il filo dei ricordi-racconti

domenica 14 giugno 2015


SABBIONETA



Il duca Vespasiano Gonzaga, era un parente minore della grande dinastia, che regnava sul Ducato di Mantova: I GONZAGA .
 
 
Poichè di rango inferiore, gli venne assegnato per diritto dinastico, quando aveva un solo anno di vita, una zona tra Mantova e Parma, dove vi era solo sabbia e ghiaia, rena alluvionale lasciata dai fiumi Po e Oglio.

 

Sulla sabbia i monaci iniziarono la bonifica, e alcuni contadini costruirono dei miseri casali, la zona era molto povera, ma godeva di una posizione strategica importante nella Pianura Padana.

 

Essere considerato un parente minore, il non poter partecipare ai fasti, ai ricevimenti, e alle frequentazioni altolocate, che si svolgevano a Mantova, aveva creato in Vespasiano uno spirito di rivincita.
Da uno spazio vuoto, pieno solo di ghiaia, e tutto da riempire, Vespasiano sviluppò il suo sogno...
Certo non bastavano i sogni e l'ambizione, così fin da giovanissimo si mise a disposizione degli Asburgo d'Austria e di Spagna.

Era un abile condottiero, divenne l'uomo di fiducia di Filippo II di Spagna,



 e amico personale di Rodolfo II d'Asburgo,


da semplice cadetto, riuscì a raggiungere i vertici feudali grazie alle proprie capacità. Raccolse incarichi, favori, e onori, a piene mani.
Divenne un uomo ricco, dapprima principe e poi Duca, sognava di costruire una nuova Roma, tra il Po e l'Oglio, che resistesse agli attacchi nemici e al passar del tempo. Riconosciuto come valido diplomatico, letterato e abile architetto militare, ottenne l'autonomia per il ducato di Sabbioneta nel 1577.

Inseguiva il suo sogno, come un rapace segue la sua preda.

Dopo ogni incarico, sia in tempo di guerra, che in tempo di pace, tornava a Sabbioneta e girava, per tutte le vie della sua città in groppa al proprio cavallo.

 
 
Le cronache del tempo dicono che, avendo raggiunto la consapevolezza, che la sua stirpe non sarebbe continuata, in quanto l'unico erede maschio era deceduto, Sabbioneta divenne la figlia prediletta, quella che lo avrebbe fatto ricordare ai posteri.
Fu il primo e ultimo duca della città.
L'ideatore della pianta a scacchiera delle vie, come facevano gli antichi romani, portava il nome di un imperatore che aveva costruito il Colosseo.


Il sogno della struttura di una città a forma di stella a sei punte, con un muro di cinta dalla conformazione esagonale, capace di resistere agli attacchi nemici del tempo.


 

Nell'arco di circa 35 anni, realizzò la città ideale, considerando gli spazi aperti, mentre per gli edifici veniva valutata la funzionalità ai quali dovevano essere adibiti. Dal 1556, dedicò le proprie forze, e le proprie risorse a Sabbioneta.
Ancora oggi se si vuole osservare, questo gioiello del rinascimento, lo si deve fare senza fretta, assaporando un insieme, di storia e arte, un' equilibrio che unisce l'arte rinascimentale e la solida monumentalità dell'antica Roma, inserita in una prospettiva calcolata, completata da un rigore che rende tutto molto austero, ma non distante, alla portata di tutti.

 

Il visitatore attraversando una delle porte monumentali

porta imperiale


 e percorrendo pochissimi metri, si trova in un'atmosfera delicatamente surreale, che solo un luogo ricco di storia, può dare, immedesimarsi e ritornare al rinascimento è una sensazione misteriosa ma allo stesso tempo semplice,
La visita include

Il Palazzo Ducale, centro politico,



la Piazza d'Armi,


il Palazzo del giardino, la raffinata villa voluta da Vespasiano per ritirarsi dal mondo reale




 
 


e poter ammirare nella lunga Galleria delle antichità, (la cui lunghezza è di circa 100 mt) opere d' arte.




Il Teatro all'antica, un vero gioiello dello Scamozzi, il primo teatro costruito in Europa non su opere preesistenti, e le parecchie chiese.


 
 

Il mausoleo di Vespasiano si trova nella Chiesa dell'Incoronata






 
 
La Sinagoga ebraica, rimasta a documentare i 5 secoli di permanenza ebraica.


Sabbioneta malgrado i secoli di abbandono e di declino, ha conservato buona parte della struttura originaria, la cinta muraria





 è per lo più intatta, è stata dichiarata Patrimonio dell'umanità da parte dell'Unesco
Vespasiano morì nel 1591, lasciando a tutti noi l'eredità di apprezzare un sogno, che poteva sembrare pazzia, o forse amore di rivalsa tanto da rendere Sabbioneta una capitale di rango elevato di un piccolissimo stato.



 

6 commenti:

  1. grazie carissima Enrica con te sono stato in un luogo ricco di storia, insieme a te ho respirato il profumo del passato, eppure sono sempre seduto sulla mia sedia a rotelle con infinita stima ti ringrazio per avermi portato con te

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  2. Perché non ti firmi? non riesco mai a capire chi sei, grazie comunque ti aspetto alla prossima gita

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  3. Grazie, Enrica. A Roma direbbero: sei la mejio.

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  4. sono stata a SABBIONETA ed è proprio così grazie

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  5. grazie, molto bello e interessante

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