il filo dei ricordi-racconti

giovedì 12 novembre 2015

sono una mamma


SONO UNA MAMMA

Sono una mamma, certo che lo sono, e lo sono stata, avrò certamente commesso degli errori, non cerco scuse, ne voglio far credere cose, che non mi appartengono, ma sono una mamma...



Lo sono anche quando divento scomoda, brontolona, quando non accetto, quando non parlo e decido di stare da una parte, senza intromettermi.


Quando vorrei abbracciare i miei figli, e non ci riesco,


 quando li guardo e mi sembrano più belli di tutti, quando sono orgogliosa, perché mi dicono che brava che è Agnese, oppure ma sai che bella persona è il tuo Giovanni, quando mi dicono che bei figli che hai.

i miei figli

Sono una mamma difettosa, una mamma che ha fatto più rimproveri che complimenti, che non è brava a manifestare quel che prova, che non sa dire quanto li amo.
Eppure  li amo, non so nemmeno io dire quanto...
Ma sono una mamma, rivendico il mio ruolo di mamma e SONO QUI, sanno dove cercarmi, e dove trovarmi.....
Sono una mamma criticabile, ne sono consapevole, forse non sono quello che loro avrebbero voluto, ma ....sono qui.
Posso non condividere, alcuni loro pensieri, come loro non condividono i miei, posso scontrarmi con loro,  ma ...sono qui.
La porta della mia casa,  è sempre socchiusa,



affinché loro possano aprirla, non è mai stata chiusa.


Non so come funziona, nelle altre famiglie, se tutto è più facile, o forse siamo noi  più complicati degli altri.
Una amica speciale, oggi mi diceva che basta un sorriso e un abbraccio.... Proverò
Tutto è più semplice quando sono piccoli, ricordo sopratutto Giovanni, era un diavolo con la coda,


 tanto era vivace,





 un vero monello, per fermare la sua vivacità, urlavo, ma non serviva, molto spesso ricorrevo al castigo..



ma non serviva era un discolo nello spirito e tale è rimasto, un adorabile monello, mentre Agnese creava e il suo esser creativa portava un mare di disordine, in quella cameretta che io volevo vedere sistemata, la ricordo mentre sbuffava ad ogni mia richiesta, "metti a posto! come fai a trovare le cose, in questo pasticcio"?


Per anni ho fatto il turno di notte, uscivo alle 21 e rientravo alle 6,30 del mattino, entravo nella loro cameretta, li guardavo dormire


 e mi sentivo in colpa, perché non c'ero mai la sera, per averli sgridati o castigati durante il giorno precedente, ma il tempo era tiranno,  arrivava in fretta l'ora di svegliarli, di accompagnarli a scuola, allora accarezzavo i loro capelli e la pelle morbida del viso, li guardavo, ma pochi minuti dopo iniziavo la giornata cominciando con le solite frasi: "forza pigroni alzatevi" , "datevi una mossa altrimenti perdete il pulmino della scuola", " avete preparato la cartella"," ma non siete ancora pronti?"...
la tenerezza del mio essere mamma era tutta nel mio sguardo mentre dormivano, ma loro questo non possono saperlo....


Quante cose non sanno, quante cose non conoscono, perché il mestiere del genitore è il mestiere più difficile da svolgere, non esiste la stessa regola per ogni figlio, perché ognuno di noi è diverso. E' il mestiere che nessuno ti insegna, i peggiori giudici che ci siano.... sono i nostri figli.
Ci vuole polso, regole?
Oppure dolcezza ?
Si devono giustificare i loro comportamenti diventando permissivi,
o si devono prendere decisioni che sono durissime da mandare avanti?
Io non lo so, ho cercato di fare del mio meglio e sono .....SEMPRE QUI



9 commenti:

  1. Enrica!!!Lo hai detto,,,fare i genitori è il mestiere piu' difficile del mondo,,,,Tu sei mamma e il tuo cuore è unito a quello dei tuoi ragazzi,,,Come tutte le mamme hai sempre paura di sbagliare,,,come la fai la sbagli,,,Tu sei meravigliosa,sei attenta,sempre disponibile,hai una carica di umanita' racchiusa e pronta a volare dove è necessaria,non ti risparmi mai,,,la vita ti ha messa con le spalle al muro,,,ma tu quel muro per amore dei tuoi figli lo hai abbattuto senza pensarci su' e continui a camminare veloce senza girarti indietro,,,è vero che i ragazzi sono dei giudici che puntano sempre il dito contro ed è amaro il boccone da mandare giu',,,lo fanno senza pensarci,,,se le chiedi il perche' non sanno rispondere oppure sparano una cavolata qualsiasi,,,tu sola sai quanto aumentano i battiti del tuo cuore quando li guardi e vorresti abbracciarli,stringerli a te e dirle quanto li ami ,,arrivera' il momento che lo farai,,, adesso ,,guardali falle un sorriso e ricorda che l'amore VINCE SEMPRE,,,i tuoi ragazzi ti amano ma si son ricoperti il cuore con una corazza come hai fatto tu,,,quando riuscirete a demolire queste corazze ,,l'amore zampillera' fuori e irrorera'le vostre vite ti voglio un sacco di bene mia dolce tenera monella,,,,ciao elisabetta,,,,

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  2. Sei una mamma, hai ben detto. E sei anche una donna, con il tuo cuore e la tua sensibilità. E sei anche una cara amica. Sei fantastica, Chicca. E ti ringrazio tanto di esserci.

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  3. Enrica cosa aggiungere di più,al tuo scritto,piu che dire che e' poesia pura,nn aggiungo altro,Paki.

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  4. Non pensare di essere stata l'unica mamma ad essere stata bersagliata dalle critiche, lo fanno sempre, ma la mamma è mamma e perdona sempre, Luciana

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  5. cara Enrica , l esperienza di essere mamma è la cosa più bella della vita ..amare un altro essere che si da alla luce ..e capire , crescere con esso ....si spera di dare sempre il sentire e il pensiero migliore .. anche se non è facile a volte .. sperando che crescendo sia una persona che possa affrontare e dare .. agli altri, al mondo qualcosa di positivo ..come te per esempio..che
    hai espresso in modo così semplice e generoso ..ciao Dany

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  6. Parole sacrosante che confermo tutte.
    Il "mestiere" del genitore è difficilissimo, non sai mai se hai fatto o stai facendo la cosa giusta. Enrica hai sentimento da vendere.
    Anna B.

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    1. letto e riletto sono cose che tutti ci si immedesimiamo ancora una volta bravissima ciao gigliola

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  7. Ho letto attentamente il tuo scritto.....l'unico mio pensiero è questo ❤️❤️❤️ciao Maurizio G.

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