IL
BATTISTERO DI PADOVA
Ormai
lo sapete, cerco di vedere tutto quello che posso, questa volta però
è stato del tutto casuale, non avevo previsto nel mio percorso di
visitare il battistero. Mi ci sono trovata in una mattina uggiosa,
con amici che volevano un'infarinatura generale della città di
Padova, un po' di corsa per vedere un po di tutto, a differenza di
come faccio di solito.
Io
amo le visite organizzate dove una guida preparata, solitamente
spiega tanti particolari che io personalmente non ho la fortuna o la
cultura di conoscere.
Mentre
i miei amici entravano in Duomo, malgrado ci fosse in atto la
funzione, mentre attendevo la loro uscita, sul sagrato.
Erano
precisamente le 9 e 45, un signore carico di scatole apriva la porta
del Battistero, abbiamo solo alzato lo sguardo e gentilmente ci ha
detto:
"Di
solito apro alle 10, è un po' presto, ma entrate pure".
Una
volta entrata da quella porticina, sono rimasta, non solo a bocca
aperta ma letteralmente sorpresa.
Non
avevo contemplato questa visita, mentre invece è un gioiello, uno
scrigno di pitture bellissime e particolari.
Il
battistero, è stato rimaneggiato e restaurato, nel XIV secolo, per
ordine della moglie di Francesco il vecchio, da Carrara, il principe
di Padova. L'ambizione di Fina Buzzacarini, così si chiamava, era di
avere un degno luogo di sepoltura, che rappresentasse il rango della
nobile famiglia, il mauseoleo della famiglia Carrara, doveva
ricordare a tutti l'importanza e il potere del casato, I dipinti
furono commissionati al pittore Giusto da Menabuoi, dal 1375 al 1378.
In
quel periodo la sede papale si trovava ad Avignone, Francesco
Petrarca, che nel 1370 si trasferì a Padova, divenne amico e
consigliere della famiglia Carrara, informò il principe dei
comportamenti viziosi di cui si macchiavano i rappresentanti della
chiesa. Sia Francesco Petrarca sommo poeta, e Santa Caterina da
Siena, scrissero lettere accorate esortando il papa Urbano V a
ritornare a Roma.
Gli
affreschi di Giusto da Menabuoi sono un capolavoro, illustrano il
Nuovo e l' Antico Testamento,e l'Apocalisse
Il
Giudizio Universale sulla cupola, fa rimanere a bocca aperta, la
sensazione è quella di essere osservati, Il Cristo Pantocrate,
nell'atto di benedire, è circondato da angeli e Santi, alzando lo
sguardo, ho pensato di vedere ricami dorati, sotto il Cristo c'è
l'immagine della Madonna.
Sulle
pareti circostanti sono raffigurati passi della Genesi. Sui pennacchi
immagini dei Profeti e degli Evangelisti. Nel battistero, Giusto da
Menabuoi si è ispirato in alcuni aspetti all'arte bizantina, per
altri ha usato la tecnica della prospettiva, ha saputo con maestria
usare diverse espressioni pittoriche, un linguaggio diverso a
seconda di quello che avrebbe dovuto spiegare nelle pitture.
Nell'abside
viene rappresentato un esempio molto raro dell'Apocalisse, gli
episodi sono pitture complete e precise, dimostrano che è sono stati eseguiti in modo rigoroso seguendo gli scritti, che la documentavano, solo un
affresco è particolare, è una bestia che emerge dal mare con sette
teste , una sembra morta mentre le altre sei portano il copricapo
papale.
Non so dare una spiegazione alcune ricerche che ho fatto
danno versioni diverse. Posso solo dire che:
Con
il naso all'insù pensavo quanta meraviglia c'era in questa stanza,
l'audio guida mi ha dato spiegazioni esaustive, in quel momento ho
desiderato una visita guidata, che mi illustrasse con calma quel che
stavo guardando, ho provato, lo stupore, l'ammirazione e le
vertigini, che mi hanno costretto ad abbassare il capo........Sono
state le vertigini più belle che abbia mai avuto.
anche questa volta ho avuto il piacere di compiere una gita virtuale....grazie Enrica
RispondiEliminaGrazie Enrica del tuo percorso mi hai fatto conoscere una parte di padova che non ho mai visto descritto molto bene.
RispondiEliminaAnche stavolta hai fatto centro, Nonna. Ti voglio accompagnare sempre nelle tue visite.
RispondiEliminaEnrica e' molto bella la tua descrizione. Ho avuto modo di visitarlo parecchi anni fa.e ne sono rimasta affascinata. Mi hai fatto rivivere quei momenti. Ti ringrazio..
RispondiEliminaBellissime illustrazioni, mi è piaciuto il tuo commento "sono state le vertigini più belle che abbia mai avuto", ho provato un po' d'invidia nel senso buono della parola. Grazie Enrica. Brava come sempre.
RispondiEliminaAnna B.
grazie bravissima
RispondiEliminaNon sarei più uscito tanto era bello il Battistero, poi con te come guida tutto era stupendo, turisti frettolosi a parte.
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