il filo dei ricordi-racconti

giovedì 24 dicembre 2015

AOSTA

Aosta , ci parla di sé attraverso la storia, visitarla e come ritornare dentro le vestigia antiche .
Dai reperti ritrovati, le importanti scoperte degli ultimi anni, con gli studi sul materiale venuto alla luce, vasi, incisioni, steli, coppelle, l'area di Aosta è considerata, uno dei luoghi preistorici più ricchi e importanti d' Europa.


La città che vediamo oggi, è il frutto dell'attenzione romana sulla Valle d'Aosta, la posizione strategica di questa regione alpina che rappresentava il nodo delle più importanti vie di comunicazione tra il Mar Mediterraneo e il Nord e il centro Europa.
Intorno al primo impianto urbanistico si è poi sviluppata la città moderna .

Ancora oggi è definita "La Roma delle Alpi, infatti dopo Roma è la città alpina che conserva il maggior numero di vestigia imperiali.
Venne completata nel 25 a.C. prendendo il nome di Augusta Pretoria in onore di Cesare Augusto e dei pretoriani che la realizzarono, tremila dei quali divennero coloni e vi si stabilirono definitivamente.
I suoi monumenti imperiali, la Porta Pretoria, 




sul lato orientale, si collegava con l'opposto ingresso principale definito Porta Decumana sul lato occidentale, venivano attraversate dall'asse minore che che verso occidente collegava le due uscite laterali.

Ai giorni nostri, Aosta, riesce ancora a far percepire ai suoi visitatori le dimensioni reali di una città che quasi duemila anni fa, i Romani realizzarono. Era circondata da mura possenti, la tecnica di costruzione, ed il metodo di esecuzione era rapido, in pratica costruivano due agglomerati con blocchi di tufo o travertino locale tra le due muraglie,venivano gettati pietre e materiali vari mischiati a calce dopo la presa, il materiale 'interno con gli esterni, formavano un blocco unico resistentissimo.


I romani vollero costruire una città così imponente, per dare un'immagine di efficienza e civiltà a tutte quelle genti che passavano per Augusta Pretoria, che divenne sede Consolare permanente, e uno dei più grandi centri di commercio e di transito dell'impero Augusteo, dove la città raggiunse il massimo splendore, oggi si possono ammirare i resti di antiche strutture architettoniche: il teatro,



 la Porta Pretoria,



 l'Arco di Augusto,



 il foro,


 l''anfiteatro,



 e la cinta muraria.




Dopo la caduta dei romani Aosta passo sotto il dominio dei Goti, dei Longobardi, e dei Borgognoni, poi subì le incursioni saracene e ritrovò il nuovo splendore con l'avvento dei ducato dei Savoia, la città si sviluppò oltre le mura ed i feudatari spogliarono le mura di cinta dei blocchi di pietra, o di marmo che utilizzarono per costruire le proprie dimore, i castelli,le torri e importanti edifici religiosi, come il complesso monumentale di Sant'Orso 








o la stessa Cattedrale dove sono stati scoperti recentemente, numerosi affreschi.





Il susseguirsi di diversi periodi storici hanno lasciato numerosi segni nell'architettura che si sono aggiunti a quelli di epoca Romana.
Oggi Aosta, capoluogo di Regione, gode di uno Statuto Autonomo Speciale, è il centro della vita politica, amministrativa, e sede del Parlamento al quale sono affidate molte funzioni di Governo.
E' il centro più importante della valle, per i suoi monumenti, tesori medioevali e romani, ai quali si aggiungono le attrattive paesaggistiche, la catena alpina fa da cornice, ad una città viva e ricca di tradizioni, e testimonianze raccolte nei vari musei.



Dopo una scorpacciata di monumenti, si passa al buongusto a tavola, formaggio fontina, che la cucina valdostana ha valorizzato, la polenta, che pasticciata o amalgamata ad altri ingredienti è diventata la signora del gusto.
Antipasti con salsicce stagionate, budini di patate e sangue , motzetta di camoscio o vitello, per primi zuppe a base di brodo, pane nero e fontina, per i secondi un piatto di carbonnade 



o di fricandeau, oppure una buona trota di torrente vallivo.

E' una città che mi è piaciuta, un piccolo tesoro incastonato tra le Alpi.



3 commenti:

  1. Una piacevolissima gita con te come impareggiabile guida. Colgo l'occasione per fare tanti auguri a te e Ric.

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    1. molto interessante poi come la descrivi e facile da immedesimarsi grazie enrica da parte di gliglioa

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  2. grazie Enrica, sono stato in Valle d' Aosta con te, seppur non ci sono mai stato, dalla mia Sicilia, sono stato con te tra le Alpi, grazie

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