Il Rasoio
Dalla nascita
del mondo, l'uomo, inteso di sesso maschile, ha utilizzato l'ingegno
per trovare l'utensile adatto, per radersi la barba.
La storia ci
insegna che, sono stati ritrovati rasoi rudimentali costruiti con
selce, così come nell'epoca del bronzo,
sono state rinvenute e
catalogate come rasoi, delle lame sottili con dei tagli alle
estremità, ritrovate nelle palafitte, della zona subalpina Veneta e
nelle terremare della bassa Lombardia e per buona parte Dell'Emilia.
Anche in terra
Sarda, sin dai tempi più antichi, nelle rappresentazioni artistiche
nuragiche, i personaggi maschili appaiono con il viso rasato.
In Egitto,
dove il culto della pulizia personale e della cura del corpo, era
molto sviluppato, i Faraoni, portavano la barba, a punta, oppure
ondulata, a volte lunga ma molto curata, che veniva sostenuta da una
cordicella legata dietro le orecchie.
Non a caso, in
diverse tombe ritrovate insieme ad altri oggetti di culto personali
sono state recuperati dei rasoi.
In Egitto
c'erano molti barbieri, che esercitavano la professione di casa in
casa, all'aperto. Portavano la barba lunga e non curata, solo gli
stranieri e chi non aveva la minima possibilità economica per
rivolgersi al barbiere.
I greci si
radevano, anche i romani, tanto che sono stati ritrovati, sei rasoi
proprio a Pompei, nel 1919.e in altre zone d'Italia, spesso i
personaggi importanti avevano rasoi in oro.
Con l'avvento
dell'età del ferro, il rasoio, si spostò in tutta Italia e anche
Oltr' Alpe.
In Inghilterra,
a Sheffield, nella prima metà dell'ottocento, iniziano timidamente
i primi accenni ad una nuova era, la prima variante, di rasoio di
sicurezza, a doppio filo, ha tanta storia dietro, fatta di
iniziativa e impegno.
dal web:
Nei
primi anni dell'ottocento, George e il fratello James Butler
dirigevano un'azienda, ed erano tra il 1810 e il 1824, i principali
datori di lavoro nel settore Il loro business si ampliò
progressivamente e, nel 1864, caratterizzato dalla produzione di
posate, coltelli tascabili, forbici e rasoi. Nel 1890 acquisirono un
ufficio a Londra in Holborn Viaduct, proprio accanto a quello di
Rodgers.
Butler,
raggiunse un'ottima reputazione nella stampa Vittoriana per i
prodotti forgiati e molati a mano, ed in modo particolare per i rasoi
che ebbero un ottimo riscontro commerciale ed un buon seguito. Il
modello 'Keen' era particolarmente richiesto in quanto fatto a mano
direttamente dai loro operai.
Vinsero
diverse medaglie per i loro prodotti e fornirono alcuni campioni di
prova alla famiglia reale. La fodera di seta stampata all'interno del
coperchio delle scatole contenenti più d'un rasoio celebra le
medaglie vinte alla Great Exhibition del 1851,
all'esposizione
mondiale tenutasi a Kensington nel 1862 ed alla Mostra Internazionale
di Calcutta del 1863-64.
Qualche
anno dopo il genio umano, cambia radicalmente il prodotto, non più
una lama in linea con il manico, ma un rasoio a forma di T che
giocando con lame perpendicolari, taglia il pelo.
L'idea di King Camp Gillette
è geniale e riscuote da subito
successo, ma la prima guerra mondiale si affaccia sulla strada di
molti militari. I quali per non rendere inefficace l'uso delle
maschere antigas, devono essere ben rasati.
Gillette vince
l'appalto, e piazza qualcosa come 3,5 milioni di apparecchi e 32
milioni di lamette,
che hanno accompagnato milioni di volti sbarbati,
magari in trincea tra il fango, con la sensazione della paura, un
rito quotidiano, che ha fatto sentire la normalità a volte,
l'ultimo giorno di vita....
Un
oggetto di metallo, semplice, funzionale, nato dalla genialità
dell'uomo, che ha accompagnato un pezzo di storia, dove altri oggetti
prodotti dalla stessa genialità, producevano morte.
La
storia è continuata, con la competizione, e la produzione di un
mercato, che con l'avvento dell'acciaio inossidabile, cancellò in
pochissimo tempo la ruggine, nemica storica del fil di lama, e anche
delle ferite aperte che infettava. Oggi, nuovi produttori con nuove
tecnologie il rasoio corre dolce e sicuro lungo le linee del viso in
un gioco morbido e tagliente