L'orto
botanico di Padova
Padova
città d'arte, Giotto e la Cappella degli Scrovegni, il Duomo, il
Battistero, storia e cultura non solo nelle arti figurative, e
religiose, ma anche cultura attraverso la natura.
Nel
cuore della città, non lontano dalla Basilica del Santo c'è l'Orto
Botanico, fondato nel 1545, dall'Università della facoltà medica di
Padova, per contribuire la coltivazione e sviluppare lo studio di
piante medicinali.
Veniva
definito come "Orto dei Semplici", (piante medicinali), a
quel tempo la maggioranza dei medicamenti proveniva direttamente
dalla natura, proprio per questo venivano definiti
"
semplici".
L
'università Padovana, aveva fama, stima e riconoscimenti, già a
quei tempi, per come avesse consolidato gli studi sulle piante e
sopratutto per come venivano applicati, contribuendo ad arricchire
la scienza medica e farmacologica.
L'Orto
botanico di Padova, ha dato origine alla creazione di tutti gli orti
botanici del mondo, divenne, e lo è tutt'ora, la culla della
scienza, che attraverso gli scambi scientifici, lo studio delle
relazioni tra la natura e la cultura, hanno fatto si che molte
discipline oggi definite moderne, fondano le loro radici proprio
qui...
Non ha mai cambiato sede, ne è stato mai modificato l'impianto originario, come dire, pur avendo 470 anni, li porta proprio bene e non li dimostra.
Non ha mai cambiato sede, ne è stato mai modificato l'impianto originario, come dire, pur avendo 470 anni, li porta proprio bene e non li dimostra.
La
Botanica, la Medicina, la Chimica, e l'Ecologia, la Farmacia,
sembrano fini a se stesse, in realtà che hanno come origini e come
filo conduttore la natura e lo studio su di essa.
Per
questo motivo è stato inserito nel Patrimonio Mondiale
dell'Umanità, ha largamente contribuito al progresso di numerose
discipline, oltre ad ospitare una importante raccolta di piante rare,
l'antica biblioteca, e le collezioni di botanica dell'Università.
Nel
2014 sono state inaugurate le serre del Giardino della Biodiversità,
una vetrina dove vivono 1300 specie di piante,
il percorso spinge il
visitatore a visitare ambienti che dall'equatore digradano verso i
poli, consentendo di vedere la crescita dalle condizioni più
favorevoli per la vita, dove l'abbondante umidità e le temperature
elevate permettono alla foresta pluviale di essere così rigogliosa,
fino alle condizioni più estreme, dove la mancanza di umidità,
rende la vita difficile quasi impossibile.
E'
come se le piante ci raccontassero da dove vengono, come e dove
vivono. Il percorso è molto ben spiegato, filmati, pannelli
esplicativi , reperti, video interattivi, spiegano e avvicinano il
visitatore ad un mondo fatto di piante vegetali, illustrando anche
un percorso fatto insieme alla popolazione umana, una evoluzione che
continua da Neandertal fino ai nostri giorni.
La
palma di Goethe, ua Palma di San Pietro, così chiamata perchè
riuscì a stupire il poeta ben 415 anni fa, tanto che la nominò in
un saggio, "la metamorfosi delle piante", è la pianta più
antica del giardino,
sono molte le piante ultracentenarie che
vengono custodite ancora intatte.
Un
platano orientale dal tronco cavo,
un Ginkgo Bilowa, e una imponente
magnolia. Tutti impiantati nel 1700, senza contare le tante qualità
di piante che l'orto botanico ha introdotto in Europa: l'acacia, la
patata, il girasole, e il gelsomino, lillà, rabarbaro, sono solo
pochi esempi sulle 70 specie.
Enrica,a chi sai tu avevo chiesto cosa era successo,e, se nn avrei più avuto il piacere di leggere i tuoi scritti,son contento di essermi sbagliato,conoscevo Padova per la basilica del Santo e poche altre cose,tù invece mi hai fatto scoprire e conoscere questo giardino,illustrandolo in modo molto chiaro e completo,come è tuo solito fare,brava Enrica. Paki.
RispondiEliminaEnrica ,sei fantastica,riesci sempre a stupirmi,,,non avevo ancore visto questa bellissima descrizione del giardino botanico,,,grazie hai illuminato un altro angolo della mia mente,,,un caro abbraccio,,,elisabetta,,,,,
RispondiEliminagrazie Pachi grazie
RispondiEliminaMa quanto è bello, Enrica. Da sogno. Ti sono grato ed ho tirato un sospiro di sollievo perché non si è manifestato il blocco di ieri e stamattina. Grazie ancora, cara amica.
RispondiEliminaGrazie, Enrica, ho condiviso con piacere la bellezza di queste meraviglie, anche solo a vederle qui in rete!
RispondiEliminaBellezza ed informazione!
Ti ringrazio per il tuo impegno a renderci partecipi e, soprattutto, apprezzo la tua sensibilità!!!
Fantastico è dir poco, bello, bello. Illustrazione veramente completa.
RispondiEliminaCiao Enrica e grazie.
Anna B.