AMARETTI
Biscotto
vuol dire cotto due volte, una storia lunghissima con radici che si
perdono nel tempo....
I
biscotti una volta non erano altro che pezzi di pane ripassati nel
forno per diventare più croccanti, così da potersi conservare più
a lungo, diventavano croccanti perché perdevano tutta l'umidità.
Quello
che sembra paradossale è che gli amaretti sono tra i biscotti più
antichi, anche i più amati che ancora troviamo sulle nostre tavole
malgrado i cambiamenti, le ricerche, che si sono sviluppate nei
cambiamenti dei secoli.
Sono
stati introdotti dagli arabi nel lontano XIII secolo, a partire
dalla sicilia e si diffusero in Italia, Francia e Spagna, fino a
raggiungere l'intera Europa.
La
ricetta più antica era così formata:
farina
di mandorle dolci, semi del nocciolo dell'albicocca, albumi e
zucchero.
Ogni
regione italiana ha il suo amaretto, i più famosi sono quelli di
Saronno e di Sassello.
I
primi duri, secchi e friabili, tanto che sono stati trovati documenti
in cui fin dal 1700 il cardinale di Milano riceveva in dono un dolce
preparato proprio in suo onore composto da albumi zucchero mandorle
di albicocca.
Le
mandorle di albicocca chiamate armelline, venivano spesso usate a
sostituire le mandorle amare, molto più costose, oppure venivano
usate per produrre un'essenza, da unire semplicemente all'impasto
degli amaretti, o ad altri liquori per rendere più complesso il
gusto.
Alla
croccantezza degli amaretti di Saronno,
contrasta la morbidità
dell'amaretto di Sassello, prodotto in Liguria, in provincia di
Savona, con mandorle dolci e armelline, la cui consistenza e il
sapore ricordano molto di più i dolci di mandorle siciliani
Vengono
utilizzati in cucina per la preparazione di piatti dolci e salati,
utilizzati per esempio nella tradizione lombarda, nei ripieni
insieme alla zucca,
in Piemonte sono parte della tradizione nei
fritti a base di carne,
o nel dolce bonet piemontese,
BONET LA RICETTA ORIGINALE PIEMONTESE
Ingredienti
:
Difficoltà
Facilissima
Cottura: 60 minuti
Preparazione:10 minuti
Cottura: 60 minuti
Preparazione:10 minuti
-
1 lt di latte fresco intero
- 600 gr di zucchero
- 240 gr di amaretti
- 140 gr di cacao
- 600 gr di zucchero
- 240 gr di amaretti
- 140 gr di cacao
-
10 uova
- 10 cl di Rum di ottima qualità
- 150 gr di zucchero per caramellare
- 10 cl di Rum di ottima qualità
- 150 gr di zucchero per caramellare
Preparazione:
Gli
amaretti sono uno degli ingredienti fondamentali del Bonet
alla piemontese,
sbriciolateli fino ad ottenere una polvere sottile e tenetene da
parte qualcuno per la decorazione finale.
Mettete
in una bacinella lo zucchero e le uova, e con l’aiuto di uno
sbattitore elettrico montateli fino ad ottenere un composto cremoso
ed omogeneo.
Aggiungete
alla crema del bonet la polvere di amaretti,
il cacao, il Rum e il latte. Mescolate bene tutti gli ingredienti
fino a renderli ben amalgamati tra loro.
A
questo punto preparate il caramello scaldando
lo zucchero in un pentolino con due cucchiai d’acqua. Fate bollire
il composto per qualche minuto senza mescolarlo.
Caramellate
lo stampo del Bonet con il caramello
caldo,
lasciatelo raffreddare per qualche istante e poi coprite con il
composto cremoso.
La
ricetta tradizionale del bonet alla piemontese prevede la cottura a
bagnomaria, trasferite quindi lo stampo del bonet dentro uno stampo
più grande che avrete riempito per 2/3 con acqua calda.
Infornate
il vostro bonet, fatelo cuocere a 150°C
per circa 60 minuti
e una volta cotto capovolgetelo nel piatto di portata e decoratelo
disponendovi sopra gli amaretti interi.
in
tutta Italia,
invece vengono utilizzati per diversi tipi di tirami
su, gli amaretti sardi e siciliani
torte in Emilia Romagna
Ingredienti:
per la folla alle mandorle
- 100 g farina di mandorle
- 400 g farina 00 auto-lievitante
- 160 g di burro freddo a pezzetti
- 2 uova
- 200 g di zucchero
per la farcitura
- 3 cucchiai di marmellata di pesche (qui la ricetta)
- 2 pesche nettarine di Romagna
- 50 g amaretti
- mandorle a filetti q.b.
- zucchero a velo q.b.
o per le buonissime pesche ripiene.
• 1 kg di pesche spaccarelle
• 100 g di amaretti di Saronno
• burro
• zucchero a piacere
• 100 g di amaretti di Saronno
• burro
• zucchero a piacere
PROCEDIMENTO
Lavate bene le pesche, asciugatele, dividetele a metà ed eliminate il nocciolo. Scavatele con un cucchiaio, mettete la polpa in una ciotola, aggiungete lo zucchero secondo il vostro gusto, gli amaretti sbriciolati, amalgamate il tutto e riempite le pesche con il composto.
In una padella imburrata adagiate le mezze pesche una accanto all’altra, sopra distribuite alcuni fiocchetti di burro,coprite e cuocete a fiamma dolce per circa 20 minuti. Ritirate, trasferite le pesche sul piatto da portata, lasciatele intiepidire o raffreddare del tutto prima di servirle.
Lavate bene le pesche, asciugatele, dividetele a metà ed eliminate il nocciolo. Scavatele con un cucchiaio, mettete la polpa in una ciotola, aggiungete lo zucchero secondo il vostro gusto, gli amaretti sbriciolati, amalgamate il tutto e riempite le pesche con il composto.
In una padella imburrata adagiate le mezze pesche una accanto all’altra, sopra distribuite alcuni fiocchetti di burro,coprite e cuocete a fiamma dolce per circa 20 minuti. Ritirate, trasferite le pesche sul piatto da portata, lasciatele intiepidire o raffreddare del tutto prima di servirle.
BUON APPETITO!!!!!!
Enrica leggendo il tuo scritto sugli amaretti,mi hai fatto ricordare l'uso di questi biscotti,però non ricordavo che venissero usati per cosi tante ricette,ho letto con piacere la tua descrizione,ciao Enrica. Teresa.
RispondiEliminaallora gli amaretti sono partiti dalla sicilia, poi non so se è vero le mandorle amare oltre a costare molto non si trovano xche contiene il cianuro ma non lo so, se è vera comunque ho preso appunti x realizzare qualcosa ciao gigliola
RispondiEliminaUn'altra tua bellissima ricerca, Chicca.Che si gusta in bocca. Grande....
RispondiEliminaE poi dovrei fare la dieta, ma lo vedete che tentatrice che è questa donna?
RispondiEliminaSicuramente la prossima settimana, mi tenterà con qualche altro dolcetto che troverà sicuramente sui banchi del mercatino di Natale a Basilea.
Ok nonna Chicca vada per il dolcetto, ma se aggiungi anche un bel racconto sulla giornata, mi sembrerà di essere li con te, e non su un campo da minigolf, per fa volare palline.
Brava Enrica per le notizie e le ricette, qualcuna la proverò.
RispondiEliminaEnrica !!! Sei sempre una sorpresa,,,adesso non Ti limiti piu' a fare le ricerche ma metti anche tante golose ricette,,,che noi possiamo riconpensarti solo con un caloroso abbraccio,,,Ciao Mia Dolce Monella,,,,elisabetta,,,T.V.T.B.,,,
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