Anche questa volta, una mostra ci permette di conoscere una donna che ha fatto parte della storia di Francia, ci racconta di una delle relazioni più intime e segrete del Re Sole.
Sono passati 300 anni dalla morte della Marchesa di Maintenon, la moglie segreta del re Luigi XIV, il Re Sole.
Il suo nome per intero era Françoise d'Aubigné, nata da Constant d'Aubigné, figlio del poeta Théodore Agrippa d'Aubigné e Jeanne de Cardilhac.
Nata nella prigione di Niort il 27 novembre 1635, dove era rinchiusa tutta la sua famiglia a causa dei debiti e delle accuse di spionaggio di cui era accusato il padre.
Viene affidata ad una zia, Madame de Villette, sua zia paterna, al castello di Mursay, a nord di Niort, dove passò i primi anni della sua vita. La famiglia uscì di prigione nel 1642, tentò di rifarsi una vita e una nuova reputazione all’estero. Salparono quindi per la Martinica, nelle Antille, il padre avrebbe dovuto essere il governatore dell’isola di Marie Galante. La piccola Françoise, era affascinata da quelle isole, rivestite di fiori e foreste e popolate da indiani e bucanieri, la bambina era felice, ma ancora una volta durò poco. Il titolo di governatore non fu ufficializzato e la famiglia si trovò in gravi ristrettezze economiche; così, nel 1645, il padre ritornò in Francia, cercando di farsi riconoscere il titolo di governatore dell'isola di Marie-Galante, titolo che non gli fu mai riconosciuto.
Questo soggiorno le darà il soprannome di « bella indiana ».
Nel 1647, Françoise, ritornò in Francia con la madre e i fratelli, appresero la notizia della morte del padre, che aveva lasciato solo debiti, la madre decise di abbandonare Françoise, e di tenere solo i figli maschi, venne così affidata di nuovo a Madame de Villette, che l'accolse amorevolmente, come una vera figlia, in seguito ci fu il problema della religione, la zia era protestante, ma alla sua nascita Françoise, era stata battezzata nella religione cattolica. La Francia, in quel periodo, subiva ancora le conseguenze delle guerre di religione, quindi la sua madrina, Madame de Neuillant, fervente cattolica, ottenne dalla regina madre Anna d'Austria, una lettera per recuperare Françoise e permetterle di praticare il cattolicesimo.
Madame de Neuillant, che voleva salvare le apparenze davanti ai regnanti, e apparire come una buona cattolica, era una donna ricca ma molto avida e poco amorevole di sentimenti, non voleva spendere nessuna cifra, per la ragazzina.
La povera Françoise doveva pulire, spazzare, lucidare ogni angolo della residenza, Françoise non si ribellava , ubbidiva ad ogni pretesa, anche alle richieste più strane, mai una lamentela o un segno di sofferenza.
Nel frattempo, la bambina cresceva e si trasformava in una graziosa adolescente. Aveva un viso dolce e regolare, animato da vivaci occhi neri, e lunghi capelli di un bel castano dorato. Stando ai suoi contemporanei, era alta e flessuosa e aveva una splendida carnagione.
Il fatto che fosse una bella ragazza, la paura che qualche pretendente la chiedesse in sposa e pretendesse una dote era diventato una fonte di preoccupazione per la zia, che non intendeva spendere denaro per l'orfanella, decise quindi di rinchiuderla in un convento delle orsoline di Parigi.
Anche nell'ambiente del convento, Françoise dovette pagare con mortificazioni e digiuni il fatto che, per una parte della sua infanzia, fosse stata accudita da una zia protestante, e con la quale professava la stessa religione.
Un periodo veramente buio, che riuscì a superare grazie all'aiuto di suor Celeste, che la aiutò a trovare una profonda fede in Dio, cosa che l'avrebbe sostenuta nei momenti difficili, era però evidente che, malgrado fosse molto credente, non era adatta a fare la suora e venne rimandata dalla zia, la quale trovò un modo per liberarsi definitivamente e senza spese della nipote, la diede in moglie al poeta burlesco Paul Scarron, più vecchio di 25 anni, con un aspetto orribile, grande fumatore di oppio, aveva denti color del legno, occhi grandi sporgenti, un corpo deforme e paralizzato in seguito ad un tuffo nelle acque gelide di un fiume alcuni anni prima, disposto a sposare Françoise senza alcuna dote.
La scelta era o il matrimonio o il convento, lamentarsi non sarebbe servito, accettò di sposarsi e accudì il marito, mentre lui le insegnava la poesia, l'arte della conversazione.
Nel salotto lettterario gestito dal marito giungevano nomi che godevano di una grossa fama, Françoise partecipava con entusiasmo agli incontri, sapeva intrecciare buone relazioni con tutti.
Nel 1660 il marito muore, e si ritrova ancora una volta povera ma con una acuta e brillante cultura, e molte conoscenze, queste utime le permisero di ottenere una piccola pensione per mantenersi, scongiurando ancora una volta l'entrata in convento.
Per tre anni, ebbe una relazione con il marchese Louis di Mornay, ma essendo contro ai suoi principi religiosi lei stessa mise fine alla storia.
Consapevole di essere povera, capì che nella corrotta Versailles c’era una sola merce rara: la virtù. Non avendo altro divenne una donna pia e devota, la fama di donna seria e religiosa la precedeva nei salotti mondani di Parigi dove conobbe la favorita del re Luigi XIV, la marchesa di Montespan, era la donna più bella del tempo, bionda alta con due grandi occhi azzurri, che avevano ammaliato il re Luigi XIV, tanto da offrirle poteri al pari di quelli della regina.
La marchesa di Montespan, cercava una bambinaia per i figli che aveva avuto con il re, era più interessata a se stessa, che ai suoi figli.
Quando conobbe Françoise, ne apprezzò le doti : modesta, discreta, perennemente vestita di nero, priva di gioielli e molto religiosa, sarebbe stata la bambinaia perfetta per i figli del re, e sopratutto non avrebbe attirato l' attenzione del re.
Era il 1669, Françoise, adorava i bambini, voleva migliorare il suo stato sociale, accettò il lavoro, si installò in un grande alloggio nelle vicinanze della capitale, mantenendo il riserbo, vedendo il re in occasione delle visite in incognito ai propri figli. IL lavoro con la marchesa di Montespan, si rivelò difficile, le rinfacciava spesso di essere di umilissime origini, di aver sposato un invalido, e la considerava una bigotta perchè era molto religiosa, ma era abituata alle cattiverie della zia, sopportò anche le umiliazioni della nuova padrona.
Malgrado fosse sposata, la marchesa di Montespan, nel corso della relazione con il re, che durò dieci anni, diede otto figli al sovrano.
Françoise, si affezionò ai figli illegittimi del re, trattandoli come figli suoi, quando morì la prima figlia, il re, si rese conto della sofferenza della governante, che sembrava più profonda di quella della madre. Il secondo figlio Luigi Augusto le fu affidato subito dopo la nascita, soffriva di rachitismo e tra di loro si instaurò un rapporto particolare, con cadenza annuale nasceva un nuovo figlio del re si trovò così ad allevare anche il terzo e il quarto, fino all'ottavo figlio.
Nel 1674 i figli del re vennero legittimati.la situazione con la sua padrona divenne sempre più complicata e chiese rinunciare all'incarico, il re per convincerla a restare, le diede una gratifica sostanziosa.
Nel 1675, Françoise insistette col re, sfidando i capricci della marchesa de Montespan, che era assolutamente contraria, per poter portare il suo secondogenito a fare delle cure termali a Bagéres, una località sui Pirenei.
Il piccolo Duca del Maine, che soffriva di rachitismo, era impossibilitato a stare in piedi, dopo diversi mesi di cure rientrarono a corte, si presentarono al re, tenendo per mano il piccolo, che era in grado di camminare.
Il re rimase molto colpito dall'interesse che aveva verso i bambini e le fu molto grato per i progressi del figlio.
Da quel momento divenne per Luigi XIV la donna con cui allevare i suoi bastardi.
Luigi XIV era sposato con Maria Teresa D'Asburgo da quel matrimonio erano nati 6 figli, ma nessun sentimento d'amore, pare che la regina mangiasse aglio proprio per non essere avvicinata dal re che non sopportava il suo odore.
Fin dai primi anni, il re aveva cercato compagnia di altre donne, passando da un'amante all'altra, che lo seguivano anche nelle campagne militari, la marchesa di Montespan era riuscita ad avere un posto privilegiato nel cuore del re, ma i suoi continui capricci lo stavano stancando, ingelosita rese ancor più pesante il suo atteggiamento verso Françoise, minacciò di licenziarla, non ebbe il tempo di allontanarla dalla corte perchè nel 1680, si scoprì che la Montespan, si era rivolta a streghe e fattucchiere, che somministrava al re filtri d'amore a base di urina e escrementi di capra per tenerlo legato a se, celebrando regolarmente anche messe nere, subì una serie di processi che le rovinò la reputazione e destò scandalo in tutta la Francia.
La favorita del re cadde in disgrazia e il re la abbandonò.
Françoise, nel corso degli anni, migliorò la sua condizione sociale, si interessò al commercio di tabacco, acquistò una compagnia mercantile, una sorta di riscatto dalla povertà che fin dalla nascita era stata una compagnia sgradevole, con i guadagni ottenuti comprò un delizioso castello nella tenuta di Maintenon e il titolo di Marchesa, divenne così Madame de Maintenon, nel castello si trasferirono anche i figli del re.
Il re cominciava a gradire la compagnia di Françoise, sebbene modesta era ancora attraente curava molto il suo aspetto, si massaggiava le mani con creme alle mandorle e usava impacchi per rendere morbidi i capelli e si lavava il viso con acqua di rose,
Si racconta, inoltre, che cucisse sacchetti di lavanda all’ interno delle sue gonne, camminando lasciava una scia profumata che incantava il re, molto diversa dall’aroma di aglio della regina.
Pur gradendo le attenzioni di Luigi, Françoise voleva restare una donna rispettabile.
Dopo la morte della regina Maria Teresa nel 1683 il re decise di unirsi in matrimonio e la notte fra il 9 e il 10 ottobre, con una cerimonia segreta Françoise divenne la moglie morganatica del re, che vuol solamente dire che non avrebbe avuto diritto a nulla, a nessun diritto di successione, alla morte del re.
IL matrimonio rimase segreto, non era ne sposa ne amante dichiarata, era trattata da regina nel privato, ma esclusa nella vita pubblica, aveva la stima del re e la confidenza, ma non poteva avere un influenza incondizionata sulle decisioni politiche.
E' stata accusata di essere stata la causa di ogni male.
Gli storici oggi, non sono certi che il suo ruolo sia stato la causa del declino della Francia che in quel periodo era in guerra con quasi tutta l'Europa.
Nel 1686 fonda il collegio di Sain-Cyr, e la Maison Royale de Saint-Louis, dove verrà sepolta, riesce a realizzare le opere in tempi rapidissimi e con un ampie possibilità economiche, sembra sia l' unico omaggio ufficiale avuto da Luigi XIV,
"il solo segno visibile di quel reciproco impegno contratto nel segreto".
L' idea di provvedere all' educazione e alla dote di 250 fanciulle provenienti da famiglie della nobiltà povera , era dovuto proprio alla sua stessa esperienza.
Tre giorni prima della morte del re, avvenuta nel 1715 si ritirò a Saint-Cyr dove morì nel 1719.
Lei stessa dettò un epitaffio della propria vita:
" Nella lunga esperienza che ho accumulato - giacché ho superato le 80 primavere -
ho potuto constatare che la Verità esiste solo in Dio, e il resto non è che questione di punti di vista."