Il Forte di Fenestrelle è una fortezza strepitosa,
una meraviglia nelle montagne piemontesi, un capolavoro dell’ingegneria tecnica e militare del tempo.
Un luogo unico nel suo genere e ricco di storia, mentre si sale sulla strada è già possibile vederne l’imponenza, ma avvicinandosi sono le dimensioni che colpiscono il visitatore, eppure dall’esterno ancora, non si ha la visione completa di quanto sia gigantesca questa struttura.
Un luogo unico nel suo genere e ricco di storia, mentre si sale sulla strada è già possibile vederne l’imponenza, ma avvicinandosi sono le dimensioni che colpiscono il visitatore, eppure dall’esterno ancora, non si ha la visione completa di quanto sia gigantesca questa struttura.
Questa zona geografica era contesa tra Francia a Italia, nel 1713, la Val di Susa e la Val Chisone passano sotto il dominio dei Savoia
Il Re Vittorio Amedeo II di Savoia, chiese all’Ingegner Ignazio Bertola un progetto affinché si riuscisse a impedire l’accesso agli invasori stranieri, la sua funzione era di proteggere i confini della Valle del Chisone, anche se il forte non fu mai coinvolto in fatti importanti d’ armi.
Il Forte di Fenestrelle è la più grande struttura fortificata d’Europa, mantiene ancora la struttura originaria, è la più estesa costruzione in muratura dopo la Muraglia cinese.
Il Forte di Fenestrelle è la più grande struttura fortificata d’Europa, mantiene ancora la struttura originaria, è la più estesa costruzione in muratura dopo la Muraglia cinese.
I lavori iniziarono nel 1728 sotto la direzione dell’Ingegner Ignazio Bertola continuarono per oltre un secolo e l’ultimo cantiere terminò nel 1850.
Durante il periodo di piena costruzione vi lavoravano circa 4000 persone.
Copre una superficie di 1.350.000 mq e una lunghezza di 3 Km distribuita su 650 m di dislivello, si tratta di una poderosa fortificazione settecentesca, con adattamenti ottocenteschi, il forte è immenso, una città vera e propria a sviluppata verticalmente.
È sulla piazza d’armi del Forte San Carlo,
che si affacciano tutti gli edifici più rappresentativi dell’intero complesso difensivo: il palazzo del governatore, il padiglione degli ufficiali e la chiesa;
Tutte le strutture sono collegate tra di loro attraverso percorsi sia interni sia esterni, ma soprattutto attraverso la nota “scala coperta”, un’opera che si distingue per la sua unicità: 4000 scalini, protetti da mura spesse due metri, s’inerpicano sul pendio della montagna, come una lunga galleria che si snoda ininterrottamente per più di due chilometri.
All’interno del Forte San Carlo si trovano anche tre quartieri militari, la polveriera di Sant’Ignazio, i risalti, la porta reale e numerosi altri fabbricati utilizzati come depositi, laboratori, infermeria e corpi di guardia.
C’erano stanze nei palazzi adibite a prigioni per uomini che rappresentavano posizioni di prestigio, il cardinale Bartolomeo Pacca, separato da Papa Pio VII, fu tenuto qui prigioniero dell'esercito di Napoleone dall'agosto 1809 al gennaio 1813.
La prigionia del cardinale non era particolarmente dura aveva comunque diritto ad una camera e ad un servo che lo accudisse.
La prigionia del cardinale non era particolarmente dura aveva comunque diritto ad una camera e ad un servo che lo accudisse.
Mentre negli stanzoni delle caserme, venivano rinchiusi i detenuti comuni, oppure i militari che avevano compiuto gravi trasgressioni, le prigioni di questi ultimi, erano luoghi umidi e maleodoranti, con giacigli di paglia, i prigionieri venivano legati gli uni agli altri con cavigliere in ferro, a cui venivano fissate catene molto corte, molti morivano di scorbuto causato dalla mancanza di una buona alimentazione, o dalle infezioni, cancrene causate proprio dalle cavigliere, anche un migliaio di soldati del Regno delle due Sicilie furono rinchiusi per circa un mese prima di essere inseriti nel nuovo Esercito Italiano.
Il Forte da alcuni anni ed è diventato un luogo d’interesse per turisti, ma soprattutto per studiosi che attraverso le mura vogliono approfondire e scoprire la storia di questo luogo.
Ringraziamo di cuore la nostra guida Mario Reviglio, un signore di 76 anni che si saliva quegli scalini come un giovanotto, era un piacere ascoltare tutte le nozioni che ci dava.
Ci sono tre possibilità di visita guidata:
La “Passeggiata Reale” (7 ore), il “Viaggio affascinante dentro le mura” (3 ore), la “Visita breve” di una ora.
Che viaggio Enrica, un viaggio nella storia nell ingegneria e nella volontà di mantenere vive le cose che ci raccontano quanto erano preparati gli ingegneri di quei tempi, dietro a tanto lavoro ci sarà stato dell altro ma ammiriamo quello che ci è rimasto grazie brava Marisa
RispondiEliminaCiao Enrica, andare in visita a Fenestrelle e vedere il forte la sua muraglia con la sua imponenza è un esperienza unica tu sei riuscita a descrivere tutto questo in modo stupefacente... Come sempre molto brava Maurizio G.
RispondiEliminaChe preparazione e tecnica!! Bellissimo,brava Enrica.
RispondiEliminaOttimo lavoro!!! Brava Enrica..
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RispondiEliminaAd ogni racconto scopriamo un nuovo lato del tuo vasto talento. La fortezza che hai così bene descritto mi incuriosisce tanto , se mi sarà possibile andrò a visitarla. G
Brava Enrica non ti smentisci mai un racconto interessante scritto bene grazie Sergio
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