il filo dei ricordi-racconti

lunedì 6 gennaio 2020

Il Ritratto di Lady Nanne Schrader

                                     Il ritratto di Lady Nanne Schrader


 Luino, in provincia di Varese, una città che si affaccia sul lago di Maggiore che confina ad est con la Svizzera, ha in passato goduto di grande importanza,  in questa città vi erano tre ferrovie.



 Dal 1881, la più importante  stazione ferroviaria internazionale con la linea che conduceva al Gottardo, da Luino transitavano i convogli ferroviari che collegavano Berlino a Genova,  la ferrovia di Luino rappresentò, sino all’inaugurazione della ferrovia del Sempione, la ‘porta di accesso’ al lago Maggiore,  che oramai era una meta stabile  del turismo internazionale.



  Soggiornarono a Luino, in transito per le Isole Borromee e Lugano, William Wordsworth, tra i principali esponenti del romanticismo inglese, e William Turner, il vedutista raffigurò in un disegno proprio il borgo di Luino  con al centro l'oratorio di San Giuseppe ora conservato alla Tate Gallery di Londra.



 Per far fronte ai transiti di stranieri furono creati i primi alberghi,  diretti a visitare col battello a vapore anche  le Isole Borromee.
 Dal 1885,   una ferrovia a scartamento ridotto, una delle prime in Europa, collegava Luino verso il lago di Lugano, un percorso che permetteva di poter ammirare tre bacini,  Lago Maggiore,  Lago di Lugano e lago di Como, tutti luoghi di attrazione per i  turisti. Ma  c'era una terza  ferrovia,  una tranvia elettrica, oggi si direbbe ecologica, che metteva in contatto Luino e Varese.
 Luino a quei tempi raccoglie con  entusiasmo la modernità, anticipa addirittura la città di Varese.  Allo scoccare del 1900 , lo  stile Liberty rappresentava il progresso, l' Art Nouveau,  il progresso era il futuro  si aprirono delle nuove vie  che collegavano l’abitato antico alle nuove vie, sorgevano grandi alberghi: una belle époque locale, si  decise di dotare il borgo di un Kursaal , un luogo per  concerti, feste da ballo, riunioni, conferenze, caffè, ristorante», nel baricentro del lungolago, da poco rinnovato.
Venne costruito su disegno dell'architetto luinese Giuseppe Petrolo, uno tra i primi edifici liberty del lago, inserendolo con grazia nel panorama, creando un gioiello architettonico,  sfruttando al meglio le vedute sull'acqua e l'illuminazione.
Divenne il centro della mondanità e della cultura,  ma dieci anni dopo  diventò un albergo, Albergo Verbania,   lo stesso architetto dovette ampliarlo lasciando però i dettagli del liberty, continuò ad essere l luogo di incontro di personaggi famosi, ne troviamo moltissimi riferimenti  negli scritti di Piero Chiara  Nel 1971 l'albergo chiude i battenti. Nel 1975, fu allestita una mostra dedicata a Bernardino Luini,



 nato in una valle sopra Luino, ora è il centro civico di Luino dove si svolgono mostre, incontri, ma è anche biblioteca e raccoglie  l'archivio letterario di Vittorio Sereni e Pietro Chiara.
E proprio in questo tempio del liberty, in questo periodo  natalizio,che Luino mette in mostra  un solo quadro, il ritratto di Nanne Schrader di Giovanni Boldini.



 Arrivato a Parigi, nel  novembre del 1871, che lo sedusse , la città internazionale, il laboratorio delle idee, città dove la vitalità è viva,  piena, con una ricca borghesia disposta a farsi immortalare dai pittori più bravi.
L' ansia di rivendicare la propria arte, la smania di successo,il desiderio di liberarsi dai limiti personali, ma sopratutto vuole liberarsi delle sue origini. Giovanni Boldini di origini umili,  piccolo, brutto, verrebbe ignorato in questa realtà sociale.



 Nel  suo  debutto parigino,  si sottomise  alle richieste del mercato gestito dalla casa d'arte Goupil, seguendo la scuola di Ernest Meissonier, e dello spagnolo Mariano Fortuny ritraeva scenette in costume settecentesco, soggetti di genere che si susseguirono con tantissime varianti. In questa fase,  in cui Boldini, grazie alla tecnica minuta della sua pittura, dai colori brillanti, tutta fascino e sensualità, ma anche  di semplicità quotidiana, sulla tela riproduceva con delicatezza,e abbondanza di particolare spaccati di vita  contemporanea. Sono rappresentate l'elegante borghesia parigina che passeggia accanto al bottegaio, all'ambulante o al "Giornalaio",  ecco la vita di Parigi in "Place de Clichy",




 oppure l'omnibus in place Pigalle,



oppure scene di boulevard, 



di caffè, di piazze affollate come facevano gli impressionisti, senza però diventare mai uno di loro. 
 Dal 1878, i soggetti alla moda  tendono a scomparire dal suo repertorio, per lasciare spazio alle figure femminili, e inizia la stagione dei  ritratti , i primi dedicati alla sua nuova amante, la 
Contessa Gabrielle De Rasty






 che faranno di Boldini il pittore mondano in assoluto.
  In quegli anni, il suo atelier divenne il tempio,  lo studio-abitazione in Boulevard Berthier dove,  uomini illustri e belle donne, desideravano  essere ritratti dal piccolo genio italiano. Un raro dipinto su ceramica di Boldini, datato 1884, ritrae l'amico "Helleu mentre sta tratteggiando il profilo di Madame Gautreau", la modella prediletta dall'americano John Singer Sargent, amico di Boldini, nonché protagonista del chiacchierato "Ritratto di Madame X" con cui Sargent scandalizza Parigi per l'abito da sera della modella dalla scollatura vertiginosa e l'espediente della spallina calata.  Boldini fu il pittore della sua epoca, richiesto e ben pagato. Coglieva la complessità delle donne. Sono opere di straordinaria eleganza, la bellezza si lega con la raffinatezza . Sono personaggi femminili che vivono a pieno titolo la mondanità del tempo: "donne coi nervi a pezzi affaticate da questo secolo tormentato”…
rappresentando sulla tela  ”questi tremori queste contrazioni  in sintonia con quest’epoca di nevrosi”. 
Tanto erano belle e seducenti le donne che dipingeva, quanto era brutto lui con un corpo da gnomo. Era il pittore della  bellezza, del fascino e dello  stile, lo possiamo ammirare sulla tela di
 Ladi Nanne Scrader in visione, a Palazzo Verbania a Luino








Arsene Alexandre, recensore per «Le Figaro» di Parigi, scrisse con arguzia e sottile malizia :
«Boldini possiede come nessun altro l’arte di spogliare i propri contemporanei ritraendoli vestiti». 
Così il maestro ferrarese, uno dei più grandi ritrattisti della Belle Époque, acuto interprete di un mondo splendido ma alquanto volubile.
 Guardando le sue opere è come far scorrere un catalogo quotidiano di abiti, dipingendo alimentava  la sua passione esagerata, totale,  per l'eleganza delle donne, trasferendo con la pittura,l'incanto ,  esattamente come fece nella posa spontanea e  di Lady Nanne. 
Giovanni Boldini, l'artista delle contraddizioni quando  era contatto con l'alta società, era ottimista, vitale, affascinante, ma nella vita privata  era cattivo,  indiscreto, villano,  sarcastico, aveva  conquistato  con l'arte la società francese, inseguiva il bel  sesso, come una sorta di rivincita sul destino, in realtà non era mai soddisfatto.  Divenne il più parisien fra gli italiani che sbarcarono a Parigi  










7 commenti:

  1. Bel racconto di Luino e di Boldini con il ritratto di Lady Nanne Schrader scritto molto bene e scorrevole nel leggere. Finalmente hai scritto qualche cosa su Boldini il mio pittore preferito....... Al prossimo racconto ciao Enrica.... Maurizio G.

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  2. ho condiviso l'esperienza, e ammiro ancora una volta in Enrica la capacita' di approfondire questa bella visita.

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  3. Ta set brava e basta... MARISA

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  4. Treni e ferrovie, laghi, battelli, paesaggi, storia, turismo, personaggi e arte, il tutto ben articolto in una lettura piacevole e interessante. Ancora una volta dico: "Brava Enrica, grazie"

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  5. un po in ritardo leggo e mi stupisco di quanto ti lasci prendere e ti immergi nella storia, nell'arte e nella geografia, nella vita di un pittore attraverso un quadro

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  6. Da tempo so che Boldini è il tuo preferito... e si vede. Questo racconto lo testimonia, e poi c'è la solita tua bravura. G.

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