2016

I bastoni da Passeggio

I BASTONI DA PASSEGGIO

E' il mese di giugno, dell'anno 2016, ma sembra novembre, fa freddo, il cielo carico di pioggia che ininterrottamente continua a scendere....
Che fare in questa domenica di tempo instabile? Si rimane in casa, si trova sempre qualcosa da fare, ma non si vive solo di lavoro, sistemare pulire, che barba! 
La tristezza mi assale, è domenica siamo nel mese forse più bello dell'anno,  e siamo rinchiusi fra quattro mura.


Dopo un temporale fortissimo verso le 14, il cielo si schiarisce, non posso andare lontano ma .....vicino a casa si , ed allora chiamo una persona.
Ci siamo recate a Rancate, vicino a casa, in una Pinacoteca che sta facendo emergere la ricchezza del panorama artistico, Ticinese e Lombardo, allestendo in collaborazione con i collezionisti privati, diverse mostre :
le collezioni di Riccardo molo (2009)
la collezione di Luigi Bellasi, (2013) e le ceramiche d'autore (2014)
Quest'anno presentano la mostra sui bastoni da passeggio, collezionati da Luciano Cattaneo,  la  raccolta esclusiva di un appassionato, che mette a disposizione di tutti noi, le tante opere raccolte nel corso del tempo.


Non pensavo di rimanere così colpita, l'allestimento della mostra accompagna il visitatore, documentando il percorso con fotografie e abiti, riviste e dipinti, di Giovanni Boldini, Ferraguti Visconti, e Bernardino Pasta, ho passeggiato, così tra ottocento e novecento, seguendo il gusto della moda dell'epoca.




Sono stata affascinata, dalla grande maestria della lavorazione di questo accessorio, incuriosita, da quanta storia ci fosse dietro ad un bastone, che all'epoca, diventava un elemento costante dell'immagine pubblica, un corredo da passeggio, che rispecchiava, la personalità e il ceto sociale, che si desiderava comunicare alla società.


I bastoni fin dall'antichità rappresentano il potere, si pensi ai capi tribù, agli imperatori, ai Papi,



diventava anche un segno per distinguere il potere politico, culturale e religioso.


Dal settecento, lasciando un segno notevole nell'ottocento, fino ai primi decenni del novecento, il bastone ebbe una larghissima diffusione, era diffuso in ogni ceto sociale, diventando un accessorio, del quale non si poteva fare a meno, la moda femminile lo sostituiva con ombrellini, la produzione, si diversificò e divenne sempre più fantasiosa.






Il bastone non aveva più la funzione primaria di sostegno e all'occorrenza da difesa, divenne uno status di riferimento sociale, per la loro produzione venivano utilizzati forme e materiali vari, diversi tipi di legno, venivano utilizzati per il fusto, mentre l'impugnatura poteva essere di avorio (di elefante, di ippopotamo, tricheco, o balena) metallo,


cuoio, vetro, con lavorazioni pregiate e di grande valore artistico, divenne anche uno strumento professionale, concepiti in base alle esigenze personali del committente, potevano contenere accessori vari, e più impensabili, o addirittura armi da sparo o da taglio......



divenne sotto le finte spoglie un sostituto della spada e del pugnale, ed una vera occasione per gli artigiani, che dimostravano la loro abilità, fantasia e inventiva nella creazione di oggetti, che avevano più funzioni, definiti "bastoni a sistema", perchè attraverso meccanismi apribili, al proprio interno contenevano il necessario per le diverse attività , il bastone del notaio, conteneva penna e calamaio e tampone,


il bastore del pittore conteneva pennelli e tempere,


per il giocatore d'azzardo conteneva i dadi,



oppure come ho già detto materiale da difesa, armi da fuoco o da taglio.


Non mancano quelle con riferimento a riferimenti erotici, come ad esempio mostra un bastone, che reca due lenti microscopiche che, osservate in controluce, svelano fotografie di giovani donne svestite in pose esplicite.




Se ad esempio vi era l’effigie di una civetta, questa poteva avere la funzione, per prostitute e omosessuali che frequentavano i porti, di segnalare la propria presenza e disponibilità ai marinai.



La produzione si diversificò tanto che divenne un accessorio di eleganza, sia maschile che femminile da esibire in società......


Dopo la seconda guerra mondiale con l'avvento dell'industrializzazione la moda del bastone iniziò a declinare.



Consiglio a chi ne ha la possibilità di visitare la Pincoteca Zust e i gioielli che mette in mostra.





9 commenti:

  1. Quante cose belle, Enrica. Partecipo sempre con grande gioia e interesse alle tue gite. Ti abbraccio forte.

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  2. Ancora una volta sei riuscita a trovare un argomento,veramente originale,e lo hai spiegato in modo completo partendo dalle origini,e' vero che ogni volta,leggendoti,si imparano cose nuove,cose che se nn fossero spiegate cosi bene,nn gli daresti nessun valore,e invece...... ancora una volta,brava Enrica.!!!!!. Paki.

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  3. Delia Cavallo: che meraviglia! ����

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  4. Veramente interessante e affascinante, incredibile cosa c'è dietro la nascita di un bastone. Il racconto è come sempre eccellente, sei bravissima, hai un modo di scrivere scorrevole, mai noioso. Complimenti chicca ...Patrizia Arisi

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  5. grazie, grazie,grazie, Marisa di Olgiate

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  6. Sempre bravissima Enrica un racconto interessante

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