PADOVA:
SECONDA PARTE
In
tutti i luoghi di fede, dalla Basilica del Santo, alla Basilica di
Santa Giustina, alla Cattedrale di S. Maria Assunta, o Duomo di Padova dove nel
battistero si trovano un ciclo di affreschi di Giusto de' Menabuoi.
La
cupola è dipinta con un grandioso Paradiso, amici che lo hanno
visto mi hanno parlato di un impatto stupendo.
Vicino
al Prato della Valle troviamo il Santuario di S Leopoldo Mandic,
proprio vicino al mio albergo , c'è il santuario antoniano
dell'Arcella dove morì S. Antonio.
Io
dal canto mio, avevo prenotato la visita alla Cappella degli
Scrovegni, un capolavoro assoluto di Giotto, il maestro toscano
riesce a coniugare la storia sacra nella realtà.
Figlio
di un banchiere e usuraio, Enrico Scrovegni, chiedeva il perdono alla
madonna, facendo costruire una cappella e dedicandola alla Madonna
della Carità, chiamò Giotto, che aveva già decorato parte della
Basilica del Santo, e del Palazzo della Ragione.
Il maestro fiorentino ha decorato questa cappella con scene tratte dal Vecchio e dal Nuovo Testamento
Il maestro fiorentino ha decorato questa cappella con scene tratte dal Vecchio e dal Nuovo Testamento
Pur
essendo io non credente, non nascondo l'emozione, che ho provato
guardando queste immagini, dove la salvezza dell'umanità si
ripercorre attraverso la la vita di Maria, che già dalla nascita
veniva posta dalle mani della madre, fino alle nozze con Giuseppe, al
cospetto di Dio.
La Verginità, la Nascita di Cristo, la Passione e la Resurrezione, fino al grandioso affresco del Giudizio Universale dove una croce veniva sorretta da una persona senza volto, ma per i credenti anche due angeli, aiutano a sostenere la croce e più in alto Dio che accoglie i Risorti tra le cui immagini era raffigurato lo stesso Giotto ed Enrico Scrovegni che donava la cappella alla carità,
Enrico Scrovegni al cospetto della Madonna
mentre sull'altro lato, i dannati scendono trascinati nelle tenebre del male.
Sulle pareti laterali si fronteggiano da un lato i sette vizi (parete sinistra) , dall'altro lato le sette virtù.
Il
soffitto completamente dipinto di blu, è una volta stellata con
immagini di Cristo e di Profeti.
E'
di una bellezza sublime, così particolareggiata e comunque attuale
perchè le virtù e i vizi, sono ancora validi ai tempi nostri, non
solo per i religiosi, che cercano la redenzione, anche per i non
credenti onesti, che ritengono le virtù dei principi saldi e validi.
Ho
visitato i musei, poi mi sono avviata all'albergo, Riccardo tornato a
Padova mi attendeva con ansia, anche perchè io avevo scordato il
telefonino e non poteva comunicare con me.
Mi
aspettava fuori dall'albergo, quando mi ha visto ero strafelice,
contenta di aver visto tante cose tutte insieme.
Consiglio
a tutti di visitare questa meraviglia....
Ciao Enrica,come sempre mi lasci senza parole,,di questo tuo racconto ,hai fatto un capolavoro,sei veramente grande,mi hai aperto un mondo meraviglioso,grazie ,tu sei i miei occhi e le mie gambe,posso dirti grazie con un grosso abbraccio,elisabetta,,,,,,,
RispondiEliminaE' vero, sei gli occhi di tutti noi che non possiamo permetterci di muoverci per tantissimi motivi, a volte insormontabili vista l'età e la salute cagionevole, ero con te ho visto e con te ho sentito il fremito dell'arte e dell'ignoto, con te ho camminato e visitato vorrei aver visto il tuo sorriso, invidio quell'uomo che al tuo fianco può assaporare in prima persona quel che racconti e poi descrivi qui
RispondiEliminail tuo ammiratore segreto
Enrica hai fatto una descrizione minuziosa con una dovizia di particolari bellissima ,complimenti come sempre .Sei bravissima e ti ringrazio di cuore perchè porti a conoscenza questo capolavoro .Buona Pasqua da Angelica
RispondiEliminaBello Enrica se lo metti sul diario della pagina lo condivido ( solo se vuoi) Buona ppasquetta ♥
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