il filo dei ricordi-racconti

sabato 6 gennaio 2018

HERMANN HESSE





                                               HERMANN HESSE

Fa parte del distretto di Lugano, è il comune della Collina d'Oro, e si trova proprio sopra Lugano, formato da tre frazioni Agra, Gentilino e Montagnola, e Proprio Montagnola è la mia meta.
Raggiungere Montagnola, è semplice, e se pur sembra paradossale, ci si trova in un angolo di serenità, percorrere questi viottoli, 



dove la tradizione  convive con la modernità, e,  in una domenica qualunque da una finestra aperta,  ci raggiunge  della musica classica, un tocco di qualità in una bella domenica pomeriggio...
Ci raggiunge, perchè molto spesso, porto qualche mio amico a visitare questo piccolo, ma così grazioso luogo.
Il paesaggio della Colllina d'oro, circondato dalle alte vette, ha un tepore quasi mediterraneo, qualità che riuscirono a sedurre lo scrittore, poeta, e pittore ,anche se non tutti ne sono a conoscenza, Hermann Hesse,  che si stabilì in questo lembo  di terra, dal 1919 fino alla sua morte, avvenuta nel 1962.
Parecchi personaggi importanti, furono attratti da questa zona, VictorHugo
Peter Weiss,
 Karl Hofer, Max Frisch...





Hermann Hesse, non trascorreva, solo brevi  dei periodi di vacanza, alla Collina d'Oro,  si trasferì e visse per ben 43 anni, considerando così Montagnola e il Ticino, la propria  patria adottiva, infatti dal 1936, non ritornò mai più in Germania.
La relazione con Montagnola e il Ticino,  era talmente stretta tanto da dichiarare nel 1930:
"Infatti  amo anche i ticinesi, e non solo il loro paesaggio e il clima".
Hermann Hesse, è l'autore di lingua tedesca più letto del novecento, a livello mondiale.



Ha trasmesso dei messaggi, con convinzione e tenacia, nei suoi scritti:
Siddharta, Lupo della steppa, e in altri racconti, il messaggio principale era di non aver paura, di essere se stesso, e da uomo, ognuno deve cercare  di assumersi  le responsabilità di essere umano.








Non sono noti,  il suo impegno per la pace, e per la tolleranza  ed è stupefacente quanto siano attuali nei giorni nostri.
Ognuno di noi può leggere, anche nei suoi aforismi, quanto la vita valga la pena di essere vissuta, ...perchè il corso della vita, ha una fine,...  e tocca a chiunque di dover morire... come dire... prima o poi ce ne andiamo tutti,  rimangono però le nostre arti a dar consolazione.



Già le arti, Hermann Hesse, ne è un degno rappresentante.
Da uomo curioso, ha esplorato molto il Ticino, ammirava il paesaggio, la luce limpida, la cultura, la gente e le chiese, per 20 anni ha girato a piedi,  camminando tanto, successivamente,  si faceva accompagnare dalla moglie o da uno dei figli che guidavano l'auto.



 Intorno al 1916, in preda ad un periodo di crisi emotiva e psicologica, incoraggiato dal proprio psicologo, inizia a rappresentare in disegno i propri sogni, i primi quadri, li dipinse a Berna e poi nei pressi di Locarno, nel 1917 dipinse solo ritratti, nel 1918 ancora pittura in Ticino e dai quali nascono i primi testi e le prime illustrazioni del libro "Camminata", pubblicato nel 1920. Dal 1920 fino al giorno della sua morte, molte illustrazioni dei libri che scriveva, gli appartenevano, così come ha presentato in diverse mostre, nel corso degli anni, tanti acquerelli, ha creato un'importante opera pittorica,  che consiste in circa 3000 acquerelli,  con i colori limpidi del Ticino.







 Dopo la sua morte, molte mostre sono state allestite in tutto il mondo.
Hermann Hesse, fin dalla più piccola infanzia aveva dimostrato un'intelligenza ed una caparbietà esagerata, tanto che la madre, intuendo le attitudini del figlio, invitava il marito missionario e direttore editoriale, a pregare. 
Pur riconoscendo le buone azioni, e i buoni intenti dei genitori rifiutava le imposizioni di un'educazione rigida, diventando nella crescita un ribelle di fondo, che ha dato non poco filo da torcere ad educatori ed ai genitori stessi...
Per la sua educazione culturale, fu importante la figura del nonno materno, anch'esso missionario, ma anche un uomo di cultura, e proprio tramite la biblioteca del nonno Hermann,  riuscì ad ampliare la propria cultura extrascolastica, documentando insieme ai suoi studi anche  le sue crisi in età giovanile ed adolescenziale.
Malgrado tutti gli sforzi dei genitori, nessuno riuscì a plasmare il carattere deciso e ostinato del ragazzo, 



 dovendo comunque rispettare l'autorità del padre, viene educato fuori dalla famiglia frequenta malvolentieri il ginnasio di Calw, ma ne risulta comunque uno dei primi studenti, il padre gli impartisce lezioni di greco e latino, studia privatamente il suono del violino e si prepara con il rettore Bauer, (uno dei pochi insegnanti che Hermann stimava) all'esame per poter essere ammesso al seminario...supera l'esame e viene ammesso a Maulbronn.
Il destino di Hermann, era stato tracciato ma il ragazzo, ribelle oltre a fuggire dal seminario inizia ad avere grosse crisi depressive, viene inviato  da un altro pastore, ma le crisi si aggravano, cerca il  suicidio, evitato solo perchè il revolver si è inceppato.




Viene ricoverato in una clinica, che non è altro che un manicomio.
Altre scelte fatte dalla famiglia,  influenzeranno la sua vita,  che si è poi riflessa nei suoi scritti, nonostante i ripetuti conflitti interiori e in contrasto con le decisioni familiari, le  difficoltà degli altri ad accettare la sua diversità intellettuale, le imposizioni fatte, non hanno scalfito la forte consapevolezza,  di quel che egli avrebbe voluto diventare,  grazie ad una dose elevata di testardaggine.  
Nel corso della sua intensa vita, le crisi esitenziali interiori, 




 si presenteranno sempre, e sempre saranno, forti stimoli a cercare di raggiungere un equilibrio,  pur sforzandosi di adeguarsi ad un'esistenza borghese e formale i risultati erano fallimentari.
I viaggi in India, la cultura approfondita di questi luoghi, lo rendono sempre più irrequieto solo la scrittura lo appaga.





Nel 1924 dopo il ritorno da un viaggio in India ottiene di nuovo la cittadinanza Svizzera e si trasferisce nel Ticino...
La sua vita famigliare è abbastanza travagliata, ha avuto 3 figli dalla prima moglie, poi divorzia,  si risposa ma anche il secondo matrimonio non ha fortuna, soltanto  la terza moglie, rimase vicino ad Hermann fino alla morte.



I successi letterali di Hermann Hesse,  sempre più crescenti, inizialmente nei paesi di lingua tedesca, poi prima della Grande guerra, negli altri paesi europei e in giappone.
Le sue opere sono un insieme di sensualità, spiritualità, sentimento ragione e irragionevole  irrazionalità, tanto da essere ancora attuali nelle generazioni successive fino ad oggi....



Nel 1946 gli venne assegnato il Nobel per la letteratura.
A Montagnola si trova il Museo di Hermann Hesse, una fondazione attiva, a ricordare le sue opere, è possibile anche seguire i sentieri in cui egli passava e i posti nei quali si fermava a dipingere,



 mettendo sulla tela la luce, che tanto amava e  che ha riportato sui tanti acquerelli da lui dipinti.  




Era un un uomo, un poeta, un pittore e un giardiniere, un personaggio dalle mille sfaccettature.









5 commenti:

  1. Splendida presentazione,puntuale nell'informazione ,piacevole nella edizione, che amalgama ,in modo originale ,testo,pittura e fotografia.GRAZIE PER QUESTO GRADITO DONO!

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  2. Complimenti Enrica. Piacevolissima lettura questo articolo.
    Margherita

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  3. Ancora una volta l'autrice ci offre uno spaccato di vita del grande maestro e poeta Herman Hesse, attraverso un racconto descrittivo e piacevole , esaustivo e penetrante, che a mio parere rappresenta uno spot per far innamorare e avvicinare all'arte il lettore. Complimenti sinceri e meritati

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  4. Enrica fa rivivere, in modo piacevole e accurato, la visita a questi splendidi luoghi, cosi' vicini a noi e spesso ignorati

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