IL
DUOMO DI COMO
Per
chi ci vive come me, in questa città, e passa davanti a quest'opera imponente, frettolosamente, dando quasi per scontato, senza approfondire quanto siamo ricchi noi cittadini di Como. Poi un
amico, venuto in visita, fa apprezzamenti lusinghieri del Duomo della mia città.
Allora
libero la mente e vedo con altri occhi...e con Culturaintour di Cadorago, con Ester che si impegna a farci da guida, e ci racconta semplicemente, ma con dovizia di notizie e particolari, mi rendo conto di quanto sia importante.
Se
lo si guarda, da una semplice fotografia presa dall'alto, o dai monti
che circondano la città, mi rendo conto che il nostro Duomo e
un'isola di cupole in mezzo a tanti tetti rossi.
Sembra
appoggiato al monte di Brunate, per farsi proteggere, e si distingue
con elegante sobrietà.
Definito
dai più illustri esperti di arte "la perla del lago" il
Duomo di Como, racconta e rappresenta i momenti di indubbio valore
economio e culturale, così come i momenti di crisi che si sono
susseguiti nella città
Per
costruire la cattedrale di Como venne abbattuta la chiesa romanica di
Santa Maria maggiore, collocata al limite del centro storico,
vicinissima al lago.
I lavori iniziarono nel 1396, seguendo linee rinascimentali, venne terminata nel 1700 seguendo lo stile barocco.
I lavori iniziarono nel 1396, seguendo linee rinascimentali, venne terminata nel 1700 seguendo lo stile barocco.
La
grande facciata fu allineata all'antico Broletto nel 1455, alta e
slanciata, caratterizzata dall’ ampio portale marmoreo, dalle
nicchie e dalle statue che la sovrastano, viene spesso definita come un
intarsio d'avorio, ha tre portali, arricchiti da lunette superiori
che rappresentano alcuni episodi della vita di Cristo:
l'adorazione dei pastori
l'adorazione dei pastori
Nel
portale principale ci sono delle nicchie e nel punto più alto della
facciata si trovano delle edicole.
Lo stile è quello rinascimentale lombardo, costruito in forme gotiche che si può ritrovare anche nel Duomo di Milano, o alla Certosa di Pavia, uno stile descrittivo quasi un linguaggio, che si usava in lombardia nel '400.
Lo stile è quello rinascimentale lombardo, costruito in forme gotiche che si può ritrovare anche nel Duomo di Milano, o alla Certosa di Pavia, uno stile descrittivo quasi un linguaggio, che si usava in lombardia nel '400.
Il posto d'onore è riservato a cinque statue, dedicate alla vergine Maria, alla
quale è dedicata la Cattedrale, che ai suoi fianchi ha, la statua
di San Giovanni Battista da un lato, dall'altro quella di Sant'
Abbondio patrono della città, e nelle nicchie più esterne dai Santi Proto e Giacinto.
Due
edicole, poste in basso, ai lati del portale principale, destarono
scandalo all'epoca della controriforma, tanto da chiederne nel 1579,
la rimozione da un visitatore apostolico.
Il
posto d'onore di un tempio sacro, veniva occupato da due pagani.
Sono
le edicole dedicate a Plinio il vecchio, e Plinio il giovane, in
stile rinascimentale, che hanno sui loro basamenti, dei bassorilievi
dove vengono rappresentati specifici episodi della vita dei due
illustri comacini.
Il
riconoscimento della devozione religiosa, unita allo studio
dell'antichità ha avuto la meglio, sulla richiesta di rimozione
delle due statue, che ancora oggi noi possiamo ammirare.
Il
maestoso rosone spicca sulle pareti bianche, da un tocco in più
all'armonica piazza,
il Palazzo del broletto, sembra sonnecchiare, mentre alle spalle si
trova l'Antico teatro Sociale, che scandisce con opere e balletti il
passare dei giorni.
Entrare
all'interno, con occhi diversi dalla quotidianità, ammirare le navate
gotiche, le absidi rinascimentali e la cupola barocca, vedere che si
alternano tesori d'arte con luci ed ombre.
Lo
sposalizio della vergine, di Gaudenzio Ferrari,
la Pala Raimondi di Bernardino Luini,
ma più importante è l'altare con la deposizione di Tommaso Rodari, uno scultore attivo, anche nella Certosa di Pavia e originario di Maroggia, ora attuale Canton Ticino.
la Pala Raimondi di Bernardino Luini,
ma più importante è l'altare con la deposizione di Tommaso Rodari, uno scultore attivo, anche nella Certosa di Pavia e originario di Maroggia, ora attuale Canton Ticino.
L'altare
dedicato a S: Abbondio, in legno scolpito, racconta i fatti
principali della vita del Santo.
Arazzi cinquecenteschi, accompagnano lungo la navata centrale e adornano l'interno del Duomo.
Arazzi cinquecenteschi, accompagnano lungo la navata centrale e adornano l'interno del Duomo.
E'il simbolo religioso, ma non solo, un tesoro della mia città.