UN
VIAGGIO ATTRAVERSO I SECOLI
Oggi
ho visto una delle più belle mostre, a cui ho potuto e avuto il
piacere di visitare.
In
collaborazione, con il Museo di Belle Arti di Budapest ed il Museo
Nazionale Ungherese, a Palazzo Reale di Milano, è stato presentato
un viaggio attraverso l'arte nella storia...
Passo
dopo passo, sala dopo sala, sono entrata, con mia grande sorpresa,
in un percorso talmente ricco e bene spiegato di capolavori.
Davanti
a certe opere si rimane quasi intimiditi, sono
76 capolavori che vanno dal Medioevo al Novecento.
Ci
aprono il percorso tre opere: El Greco, con un autoritratto,
il
Veronese con il
ritratto di un uomo,
e
Tiziano,con
il ritratto del Doge Marcantonio Trevisani.
La
prima sala inizia nel
rinascimento Italiano. con opere di Raffaello, "la Madonna
Esterhàzy", chiamata
anche Madonna col bambino e san Giovannino, datata 1508 circa .
Lorenzo
Lotto, con la tela "Apollo Dormiente e le muse".
Leonardo
da Vinci, che con il
territorio
lombardo
aveva un legame, è
presente
un bronzo che rappresenta un cavallo imbizzarrito con in groppa il
cavaliere, ed un disegno dove
vengono rappresentate le zampe di un cavallo.
Si
passa nela
seconda sala, qui la fa da padrona la scuola veneta, con la "Cena
di Emmanus"
del Tintoretto,
con
Tiziano, che
è
presente
con tre opere virili,
il
Moroni, con
il ritratto di un ufficiale di Venezia,
e
il
Veronese, con
il ritratto di un uomo, vengono
rappresentati
e
messi a
confronto i vari artisti nel contesto del periodo
Rinascimentale Veneto.
Con
Venezia aveva un legame particolare, il pittore solitario El Greco
presente con due opere " Maddalena Penitente"
, e "
San Giacomo Minore".
Nella
terza sala, il
percorso d'arte raggiunge i Paesi Bassi, il
barocco in Europa, qui si confrontano i pittori di molte scuole
fiamminghe, da quella tedesca, a quella olandese, insieme
a
quella italiana, confronto che si basa anche sulle scelte religiose
essendo in atto la riforma Luterana,
le
opere
di artisti europei, Cranach con
"
il vecchio Salomè
con la testa di San Giovanni Battista " 1526-1530,
Alfred Durer, che
presenta il "ritratto di un giovane" .
In
questa sala troviamo anche opere di soggetto religioso,
"la crocifissione" di Altdorfer,
e del Bronzino
l'adorazione dei pastori,
In
questo periodo molte opere, venivano commissionate da privati che
professavano
il loro credo in modo privato, all'interno delle proprie abitazioni,
è grazie a questi facoltosi committenti se oggi
possiamo
godere della visione di queste opere.
Nella
quarta
sala
ci
troviamo
nei
primi decenni
del 600, sono esposti
pittori come
Rubens, con
due
tele, "Muzio
Scevola davanti a Lars Porsena" ,
ed un ritratto di "uomo
barbuto" ,
un'altra
opera
molto
bella è
di Velasques,
" Scena
di osteria"
l'unica donna presente in mostra, è
l'italiana
Artemisia Gentileschi, con l'opera "Giaele e Sisarra".
Un
quadro
di un artista non documentato intitolato
"una
fanciulla addormentata".
Nella
quinta sala si completa il periodo barocco, con opere di
pittori di scuola europea, molto bella la tela di Claude Lorrain,
"Villa
nella campagna romana", qui il classicismo francese si scontra
con il realismo del ritratto di Frank
Hals,
presente con "Ritratto
di un uomo
o di Antoony Van Dyck "Ritratto
di sposi".
Van
Dyck era allievo e amicvo del grande maestro Rubens,
in questa sala,
ancora
una volta, si confrontano con la dolcezza di un'opera di Murillo "La
Sacra Famiglia
" con
il grande maestro
Rembrandt presente
con
il disegno di "Saskia van Uylenurgh " che
trasmette
al visitatore la sensazione di una forte intensità.
Nella
sesta
sala le
opere del Tiepolo, "San Giacomo Maggiore,"
per passare poi
al Canaletto con
"le
chiuse di Dolo"
e il
Bellotto,
con
"la Piazza della Signoria a Firenze", riproducono con
minuziosa precisione, ogni piccolo particolare anche perchè molto
spesso si avvalevano dell'uso della camera ottica.
Ma
troviamo anche Goya, con due quadri che rappresentano la portatrice
d'acqua e l'arrotino, e
il bellissimo
ritratto
di Manuela Céan Bermudez, l'abito
ha
degli accostamenti di colore inusuali, ma di grande effetto,
una
presenza alquanto particolare di questa sala è la a scultura in
bronzo di Franz Xaver Messerschmidt, intitolata
"Lo
Sbadiglio" che altro non è che una
scultura di
un suo autoritratto.
La
settima sala rappresenta
rappresenta il simbolismo europeo, pittori Ungheresi
che veramente non conoscevo di cui ho dovuto prendere nota i nomi
sono
Jozsef
Rippl-Ronai, presente
con un grande ritratto di "Donna con gabbia di uccelli",
mentre
Janos Vaszary, che
è rappresentato con l'opera "L'Età dell'oro" altri
artisti come Maximilian Lenz e Rodin che in questa sala ha una
scultura intitolata "Sirene" in bronzo.
A
rappresentare il simbolismo italiano troviamo una piccola tela di
Segantini, e il bozzetto dell'angelo per la vita.
Chiude
la mostra la sala dall'impressionismo alle avanguardie qui troviamo
Manet, "Donna col Ventaglio",
Cesanne con il
"
Buffet",
con Gauguin "maiali
neri"
Monet " Tre pescherecci",
e un acquerello di
Egon Schiele che rappresenta un abbraccio tra due donne .