il filo dei ricordi-racconti

mercoledì 23 aprile 2014

LA DICHIARAZIONE DEI REDDITI

Questo è periodo di angoscia, per tantissimi motivi, poco lavoro, o disoccupazione, si vive senza aver certezza ne sicurezza di quel che domani ci riserva, anziani che non riescono a vivere, famiglie in grosse difficoltà, esodati, e giovani sfruttati o senza lavoro, se non hai studiato, non sei preparato, se sei laureato sei troppo preparato e costi troppo e così chi è ricco sfrutta senpre i deboli della società e si arricchisce sempre più, mentre, chi è persona normale non ha alcuna certezza.
L'unica cosa certa, che non ha cambiato il proprio stato, è che entro un determinato periodo dobbiamo fare la dichiarazione dei redditi.


Che sta diventando un'odissea di scartoffie. Per prima cosa, ci si deve rivolgere ad un caaf,


 che ti chiede le fotocopie di tutti i documenti, se sei un pensionato, per avere il tuo Cud  devi richiere un "pin" in quanto l'Inps non spedisce più o quasi più il modello Cud, ossia la certificazione delle tue entrate, devi collegarti ad un personal computer e stampare il modello che ti riguarda
 Ma spesso il tuo modello, non si trova per cui devi rivolgerti alla sede Inps  della tua città,


 Se sei amministratore di sostegno, di un qualunque invalido, devi recarti, sempre alla sede, con tanto di documenti, e non è detto che ti venga dato il pin, oppure ti viene gentilmente spedito a casa il modello Cud, nel frattempo hai perso un paio di giornate di mattinate di lavoro, ammesso che lavori.


Poi ti rechi al caaf con tutto il tuo malloppo e scopri che le fatture più alte che dovrebbero essere messe nelle spese mediche, necessitano della fotocopia della richiesta del medico (Impegnativa) che tu non hai più, perchè l'hai consegnata alla struttura dove hai fatto la terapia, o le inalazioni o i fanghi, o che chi ti ha fatto il plantare per i piedi, il busto per la schiena o qualsiasi altro oggetto che dovrebbe essere di giovamento per la tua salute, ti ha rilasciato una fattura non idonea e che quindi deve essere modificata perchè così non va bene.



E ricominci a girare, sperando di poter rimediare e scaricare un po di quelle spese che in teoria dovresti avere il diritto di scaricare.
Ma una persona anziana, magari senza mezzo di trasporto proprio, cosa deve fare, deve girare un paio di settimane per aver quello che dovrebbe essere un diritto? Non tutti possiedono un personal computer, mi sembra un incubo...



Ma per le fatturazioni non c'è una sola regola, com'è che alcuni centri le fanno in un modo e in altri le fanno come vogliono?


Io abito a Como e tutto questo mi è successo in questo ultimo periodo, un'odissea per fare il mio 730 e quello di una persona di cui sono l'amministratore di sostegno.

Recarsi in città, trovare un posteggio, se lo trovi ti va alla grande, pagare il tiket del posteggio, recarsi alla sede Inps, aspettare delle ore, ogni tanto uscire per sostituire il tiket dell'auto altrimenti rischi pure la multa, senza contare la benzina, e poi dicono che le città sono intasate.
Certo che per essere spennati,


 come ci hanno, e stanno continuando a fare, dobbiamo girare come trottole,

 è davvero il colmo,
 mentre agli evasori fiscali, diamo credito, e facciamo anche gli sconti, se riportano il capitale in Italia.


 Ai poveri diavoli , stanno togliendo anche l'aria che respirano, paradosso tutto Italiano.
Sono indignata, stufa, disgustata, e mi sento presa in giro, perchè per dichiarare quel poco che ho devo perderci tempo e denaro, e ancora non ho pagato il caaf!!!!




lunedì 21 aprile 2014

Montegrotto non solo Terme

MONTEGROTTO ....IL MINIGOLF E NON SOLO TERME

Montegrotto è immersa nel verde rigenerante dei Colli Eugenei, è uno dei centri rinomati per le terme, per la fangobalneoterapia, il luogo ideale dove ritrovare benessere, bellezza ed equilibrio psicofisico.
Da un'altezza di circa 2000 mt, dai bacini delle prealpi, seguendo un percorso sotterraneo, l'acqua meteorica, riaffiora nel territorio delle terme Eugenee, ricca di sostanze minerali, ad una temperatura di 87gradi centigradi. 


 È unica al mondo, contraddistingue questa zona da millenni, una particolarità associata alla tradizione tramandata fino ai giorni nostri, fin dai tempi antichi addirittura risalenti a prima di Cristo, poi nell'epoca Romana questa zona era diventata importante, e nel 1300 proprio i Signori Carrara avviarono studi importanti continuati presso la scuola di medicina dell'università di Padova.
Qui il turista si sente coccolato, negli alberghi dall'ottimo servizio, accolto, seguito.

Oltre alle cure, ci sono altre attività sportive, di relax e divertimento, palestre, piscine campi da tennis, e da golf, maneggi, centri per l'equitazione, biciclette per scoprire itinerari panoramici, ma anche il MINIGOLF.


Così  glieroi del Lozza si accingono la domenica mattina, di buon'ora a fronteggiarsi con altri giocatori che vengono da ogni parte d' Italia, e allora :
VINCA IL MIGLIORE!!!!!!


Noi donne non possiamo disturbare la concentrazione dei nostri atleti e andiamo a farci un giro.
Durante il percorso passiamo da Monselice e da Montagnana, fino a raggiungere Este. Abbiamo visitato il Duomo che è molto bello, 


contiene una pala del Tiepolo situata nell'abside rappresenta S Tecla che intercede presso il Padre Eterno per liberare la città dalla peste,


un'altra pala importante è sopra l'altare, è l'Assunta di Zanchi, non da meno è l'organo che è uno dei più grandi del Veneto.


E' la Domenica delle Palme e per i credenti c'è l'ulivo benedetto


Visitiamo il mercato dei fiori, e dei prodotti tipici, che è posto proprio sotto le mura del castello Carrarese, costruito e distrutto diverse volte, questo castello, è stato ricostruito nel 1339 così come è ora da Ubertino da Carrara , che era il signore di Padova.


Sotto il dominio veneziano, Este conobbe un periodo di grande prosperità, aumentando l'economia, cultura ed arte, ciò interrotto solo dalla peste nel 1630.
Acquistiamo tutte quante gli asparagi, io anche le cipolle della zona, qualche piantina grassa, è stata acquistata da me e Pinuccia, mentre Graziella e Giovanna hanno fatto altri acquisti.



Sulla strada mentre ritornavamo verso Montegrotto, i cartelli indicativi mi illuminano sulle tante ville da visitare in questa zona, a Due Carrare si trova il Castello di San Pelagio, divenuto sede de il museo dell'aria, a Battaglia Terme si può visitare il Castello del Catajo, e la Villa Selvatico- Sartori sul colle di S. Elena e il Castello di Monselice , la via sacra delle sette chiese, e ancora l'antica Pieve di Santa Giustina, sempre a Monselice
Per me ricordare tutte le numerose ville, i parchi secolari le città murate, che sorgono tra Monselice, Este e Montagnana, è impossibile, spero di poterci tornare ancora per poter visitare queste meraviglie dove gli artisti, poeti, italiani e stranieri, venivano ispirati dagli scenari suggestivi, e fin dai tempi antichi, prediligevano soggiornare.
Siamo ritornate al Minigolf di Montegrotto


dopo i primi due giri, nella sua categoria Riccardo è al primo posto provvisorio, subito dopo di lui c'è Walter che fa parte del suo club, mentre le signore si riposano, io leggo un po, gli sportivi continuano a giocare, e così decido di fare quattro passi a piedi, mi dirigo verso il centro di Montegrotto, visito una prima chiesa, che poi documentandomi ho scoperto che viene chiamata "Oratorio"


L'oratorio - detto anche "chiesa bassa"- è situato in pieno centro cittadino, proprio di fianco al Municipio in Piazza Roma. Solo la torre é medioevale mentre la struttura della chiesa risale al 1724
Al suo interno, sull' altare maggiore, si può ammirare la pala del pittore Luca Ferrari (1605-1654): san Pietro riceve le chiavi da Gesù.
Assai amata e venerata dai cristiani di Montegrotto è la statua lignea della Madonna Nera risalente al 1724, sul primo altare a sinistra, che ogni anno viene recata in processione al Santuario di Monteortone il 25 aprile. La torre è invece di epoca medioevale ed è staccata rispetto al nucleo centrale della chiesa
e poi scendo al Duomo, poco più avanti c'è annesso quello che noi chiamiamo oratorio, qui viene chiamato patronato.
Il Duomo di Montegrotto è di struttura recente, io che non sono esperta l'ho trovato l'interno estremamente candido.


Ritornando sui miei passi nella piazza del comune trovo un monumento che non riesco bene ad interpretare.sembrano alberi di vetro colorato.



Ho saputo poi che a Montegrotto c'è il Museo Internazionale del Vetro d'Arte,
  • Museo Internazionale del Vetro d'Arte e delle Terme: il Museo del Vetro ospita belle ed importanti opere d'arte realizzate da alcuni maestri della lavorazione del vetro. Il Museo conta circa 500 pezzi artistici, in cui significative sono le presenze del maestri Del Negro, il quale ha realizzato anche gli alberi metallici che si trovano in piazza Roma di fronte al Municipio, e Guarnieri e la pregiata collezione storica dei contenitori della ditta Luxardo, oltre che opere di maestri muranesi.
Butterfly Arc - Casa delle Farfalle: la casa delle farfalle o Butterfly Arc come si voglia definire di Montegrotto Terme è la prima mostra di farfalle vive realizzata in Italia. La mostra-museo è stata inaugurata nel 1988, nasce da un'idea dell'entomologo naturalista Enzo Moretto. Il museo permette di seguire gli stadi di sviluppo della farfalla e dà la possibilità di ammirare e osservare i comportamenti di diversi esemplari vivi. Le farfalle sono distribuite in tre grandi giardini in base della zona di provenienza: amazzonico, africano e indo australiano. Da segnalare la presenza del Bosco delle Fate con un itinerario mitologico ecologico, in cui si rivivono antiche leggende celtiche e paleo venete. In inverno la mostra è chiusa dal primo lunedì di novembre fino a fine febbraio.
Scavi romani: Montegrotto Terme ha rivestivo, in epoca romana, un ruolo di rilievo come stazione termale. L'importanza che la cittadina rivestì in quest'ambito è attestata ancora oggi dalla presenza degli Scavi Romani lungo la via principale del paese. Antichi scavi, avvenuti nel Settecento ed altri più recenti (Novecento) hanno riportato alla luce numerose parti di un ampio complesso termale (accompagnato da luoghi di svago e di riposo) risalente alla seconda metà del I secolo a.C. Gli scavi hanno riportato alla luce un innovativo sistema di canalizzazione dell'acqua attraverso l'utilizzo di mulini di sollevamento che fornivano acqua a tre vasche usate per le immersioni. Sono stati ritrovati anche numerosi resti di altre strutture, come un ninfeo ed un odeo (un teatro).


Quante cose da vedere anche in questo centro, Pinuccia che è nel posteggio mi attende per dirmi che hanno vinto come squadra, ogni risultato è bene accetto, 
Il club Lozza. ha comunque vinto, la loro squadra è arrivata prima, iniziano le premiazioni, vedo anche ragazzi giovani che raggiungono buonissimi risultati.


Ci sono ragazze e ragazzi, mariti e mogli, non ci vogliono particolari caratteristiche fisiche, come in altri sport, vedo persone di età diverse, è uno sport a cui tutti quelli che vogliono mettersi in gioco, possono avvicinarsi, poi come in ogni altra attività ci vuole la passione e forse la strategia del gioco.












domenica 20 aprile 2014

PADOVA E LA BASILICA DEL SANTO III parte

Recarsi a Padova vuol dire per tutti, andare alla Basilica di S. Antonio, che contiene le reliquie del Santo Patrono, considerata il centro religioso e artistico della città.


In questa Basilica, giungono tutto l'anno migliaia di pellegrini da ogni continente, per i credenti il giorno più importante è il 13 giugno, in cui si festeggia il Santo.


Costruita dopo la morte del Santo i lavori iniziarono nel 1232, per custodire le sue spoglie, ma già nel 1310, svettavano le cupole , i minareti, e le cappelle radiali, in seguito arricchite da splendide opere d'arte realizzate tra il XIII secolo e ancora ai giorni nostri.


Il frate conosceva la "fede sincera" e riuscì ad arrivare al cuore, alla fede e la pietà dei Padovani credenti, e non credenti , era infatti,un abilissimo predicatore, più di 30.000 persone lo ascoltarono e moltissimi si convertirono, nella sua predica quaresimale dell'anno 1231.

Incaricato dal vescovo compose, i Sermoni, che contenevano la profonda dottrina, punto di riferimento per i predicatori francescani, e spunto di riflessione per i fedeli.


In quello stesso anno, a soli quarant'anni il frate, morì nella cella del convento delle Clarisse dell'Arcella, ora chiesa dell'Arcella dove una Cappella è a lui dedicata.
Tra le suore dell' Arcella e i frati Francescani ci fu una contesa per avere il corpo ma il 17 giugno i francescani riportarono il Santo nella chiesa di Maria Mater Domini, che poi negli ottant'anni successivi dove sono continuati i lavori venne inglobata nella Basilica del Santo.
La fabbrica del Santo, così viene definita, per circa ottantanni ha costruito e i lavori si sono susseguiti e contraddistinti da tre fasi di costruzioni, che sono documentate e visibili nelle strutture esterne.


Ma è l'interno che mi lascia veramente senza parole, per saper apprezzare al meglio, per comprendere, avrei dovuto prenotare un visita guidata. La mia mancanza di preparazione, mi fa sentire inadeguata, ciò nonostante rimango stupita dall' Arca del Santo, (tomba), colpita dai nove altorilievi, che corrispondono all'esecuzione dei miracoli del Santo.



Moltissimi fedeli sul lato posteriore toccano la tomba, la baciano, sui gradini anteriori diverse persone pregano, alcune piangono.



Tante sono le Cappelle, ma la più importante, forse, sia per l'aspetto religioso che artistico è la "Cappella del Tesoro o delle Reliquie", dove si trova il reliquiario della lingua di S. Antonio.


E' grande la Basilica del Santo, i chiostri sono quattro  con delle belle piante di magnolie,





uscendo mi sono chiesta, se io non fossi una nota stonata, in mezzo a tanta bellezza, e a tanta fede, o forse, tanta bellezza è solo un modo per adorare un frate che predicava e scriveva nei suoi sermoni:

Il primato degli ultimi
Antonio è, ancora oggi, forse, la voce più acuta, la lingua più tagliente a difesa di milioni di emarginati, umili e umiliati. Li protegge da circa otto secoli, senza flessione di numeri. La società al tempo di Antonio era oppressa da «oligarchie» politiche, economiche e sociali che favorivano lo strapotere di alcuni, con conseguenti episodi di corruzione, vendetta e lotta di classe. Una situazione che portava alcune famiglie in stato di schiavitù. I capifamiglia venivano imprigionati, strozzati dagli usurai. Questi ultimi erano aguzzini spietati, sfruttatori del popolo, avare sanguisughe che ingoiavano il poco degli orfani e delle vedove.


«La verità genera odio; per questo alcuni, per non incorrere nell'odio degli ascoltatori, velano la bocca con il manto del silenzio. Se predicassero la verità, come verità stessa esige e la divina Scrittura apertamente impone, essi incorrerebbero nell'odio delle persone mondane, che finirebbero per estrometterli dai loro ambienti. Ma siccome camminano secondo la mentalità dei mondani, temono di scandalizzarli, mentre non si deve mai venir meno alla verità, neppure a costo di scandalo»

Non ho la certezza di nulla, ma so che non sono entrata in questo santuario mentendo, non nascondo la mia scetticità, ma rispetto e apprezzo profondamente quanto è stato fatto in onore della fede.
Ora passo però al profano per rendere più leggero questo mio scritto


Una cosa che forse non tutti sanno, sopratutto, chi come me, viene da altre provincie o da altri Stati, è che Padova è la città
"dei tre senza"
Si dice Basilica del Santo........... non dicono il nome poi chè S. Antonio è definito in tutto il mondo il Santo.
Il prato della Valle .................... è un prato senza erba, in realtà una delle piazze più grandi d'Europa.
E del caffè senza porte....................riferendosi agli orari di apertura del Caffè Pedrocchi....




Ora devo salutare i miei amici e Padova, ma ci tornerò ho ancora tantissimo da vedere


 

sabato 19 aprile 2014

PADOVA: SECONDA PARTE


In tutti i luoghi di fede, dalla Basilica del Santo, alla Basilica di Santa Giustina, alla Cattedrale di S. Maria Assunta, o Duomo di Padova  dove nel battistero si trovano un ciclo di affreschi di Giusto de' Menabuoi.


La cupola è dipinta con un grandioso Paradiso, amici che lo hanno visto mi hanno parlato di un impatto stupendo.


Vicino al Prato della Valle troviamo il Santuario di S Leopoldo Mandic, proprio vicino al mio albergo , c'è il santuario antoniano dell'Arcella dove morì S. Antonio.
Io dal canto mio, avevo prenotato la visita alla Cappella degli Scrovegni, un capolavoro assoluto di Giotto, il maestro toscano riesce a coniugare la storia sacra nella realtà.


Figlio di un banchiere e usuraio, Enrico Scrovegni, chiedeva il perdono alla madonna,  facendo costruire una cappella e dedicandola alla Madonna della Carità, chiamò Giotto, che aveva già decorato parte della Basilica del Santo, e del Palazzo della Ragione.
 Il maestro fiorentino ha decorato questa cappella con scene tratte dal Vecchio e dal Nuovo Testamento



Pur essendo io non credente, non nascondo l'emozione, che ho provato guardando queste immagini, dove la salvezza dell'umanità si ripercorre attraverso la la vita di Maria, che già dalla nascita veniva posta dalle mani della madre, fino alle nozze con Giuseppe,  al cospetto di Dio.


La Verginità, la Nascita di Cristo, la Passione e la Resurrezione, fino al grandioso affresco del Giudizio Universale dove una croce veniva sorretta da una persona senza volto, ma per i credenti anche due angeli, aiutano a sostenere la croce e più in alto Dio che accoglie i Risorti tra le cui immagini era raffigurato lo stesso Giotto ed Enrico Scrovegni che donava la cappella alla carità, 









Enrico Scrovegni al cospetto della Madonna



giudizio universale

mentre sull'altro lato, i dannati scendono trascinati nelle tenebre del male.


prudenza

Sulle pareti laterali si fronteggiano da un lato i sette vizi (parete sinistra) , dall'altro lato le sette virtù. 


carità

Sono precise le corrispondenze che collegano le scene opposte nelle pareti e in generale simboleggiano, per chi entra nella cappella, il percorso nella vita reale verso le beatitudini, aiutati dalle Virtù contro i pericoli dei vizi.


invidia


Il soffitto completamente dipinto di blu, è una volta stellata con immagini di Cristo e di Profeti.
E' di una bellezza sublime, così particolareggiata e comunque attuale perchè le virtù e i vizi, sono ancora validi ai tempi nostri, non solo per i religiosi, che cercano la redenzione, anche per i non credenti onesti, che ritengono le virtù dei principi saldi e validi.
Il bene e il male rappresentati attraverso affreschi che riempiono gli occhi, il cuore e la mente.



Ho visitato i musei, poi mi sono avviata all'albergo, Riccardo tornato a Padova mi attendeva con ansia, anche perchè io avevo scordato il telefonino e non poteva comunicare con me.
Mi aspettava fuori dall'albergo, quando mi ha visto ero strafelice, contenta di aver visto tante cose tutte insieme.
Consiglio a tutti di visitare questa meraviglia....