il filo dei ricordi-racconti

domenica 21 agosto 2016

Heidelberg e la botte

Heidelberg

E' bastata una semplice battuta, una frase buttata li a caso, ricordando un aneddoto tra amici e sono tornata con la mente in un luogo che mi era piaciuto proprio tanto. ( a parte l'aneddoto)
Siamo cinque amiche, ci troviamo ad Heidelberg, una delle mete più visitate della Germania, e forse d' Europa. La nostra guida, ci spiega che oltre ad essere un centro universitario, si distingue per tanti motivi, rispetto agli altri centri che si trovano in Germania, si rammarica perchè restiamo qui pochi giorni.



Ci spiega che oltre ai luoghi più conosciuti, dove vengono accompagnati i visitatori, Heidelberg, merita di essere scoperta, nei tanti angoli, romantici, accoglienti, della cittadina, e se lo dice lui che dalla Francia è arrivato ad Heidelberg, per un dottorato, e da qui non se ne più andato....
" Ho trovato l'amore ad Heidelberg, opportunità di studio, di lavoro, e posso praticare la mia passione, nel tempo libero, fare l'accompagnatore turistico.
Heidelberg, si sviluppò sotto il governo dei principi elettori del Palatinato, il palatinato era una regione della Germania indipendente fin dal XIV secolo.
Fu governata a partire dal XIII secolo dalla famiglia dei Wittelsbachs, ognuno dei principi elettori che si è succeduto a contribuito a costruire ampliare e difendere la città.
Si sviluppa sulla riva sinistra del fiume Neckar, settanta metri sopra il fiume, arroccato sul monte che ha un nome improponibile sorge il castello,o meglio quello che rimane del castello.
Le offerte turistico culturali, di Heidelberg sono ottime, dal 1386 si trova qui la più antica università della Germania, che oggi promuove gli scambi interculturali, diverse sono le varie Accademie culturali e scientifiche, riconosciute a livello mondiale.


Nell'ottocento, divenne il centro di movimenti di pensiero, si svilupparono le teorie della cultura romantica, dove il soggetto è l'individuo, ogni persona è un essere unico e irripetibile, proprio per questo diverso dagli altri, legato all'infinito, che prevale sulla ragione, le emozioni vengono valorizzate, mentre il raziocinio e gli obbiettivi vengono considerati troppo rigidi. Riprendono importanza le religioni, considerandole come una forma di sapere importante, anche l'arte riprese un ad essere considerata una forma importante di cultura, tanto da formare un circolo culturale. Il romanticismo traeva ispirazione dal fascino della natura e dalle rovine del castello, per cui le poesie di quel periodo vennero conosciute come "Romanticismo di Keidelberg".



Poesia di Friedric Holderin
                                                                
Heidelberg 
Come l'uccello del bosco alto le vette sorvola 
tale sul fiume, che a te dinanzi scintilla, s'inarca 
agile gagliardo il ponte 
che rintrona di carri e di uomini. 
Divino messaggero, mi tenne già un incanto 
immobile sul ponte una volta, al passaggio; 
là in fondo tra i monti 
arcane lontananze brillavano; 
e il giovane, il fiume, giù verso il piano correva, 
con triste gioia, come cuore, già troppo caro a se stesso, 
di naufragare bramoso 
nei Rutti del tempo s'inabissa. 
Sorgenti donato tu avevi al fuggitivo, fresce ombre, 
dietro a lui tutte le rive tendevan lo sguardo, 
emergeva dalle onde tremula 
la loro cara immagine.
Il centro storico è uno scrigno, 


la chiesa dello Spirito Santo è la più importante, la sua facciata insieme al castello rappresentano l'immagine della città, mentre la chiesa più antica, è quella di San Pietro costruita prima della città, nell' 800 divenne la cappella dell'Università, in questa chiesa vennero sepolti personaggi della corte e professori dell'università, nel 1883, in occasione del 400° anno di nascita di martin Lutero venne piantata la quercia a lui dedicata. Non molto distante si trova la chiesa dei Gesuiti che oggi rappresenta la minoranza cattolica.

chiesa di San Pietro



In questa città si sono susseguite guerre di potere e di religione, le le guerre mondiali, le deportazioni degli ebrei, e le ricostruzioni di chiese, ponti, anche il cimitero ha ospitato e ospita ancora personaggi importanti.

Il Castello:
E' uno dei più antichi castelli di Germania, 700 anni di storia, da roccaforte di difesa venne trasformato dai principi del Palatinato in una reggia, forse una delle più belle e sfarzose, ha subito parecchie incursioni, in questa zona le guerre di religione, tra protestanti e cattolici si sono susseguite per circa 80 anni. I francesi hanno distrutto il castello e la città, dopo la fine della guerra nel 1697, la città venne ricostruita, il castello venne abbandonato ma che ne ha stabilito il declino fu un incendio causato da un fulmine, nel 1764, non ci furono più interventi di ricostruzione e di restauro, divenne una cava di materiale da riutilizzare per nuove costruzioni, finchè nel 1800 alcuni studiosi, , che amavavano passeggiare nel parco, lo riscoprirono, Goethe rappresentò con un acquarello, i ruderi del castello.





Il palazzo di Ottone Enrico, che fa parte del complesso edificio del castello, è uno dei monumenti più significativi del Rinascimento a nord delle Alpi. Oggi esistono edifici di stili architettonici differenti così come lo sono gli stati di conservazione.


Sulla fcciata del palazzo di Federico, anno 1607 sono riprodotti
tutti i principi palatini che si sono susseguiti nel governare Heidelberg, li originali si trovano all'interno




 

Tra il palazzo di Ottone Enrico e di Federico troviamo un vasto salone ornato da specchi e grandi vetrate.
Sulla torre , si trovavano le prigioni, e porta il nome significativo di Torre mai vuota. 




La nostra guida tocca alcune sale interne, l'appartamento dei principi nel palazzo di Federico e la cappella Gotica  ancora intatte e ben conservate
Facciamo la foto di gruppo, la guida ci invita ad entrare nelle cantine, per sopravivere alle incursioni dei nemici, molto spesso vi trovavano rifugio i principi proprietari. Oltre alle derrate alimentari, che venivano conservate in questo luogo, pensavo di trovare qualche botte, e invece con mia grande sorpresa, ho trovato la botte più grande del mondo, realizzata con 130 tronchi di quercia, lunga oltre otto metri, larga sette e con una capacità pari a 221.726 litri, con in cima una pista da ballo.



Il principe elettore Karl Theodor mise a guardia delle botti il nano di corte italiano Perkeo, probabilmente chiamato così per la sua passione per il buon vino: quando gli veniva chiesto se desiderava ancora un bicchiere, rispondeva "perché no?"
Il vino, veniva portato ai piani superiori attraverso dei servizi di montacarichi.
Ironia della sorte, proprio io che sono contro l' alcol, ho sbattuto senza volere nella botte più grande al mondo, mentre l'espressione del mio viso dimostrava tutto il mio pensiero, le mie " amiche" ridevano, la guida mi guardava come se fossi stata un extraterrestre...., non capiva perchè ridessero così di gusto.




4 commenti:

  1. Grande Enrica, grazie delle emozioni che ci dai.

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  2. io non me ne intendo ma leggendo la tua ricerca personale mi sembra di vivere quel giorno che tu hai fatto la gita e tornare indietro nel medioevo con castelli principi e tesori sono felice di essere tuo amico sai che non dico bugie anzi è un po che ho smesso anche io sono contro l'alcool per ragioni che tu sai grazie delle emozioni regalate

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  3. Sai che la visita che hai fatto in Germania è interessantissima e sei come sempre una guida speciale .Grazie da Angelica

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  4. Bellissimo, posti fantastici, descritti in modo impareggiabile. Ciao Enrica, grazie. Anna b.

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