il filo dei ricordi-racconti

sabato 26 dicembre 2015

Santa Maria dei ghirli

SANTA MARIA DEI GHIRLI CAMPIONE D'ITALIA

Quando si parla di Campione d'Italia, molto spesso il pensiero va al Casinò,



 è infatti conosciuto per questo business, mentre invece è un ridente paesino, 





un'enclave Italiana in territorio Svizzero, che si affaccia sul lago Ceresio, comunemente detto lago di Lugano.
Proprio in questo paesino vi è un Santuario che da secoli custodisce come uno scrigno preziose opere d'arte, è 
il Santuario di Santa Maria dei Ghirli al quale  si può accedere dalla strada




 o dal lago.



Eppure è nata come una piccola cappella, nell' alto medio evo, dedicata all'Annunciazione di Maria, costruita dai maestri campionesi, scalpellini, muratori, stuccatori e decoratori che, partivano per lavoro per i cantieri di tutta Europa.
La partenza coincideva col periodo in cui arrivavano le rondini, 



per questo venne chiamata Santa Maria dei Ghirli, e il rientro nelle famiglie era verso la fine dell'autunno.
La sua costruzione è cresciuta nel tempo, passo passo con la devozione, e rappresenta un vero e proprio pezzo di storia italiana in un angolo di Ticino, dall'avvento dei Longobardi a Napoleone Bonaparte fino a giungere ai giorni nostri ma sopratutto legata nei secoli alla diocesi di Milano.

Fu un lascito fatto nel testamento da Totone, nel 777 , che legava il Santuario al Vescovo di Milano e all'abate di Sant'ambrogio.




Venne trasformata in oratorio intorno al mille trecento, seguendo lo stile romanico ad unica navata con un campanile, 
venne affrescata all'interno che all'esterno da pittori di ottima scuola,









 gli affreschi di destra datati 1360 -1370, rappresentano le storie di San Giovanni Battista,






 che vanno lette come se fossero le sequenze di un fumetto, o di un filmato sono opere di un anonimo maestro campionese, le immagini realiste e i colori vivi sono stati influenzati dalla presenza di Giotto che lavorava a Milano presso la famiglia Visconti, ma ci fu anche l'influenza di diversi maestri della fabbrica del Duomo.
Sulla parete di sinistra si trova un bellissimo affresco, rappresentante una bottega medioevale, datato intorno al 1375-1380 e realizzato anche questo da un anonimo maestro campionese.





I maestri che si sono poi succeduti nel 1400 sono i fratelli De Veris, che hanno affrescato il portico di destra con un Giudizio Universale,




e nel 1514 poco distante ci sono due affreschi della scuola di Bernardino Luini, che rappresentano la Creazione del Mondo.






L'edificio, come ci appare oggi, è però opera di Isidoro Bianchi, un artista campionese del Seicento stuccatore di ottima fama  che si era affermato a  Torino come architetto.











La facciata è imponente a tre archi rivolta verso il lago è collegata con una doppia scalinata a quattro rampe, due file di alti cipressi fanno da cornice e salendo gradino dopo gradino si gode di una scenografia bellissima d'altri tempi




Ma al santuario si può accedere anche dalla strada un bel giardino e un porticato ci portano all'entrata principale mentre sul lato opposto protetto da una vetrata si può vedere il Giudizio universale e la creazione del mondo,
proprio di fronte si trova un piccolo cimitero molto ben tenuto, come dire un angolino di pace, storia e una ricca raccolta di meraviglie. 

6 commenti:

  1. Appassioni e coinvolgi, Chicca, e te ne sono grato.

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  2. Visitata più volte e in stagioni diverse ma sempre bella da vedere, grazie Nonna Chicca che ci sai raccontare quello che noi vediamo, ma che a volte scordiamo troppo in fretta.

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  3. Sandra Milano ha delle difficoltà a commentare e lo faccio io per lei, Si complimenta perchè il racconto le è piaciuto molto, ho risvegliato in lei tanti ricordi, perchè in questa chiesa veniva in barca dal lago con il marito,

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  4. Grazie Enrica,riesci sempre a regalarci delle emozioni stupendi,questo di oggi è uno scrigno di tesori che certamente in tanti come me non erano a conoscenza,,,grazie ancora mia dolce monella,,,un abbraccio ,,elisabetta,,,,,

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  5. come sempre mi porti in nuovi luoghi, di grande importanza come non ringraziarti Enrica Buon Anno

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  6. Enrica ,hai fatto una dettagliata del Santuario ,pochi ne conoscon la storia e dei suoi meravigliosi affreschi .Ma tu lo hai fatto in modo preciso .Grazie da Angelica

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