Iniziò a dipingere a quarant’anni, nel 1914 viveva nel Surrey una contea nelle vicinanze di Londra. Durante un fine settimana ospitava nella propria casa la cognata e i nipoti, osservando la cognata che
disegnava, prese i colori dei nipoti ed un pennello ed iniziò a dipingere, nei giorni successivi si procurò tutto il materiale occorrente e seguendo gli insegnamenti del pittore Jonn Lavery e di sua moglie iniziò da autodidatta. Definiva la pittura come un campo di battaglia, la tela era il campo, e la pittura una battaglia da consumare.
Aveva l’impazienza dei principianti, non accettava l’idea di non poter completare l’opera in una sola seduta, non sapeva attendere che i colori sulla tela si asciugassero, quindi tendeva a mettere materia su materia.
Era la moglie che si rendendosi conto dei suoi continui interventi, decideva di togliere la tela e a conservarla per qualche giorno oppure interrompeva il lavoro del marito.
Nel 1915 pur essendo impegnato nel consiglio di guerra riuscì a trascorrere diverso tempo nello studio dell’amico Lavery, studiando le opere di Jonn Singer Sargent, perfezionò i giochi d’acqua e acquisì una tecnica semplice e lineare. Iniziò quindi a spostarsi per motivi politici, o di lavoro come corrispondente di alcuni giornali, partiva munito di tele colori e cavalletti. Attraverso le sue opere viene creato un vero e proprio diario di viaggio, i quadri della Costa Azzurra, il lago di Garda, il Mar Mediterraneo, i laghi alpini e i giochi di acqua di diversi parchi.
Grazie ad uno pseudonimo, ”Charles Monrin”, espose le prime opere alla galleria Druet di Parigi, il gennaio del 1921, ne vendette 6.
Con un ‘altro pseudonimo Charles Winter, sempre nel 1921, inviò diverse tele alla Reale Accademia di Arte di Londra, che vennero accettate.
Partecipò a dei concorsi per pittori dilettanti, in un’occasione un giurato non credeva che la sua opera “Luce del sole invernale”, fosse stata eseguita da un principiante.
Si è sempre sentito insicuro perché non era mai stato un alunno modello, grazie alle conoscenze della moglie incontra il pittore Walter Richard Sickert, (oggi considerato come il possibile Jack lo squartatore) apprende nuove tecniche, negli anni che seguirono fino al 1935,viaggiò in Francia, in Italia, in Canada a San Francisco e a New York. Nel 1935 si reca per motivi politici in Marocco, ne rimane affascinato, in questa terra tornerà molte volte.
Winston Churchill ha lasciato 500 tele che si sono imposte sul mercato con ottimi profitti, sono state ricercate in Inghilterra, anche se non sono dei Monet o dei Van Gogh, sono state ben quotate e servite agli eredi di Winston per pagare le tasse di successione.
Ha realizzato diverse vedute del zona di Bath nel Somerset, in Inghilterra. Prior Park è un’elegante casa, un edificio di stile neoclassico, perfettamente integrato con la natura e in particolare ha realizzato diversi quadri sulle acque acque limpide del fiume, viene spesso ricordato il "The Palladian Bridge”.
Il Ponte Palladiano è un’altra elegante architettura che sorge sulla collina che domina Prior Park, nota ed apprezzata dagli inglesi.
Una delle queste versioni fu donata nel 1960 alla regina Elisabetta, che risiede ancora oggi nel Castello di Windsor.
I suoi dipinti grazie ai colori vivaci, dando più intensità ai blu, ai verdi, ai gialli, riempiendo di luce e ombre le ambientazioni, seguono lo stile impressionista. Fu un grande ammiratore di Manet, Monet, Cézanne, lavorava preferibilmente en-plein-air e i suoi quadri hanno dato un senso, e fermato nella storia il tempo libero del grande politico del secolo passato.
Dipingere lo sollevava, almeno per un breve tempo, dalle incombenze e preoccupazioni della politica, ma non si può considerare una semplice distrazione, ne l’ha usata per raggiungere obbiettivi economici o di prestigio. Dipingere per lui era il modo per migliorare la memoria e la concentrazione, tenere sotto controllo la depressione cronica che lo affliggeva da anni, il "cane nero” come la chiamava nei momenti più bui. Non affrontava temi duri, avrebbe potuto farlo con la distruzione che aveva lasciato la Guerra Mondiale.
Nei suoi quadri si poteva trovar la bellezza, i particolari che trovava nei luoghi che sceglieva di rappresentare, un solo dipinto esce da questa routine, mette sulla tela una spiaggia di Dover, in una normalissima giornata di mare, dove tutti gli elementi naturali, si scambiano abitualmente ai ruoli che la natura impone.La battigia gialla, in lontananza si percepisce l’allegria dei bagnanti, il cielo si riflette dentro l’acqua del mare, ma l’elemento che colpisce chiunque di noi lo osservi è un cannone di epoca napoleonica, uno dei tanti cannoni, che ancora oggi possiamo trovare su quella spiaggia, che sono le sentinelle del vicino castello, questa è la spiaggia che venne attraversata da Giulio Cesare quando invase la Gran Bretagna.
Beach a Walmer
Nel 1938 ebbe divergenze con il primo ministro inglese Chamberlain, che voleva una pacificazione con Hitler.
Churchill riteneva il cancelliere tedesco inaffidabile, e chiedeva di fermare Hitler dopo l’annessione con l’Austria. Nemmeno un anno era passato, e i timori espressi da Winston Churchill divennero realtà. In questa tela viene dimostrata la tensione emotiva e personale dell’uomo politico, "Beach at Walmer" è il suo titolo, quadro che venne donato al principale consigliere di Churchill, durante la Seconda Guerra Mondiale.
Nel 1943, mentre si svolgeva la Conferenza di Casablanca, dove erano presenti tutte le più importanti cariche alleate, venne pianificata la strategia per mettere fine alla guerra e alla resa senza condizioni della Germania. In questo periodo dipinse e terminò l’unico quadro che fece durante la guerra,
"Tower of Koutoubia Mosque”, vi è raffigurata la più grande moschea di Marrakech, Koutoubia con il suo minareto, uno dei più belli e più antichi del mondo islamico.
Churchill in seguito lo donò al suo amico Franklin Delano Rooevelt, niente di meno che il Presidente degli Stati Uniti d’America, oggi da indiscrezioni sembra che l’opera sia stata acquistata da Brad Pitt.
Nel 1946 durante un soggiorno in Svizzera, nel Canton Vaud sul lago di Lemanno, sperimenta una nuova tecnica, che gli permette di poter sovrapporre vari strati di colore senza le attese piuttosto lunghe della tecnica ad olio. Dipinge con le tempere così riesce a trovare il giusto equilibrio, con l’irruenza che lo contraddistingue. Nel 1949 ridipinge il lago di Garda, e rimase affascinato dal lago di Carezza: In realtà era tornato in Italia, per recuperare il carteggio che aveva intrapreso con Mussolini…
Ha dedicato anche delle opere al Lago di Como nella raccolta "Italian Lake Scene".
Nel 1951 ha regalato all ’attrice americana Vivian Leigh il quadro “Rose in un vaso di vetro”,
Winston Churchill è sempre stato innamorato dell’attrice, nonostante la donna fosse sposata con il collega Sir Laurence Olivier.
Il prezzo del quadro è oggi stimato fra 70.000 e 100000 sterline per acquistarlo in euro si partirebbe da 78.800 euro a 112.674 euro. Il soggetto del quadro sono le rose del giardino di Chartwell,
la residenza di campagna in cui per più di 40 anni ha vissuto Churchill, questa villa ha riunito nei suoi saloni pezzi di storia della vita politica inglese, nei periodi precedenti la seconda Guerra Mondiale. Nel suo ufficio Winston Churchill ha tenuto discorsi e scritto libri,
ha dipinto, ed essendo riuscito ad instaurare molte relazioni sociali, di amicizia con molti dei più importanti personaggi della politica, della cultura e dello spettacolo del suo tempo.
Churchill e Coco Chanel
La residenza venne acquistata nel 1922, vennero fatti diversi interventi di ristrutturazione, terminati nel 1924. Durante il periodo bellico la casa non venne utilizzata, in seguito nel 1946, proprio per i molti costi di manutenzione, venne messa in vendita. Grazie ad una raccolta fondi istituita da un vero e proprio consorzio di amici, venne acquistata dalla National Trust, con la condizione che Winston Churchill e la moglie continuassero a vivere in quella casa finché avessero avuto vita. Lasciò la casa solo nel 1965, pochi giorni prima di morire, venne portato a Londra nella casa di città. Dopo la morte di Churchill, la moglie presentò il contratto al National Trust, che nel 1966 aprì la casa al pubblico, i visitatori, possono visitare la casa, il suo studio, che sono rimasti come lui li ha lasciati. Oppure godersi il giardino con i muri, i laghetti che lui stesso aveva creato.
Ci si può domandare, se i quadri di Winston Churchill fossero dei capolavori,
ma essendo proprio l’autore ad essere modesto nei confronti di ciò che creava, non dobbiamo per forza dare un giudizio tecnico, questo lo fanno i critici, a me basta ammirare