Heidelberg
E'
bastata una semplice battuta, una frase buttata li a caso, ricordando
un aneddoto tra amici e sono tornata con la mente in un luogo che mi
era piaciuto proprio tanto. ( a parte l'aneddoto)
Siamo
cinque amiche, ci troviamo ad Heidelberg, una delle mete più
visitate della Germania, e forse d' Europa. La nostra guida, ci
spiega che oltre ad essere un centro universitario, si distingue per
tanti motivi, rispetto
agli altri centri che si trovano in Germania, si rammarica perchè
restiamo qui pochi giorni.
Ci
spiega che oltre ai luoghi più conosciuti, dove vengono accompagnati
i visitatori, Heidelberg, merita di essere scoperta, nei tanti
angoli, romantici, accoglienti, della cittadina, e se lo dice lui che
dalla Francia è arrivato ad Heidelberg, per un dottorato, e da qui
non se ne più andato....
"
Ho trovato l'amore ad Heidelberg, opportunità di studio, di lavoro,
e posso praticare la mia passione, nel tempo libero, fare
l'accompagnatore turistico.
Heidelberg,
si sviluppò sotto il governo dei principi elettori del Palatinato,
il palatinato era una regione della Germania indipendente fin dal XIV
secolo.
Fu
governata a partire dal XIII secolo dalla famiglia dei Wittelsbachs,
ognuno dei principi elettori che si è succeduto a contribuito a
costruire ampliare e difendere la città.
Si
sviluppa sulla riva sinistra del fiume Neckar, settanta metri sopra
il fiume, arroccato sul monte che ha un nome improponibile sorge il
castello,o meglio quello che rimane del castello.
Le
offerte turistico culturali, di Heidelberg sono ottime, dal
1386 si trova qui la
più antica università della Germania, che
oggi promuove
gli scambi interculturali, diverse
sono le varie
Accademie culturali e scientifiche,
riconosciute a livello
mondiale.
Nell'ottocento,
divenne il centro di
movimenti di pensiero,
si svilupparono le
teorie della cultura romantica, dove il soggetto è l'individuo, ogni
persona è un essere unico e irripetibile, proprio per questo
diverso dagli altri, legato all'infinito, che
prevale sulla ragione,
le emozioni vengono valorizzate, mentre il
raziocinio e gli obbiettivi vengono considerati troppo
rigidi.
Riprendono importanza le religioni, considerandole come una forma di
sapere importante, anche
l'arte riprese un ad
essere considerata una forma importante di cultura, tanto da formare
un circolo culturale.
Il
romanticismo traeva ispirazione dal fascino della natura e dalle
rovine del castello, per cui le poesie di quel periodo vennero
conosciute come "Romanticismo di Keidelberg".
Poesia di Friedric Holderin
Heidelberg
Come l'uccello del bosco alto le vette sorvola
tale sul fiume, che a te dinanzi scintilla, s'inarca
agile gagliardo il ponte
che rintrona di carri e di uomini.
Divino messaggero, mi tenne già un incanto
immobile sul ponte una volta, al passaggio;
là in fondo tra i monti
arcane lontananze brillavano;
e il giovane, il fiume, giù verso il piano correva,
con triste gioia, come cuore, già troppo caro a se stesso,
di naufragare bramoso
nei Rutti del tempo s'inabissa.
Sorgenti donato tu avevi al fuggitivo, fresce ombre,
dietro a lui tutte le rive tendevan lo sguardo,
emergeva dalle onde tremula
la loro cara immagine.
Il centro storico è uno scrigno,
Come l'uccello del bosco alto le vette sorvola
tale sul fiume, che a te dinanzi scintilla, s'inarca
agile gagliardo il ponte
che rintrona di carri e di uomini.
Divino messaggero, mi tenne già un incanto
immobile sul ponte una volta, al passaggio;
là in fondo tra i monti
arcane lontananze brillavano;
e il giovane, il fiume, giù verso il piano correva,
con triste gioia, come cuore, già troppo caro a se stesso,
di naufragare bramoso
nei Rutti del tempo s'inabissa.
Sorgenti donato tu avevi al fuggitivo, fresce ombre,
dietro a lui tutte le rive tendevan lo sguardo,
emergeva dalle onde tremula
la loro cara immagine.
Il centro storico è uno scrigno,
la chiesa dello Spirito
Santo
è la più importante, la sua facciata insieme
al castello rappresentano l'immagine della città, mentre la chiesa
più antica, è quella di San Pietro costruita prima della città,
nell' 800 divenne la cappella dell'Università, in questa chiesa
vennero sepolti personaggi della corte e professori dell'università,
nel 1883, in occasione del 400° anno di nascita di martin Lutero
venne piantata la quercia a lui dedicata. Non molto distante si
trova la chiesa dei
Gesuiti che oggi
rappresenta la minoranza cattolica.
In
questa città si sono susseguite guerre di potere e di religione, le
le guerre mondiali, le deportazioni degli ebrei, e le ricostruzioni
di chiese, ponti, anche il cimitero ha ospitato e ospita ancora
personaggi importanti.
Il
Castello:
E'
uno dei più antichi castelli di Germania, 700 anni di storia, da
roccaforte di difesa venne trasformato dai principi del Palatinato in
una reggia, forse una delle più belle e sfarzose, ha subito
parecchie incursioni, in
questa zona le guerre di religione, tra protestanti e cattolici si
sono susseguite per circa 80 anni. I
francesi
hanno distrutto il
castello e la città,
dopo
la fine della guerra nel 1697, la città venne ricostruita, il
castello venne abbandonato ma
che ne ha
stabilito
il declino fu un incendio causato da un fulmine, nel
1764, non ci furono
più interventi di ricostruzione e di restauro, divenne una cava di
materiale da riutilizzare per nuove costruzioni, finchè nel 1800
alcuni studiosi, , che amavavano passeggiare nel parco, lo
riscoprirono, Goethe
rappresentò con un
acquarello, i ruderi
del castello.
Il
palazzo di Ottone Enrico, che fa parte del complesso edificio del
castello, è uno dei monumenti più significativi del Rinascimento a
nord delle Alpi. Oggi
esistono
edifici di stili architettonici differenti così come lo sono gli
stati di conservazione.
Sulla fcciata del palazzo di Federico, anno 1607 sono riprodotti
tutti i principi palatini che si sono susseguiti nel governare Heidelberg, li originali si trovano all'interno
Tra il palazzo di Ottone Enrico e di Federico troviamo un vasto salone ornato da specchi e grandi vetrate.
Sulla torre , si trovavano le prigioni, e porta il nome significativo di Torre mai vuota.
La nostra guida tocca alcune sale interne, l'appartamento dei principi nel palazzo di Federico e la cappella Gotica ancora intatte e ben conservate
Facciamo
la foto di gruppo, la guida ci invita ad entrare nelle cantine, per
sopravivere alle incursioni dei nemici, molto spesso vi trovavano
rifugio i principi proprietari. Oltre
alle derrate alimentari, che venivano conservate
in questo luogo, pensavo
di trovare qualche botte, e invece con mia grande sorpresa, ho
trovato la
botte più grande del mondo, realizzata con 130 tronchi di quercia,
lunga oltre otto metri, larga sette e con una capacità pari a
221.726 litri, con in cima una pista da ballo.
Il principe elettore
Karl Theodor mise a guardia delle botti il nano di corte italiano
Perkeo, probabilmente chiamato così per la sua passione per il buon
vino: quando gli veniva chiesto se desiderava ancora un bicchiere,
rispondeva "perché no?"
Il
vino, veniva portato ai piani superiori attraverso dei servizi di
montacarichi.
Ironia
della sorte, proprio io che sono contro l' alcol, ho sbattuto senza
volere nella botte più grande al mondo, mentre l'espressione del
mio viso dimostrava tutto il mio pensiero, le mie " amiche"
ridevano, la guida mi guardava come se fossi stata un
extraterrestre...., non
capiva perchè ridessero così di gusto.