il filo dei ricordi-racconti

mercoledì 25 novembre 2015

amaretti

AMARETTI

Biscotto vuol dire cotto due volte, una storia lunghissima con radici che si perdono nel tempo....
I biscotti una volta non erano altro che pezzi di pane ripassati nel forno per diventare più croccanti, così da potersi conservare più a lungo, diventavano croccanti perché perdevano tutta l'umidità.

Quello che sembra paradossale è che gli amaretti sono tra i biscotti più antichi, anche i più amati che ancora troviamo sulle nostre tavole malgrado i cambiamenti, le ricerche, che si sono sviluppate nei cambiamenti dei secoli.
Sono stati introdotti dagli arabi nel lontano XIII secolo, a partire dalla sicilia e si diffusero in Italia, Francia e Spagna, fino a raggiungere l'intera Europa.
La ricetta più antica era così formata:
farina di mandorle dolci, semi del nocciolo dell'albicocca, albumi e zucchero.
Ogni regione italiana ha il suo amaretto, i più famosi sono quelli di Saronno e di Sassello.
I primi duri, secchi e friabili, tanto che sono stati trovati documenti in cui fin dal 1700 il cardinale di Milano riceveva in dono un dolce preparato proprio in suo onore composto da albumi zucchero mandorle di albicocca.
Le mandorle di albicocca chiamate armelline, venivano spesso usate a sostituire le mandorle amare, molto più costose, oppure venivano usate per produrre un'essenza, da unire semplicemente all'impasto degli amaretti, o ad altri liquori per rendere più complesso il gusto.
Alla croccantezza degli amaretti di Saronno,


contrasta la morbidità dell'amaretto di Sassello, prodotto in Liguria, in provincia di Savona, con mandorle dolci e armelline, la cui consistenza e il sapore ricordano molto di più i dolci di mandorle siciliani 


Vengono utilizzati in cucina per la preparazione di piatti dolci e salati, utilizzati per esempio nella tradizione lombarda, nei ripieni insieme alla zucca,


in Piemonte sono parte della tradizione nei fritti a base di carne,



 o nel dolce bonet piemontese,

BONET LA RICETTA ORIGINALE PIEMONTESE

Ingredienti :


Difficoltà Facilissima
Cottura: 60 minuti
Preparazione:10 minuti


- 1 lt di latte fresco intero
- 600 gr di zucchero
- 240 gr di amaretti
- 140 gr di cacao

- 10 uova
- 10 cl di Rum di ottima qualità
- 150 gr di zucchero per caramellare




Preparazione:
Gli amaretti sono uno degli ingredienti fondamentali del Bonet alla piemontese, sbriciolateli fino ad ottenere una polvere sottile e tenetene da parte qualcuno per la decorazione finale.
Mettete in una bacinella lo zucchero e le uova, e con l’aiuto di uno sbattitore elettrico montateli fino ad ottenere un composto cremoso ed omogeneo.
Aggiungete alla crema del bonet la polvere di amaretti, il cacao, il Rum e il latte. Mescolate bene tutti gli ingredienti fino a renderli ben amalgamati tra loro.
A questo punto preparate il caramello scaldando lo zucchero in un pentolino con due cucchiai d’acqua. Fate bollire il composto per qualche minuto senza mescolarlo.
Caramellate lo stampo del Bonet con il caramello caldo, lasciatelo raffreddare per qualche istante e poi coprite con il composto cremoso.
La ricetta tradizionale del bonet alla piemontese prevede la cottura a bagnomaria, trasferite quindi lo stampo del bonet dentro uno stampo più grande che avrete riempito per 2/3 con acqua calda.
Infornate il vostro bonet, fatelo cuocere a 150°C per circa 60 minuti e una volta cotto capovolgetelo nel piatto di portata e decoratelo disponendovi sopra gli amaretti interi.



in tutta Italia,




 invece vengono utilizzati per diversi tipi di tirami su, gli amaretti sardi e siciliani




torte in Emilia Romagna 

Ingredienti:
per la folla alle mandorle
  • 100 g farina di mandorle
  • 400 g farina 00 auto-lievitante
  • 160 g di burro freddo a pezzetti
  • 2 uova
  • 200 g di zucchero

per la farcitura
  • 3 cucchiai di marmellata di pesche (qui la ricetta
  • 2 pesche nettarine di Romagna
  • 50 g amaretti
  • mandorle a filetti q.b.
  • zucchero a velo q.b.




 o per le buonissime pesche ripiene.

• 1 kg di pesche spaccarelle
• 100 g di amaretti di Saronno
• burro
• zucchero a piacere

PROCEDIMENTO
Lavate bene le pesche, asciugatele, dividetele a metà ed eliminate il nocciolo. Scavatele con un cucchiaio, mettete la polpa in una ciotola, aggiungete lo zucchero secondo il vostro gusto, gli amaretti sbriciolati, amalgamate il tutto e riempite le pesche con il composto.

In una padella imburrata adagiate le mezze pesche una accanto all’altra, sopra distribuite alcuni fiocchetti di burro,coprite e cuocete a fiamma dolce per circa 20 minuti. Ritirate, trasferite le pesche sul piatto da portata, lasciatele intiepidire o raffreddare del tutto prima di servirle.


  


BUON APPETITO!!!!!!















6 commenti:

  1. Enrica leggendo il tuo scritto sugli amaretti,mi hai fatto ricordare l'uso di questi biscotti,però non ricordavo che venissero usati per cosi tante ricette,ho letto con piacere la tua descrizione,ciao Enrica. Teresa.

    RispondiElimina
  2. allora gli amaretti sono partiti dalla sicilia, poi non so se è vero le mandorle amare oltre a costare molto non si trovano xche contiene il cianuro ma non lo so, se è vera comunque ho preso appunti x realizzare qualcosa ciao gigliola

    RispondiElimina
  3. Un'altra tua bellissima ricerca, Chicca.Che si gusta in bocca. Grande....

    RispondiElimina
  4. E poi dovrei fare la dieta, ma lo vedete che tentatrice che è questa donna?
    Sicuramente la prossima settimana, mi tenterà con qualche altro dolcetto che troverà sicuramente sui banchi del mercatino di Natale a Basilea.
    Ok nonna Chicca vada per il dolcetto, ma se aggiungi anche un bel racconto sulla giornata, mi sembrerà di essere li con te, e non su un campo da minigolf, per fa volare palline.

    RispondiElimina
  5. Brava Enrica per le notizie e le ricette, qualcuna la proverò.

    RispondiElimina
  6. Enrica !!! Sei sempre una sorpresa,,,adesso non Ti limiti piu' a fare le ricerche ma metti anche tante golose ricette,,,che noi possiamo riconpensarti solo con un caloroso abbraccio,,,Ciao Mia Dolce Monella,,,,elisabetta,,,T.V.T.B.,,,

    RispondiElimina