PADOVA
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i sono fermata a Padova per un giorno, due carissimi amici mi
aspettavano alla stazione, e insieme a loro ho girato per la città.
E'
una bella città, io la credevo più raccolta, invece è vasta, è
una delle citta d'arte più importanti del Veneto, conosciuta in
tutto il mondo.
Diversi
miei amici hanno fatto studiare i loro figli a Padova, infatti, qui
si trova una delle università più antiche del mondo, e una delle
più note in Italia, le sue origini risalgono a prima del 1222, è
stata la prima università al mondo a dare un titolo accademico ad
una donna, Elena
Lucrezia Cornaro Piscopia,
conseguì la laurea in filosofia il 25 giugno 1678.
Viene
definita "Il Bo" perche proprio nel cuore dell'università
si trova il palazzo Bo, un antico ristorante che nell'insegna aveva
un bue, all'interno del Bo è conservato intatto il più antico
teatro anatomico stabile del mondo
e la trecentesca Aula di Medicina,
la Cattedra di Galileo Galilei,
l' Aula Magna, antica Scuola Grande
dei Legisti e il doppio chiostro Morognano.
Tanti
personaggi conosciuti, nel susseguirsi della storia, anche
stranieri che raggiungevano questo luogo per confrontarsi,
Leon
Battista Alberti,
Galileo
Galilei,
Niccolò
Copernico,
Melchiorre
Cesarotti e
Pietro
Martire Vermigli.
Interessante,
è l'Orto Botanico, fondato nel 1545 per lo studio delle piante
medicinali, definito lo studio dei Semplici, è il più antico orto
botanico al mondo, e mantiene la sua sede originaria, l'Unesco lo ha
dichiarato Patrimonio mondiale dell'Umanità, vi si conservano 6000
piante esostiche e medicinali, una palma di S: Pietro, ancora
vivente, è detta Palma di Goethe, che la fece piantare nel 1585 e ne
studiò le evoluzioni.
Come
tante città della nostra bella Italia, Padova e come un libro che
sfogliato pagina per pagina, ti illustra tanta storia e cultura,
ripercorrendo il cammino dell'uomo attraverso lo studio della
scienza.
"La
Specola "è l'osservatorio astronomico, situato sulla torre del
sistema fortificato del castello, detta "Torlonga", poi
numerosi musei scientifici.
Padova
è una citta vitale, moderna e dinamica, ma ha tradizioni radicate,
mischia il fascino dell'antico con la modernità. Nella città ci
sono due o tre cittadelle, una cittadella è rappresentata dalle
viuzze strette e porticate dell'antico Ghetto, dove si possono
trovare negozietti d'antiquariato, i ristoranti importanti, e le
vecchie osterie, poi c'è la Padova delle grandi piazze, Piazza delle
Erbe,
Piazza della Frutta , e Piazza dei Signori,
in queste piazze da
ottocento anni tutte le mattine si svolge il mercato quotidiano,
mentre le sere d'estate, si affollano di tavolini dei caffè
all'aperto
Prato
della Valle è l'altro simbolo di Padova, oltre ad essere una delle
più grandi piazze d'Europa, in tempi antichi era un vasto teatro,
posto in una zona paludosa e malsana, nel 700 subì una radicale
bonifica e divenne proprietà pubblica, è ora una piazza dalla forma
originale e unica è il cuore pulsante di funzioni economiche e
ricreative
A
cavallo tra Piazza delle Erbe e Piazza della frutta, troviamo il
Palazzo della Ragione, che domina il centro storico, il primo piano
del Palazzo, denominato il "il Salone" è una delle più
grandi sale pensili affrescate al mondo, contiene oltre 300 scene di
decorazioni a fresco.
Tanti
sono i pittori che sviluppando la tecnica di Giotto, decorarono i
principali edifici religiosi dell'epoca medioevale.
Troviamo
nel Battistero del Duomo, affreschi di Giusto de' Menabuoi,
nella
Scuola del Santo " il marito geloso pugnala la moglie" di
Tiziano, nella Basilica di Sant'Antonio affreschi di Altichiero da
Zevio, e di Giusto de Menabuoi.
Purtroppo
per visitare bene la città ci vorrebbero più giorni, tanti
monumenti devono essere visti, i mei amici mi parlano dell'Oratorio
di San Giorgio, dell'oratorio di San Michele, della cappella
Carrarese, ora chiamata Accademia Galileiana, del Palazzo Vescovile,
delle opere della Scuola della Carità.
Questa è la prima parte del mio resoconto di gita
Carissima Enrica sei stata assente un po di tempo, ora rivedo pubblicati i tuoi racconti, i tuoi scritti mi fanno vivere quel che non ho avuto la possibilità di vedere durante la mia vita, non smettere di pubblicare, continua, con infinita stima da parte mia, a te che mi fai partecipe di luoghi a me ameni
RispondiEliminacolgo l'occasione di farti tantissimi auguri di Buona e Lieta Pasqua da un tuo ammiratore segreto
RispondiEliminaciao Enrica! ti avevo giaà detto che mi mancavano i tuoi manoscritti!! Vi rinnoviamo auguri per una buona Pasqua!!!B.G.
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