L'ISOLA
COMACINA
Il Lago di Como
è riconosciuto in tutto il mondo come una perla di rara bellezza.
Percorrendo la statale Regina, che conduce in alto lago, nei pressi
di Ossuccio, si può visitare la chiesa di Santa Maria Maddalena, che
era legata con l'antico ospizio medioevale per pellegrini, orgoglio e
simbolo del lago è il campanile datato tra il XIV e il XV secolo.
Nel vecchio
ospizio ora è possibile visitare il museo antiquarium,
che
raccoglie reperti archeologici del lago e dell'isola Comacina, una
striscia di terra in mezzo al nostro lago, incorniciata dai monti che
sembrano vogliano proteggerla. Proprio all'interno del museo è
possibile acquistare il biglietto per visitare l'isola, che
si raggiunge imbarcandosi proprio ad Ossuccio.
L'isola
Comacina, ricca di arte e di storia, ha un passato glorioso, dal
periodo romano al medioevo. Il perimetro totale dell'isola, corrisponde a circa due chilometri, la vegetazione è florida, nella bella stagione quando la fioritura è in atto, l'isola è un gioiello, seguendo il viale del poeta, attraverso tantissimi scalini, si sale verso il punto più alto dell'isola.
Tra i dislivelli del terreno troviamo tantissimi ruderi, è un museo a cielo aperto, una raccolta di storia, dagli esperti è definita come una delle zone archeologiche più interessanti dell'Italia settentrionale.
Tra i dislivelli del terreno troviamo tantissimi ruderi, è un museo a cielo aperto, una raccolta di storia, dagli esperti è definita come una delle zone archeologiche più interessanti dell'Italia settentrionale.
Ebbe un ruolo
primario nella storia, fu uno dei nuclei religiosi più importanti
della diocesi di Como, oggi si possono vedere i resti della chiesa di
Santa Eufemia,
anche se furono molte le chiese che si trovavano
sull'isola.
Grazie ai suoi sistemi di fortificazioni, (ancora oggi dagli abitanti della zona viene definita il forte) ebbe un ruolo strategico, nella guerra decennale che si instaurò tra Como e Milano, con la quale si alleò, nel 1169, alcuni comaschi alleati con Federico Barbarossa, appiccarono un incendio che la fece radere al suolo.
Ci fu la scomunica del vescovo di Como Vitulfo:
Grazie ai suoi sistemi di fortificazioni, (ancora oggi dagli abitanti della zona viene definita il forte) ebbe un ruolo strategico, nella guerra decennale che si instaurò tra Como e Milano, con la quale si alleò, nel 1169, alcuni comaschi alleati con Federico Barbarossa, appiccarono un incendio che la fece radere al suolo.
Ci fu la scomunica del vescovo di Como Vitulfo:
"Non
suoneranno più le campane, non metteranno più pietra su pietra,
nessuno vi farà mai più l'oste, pena morte violenta".
Per moltissimi anni nessuno costruì più sull'isola, nel 1600 venne costruita una chiesa proprio nella sommità più alta dell'isola è possibile vederla anche dal lontano, dedicata a San Giovanni Battista, costruita sui ruderi di una chiesa romana, riaperta e riconsacrata nel 1990.
Per moltissimi anni nessuno costruì più sull'isola, nel 1600 venne costruita una chiesa proprio nella sommità più alta dell'isola è possibile vederla anche dal lontano, dedicata a San Giovanni Battista, costruita sui ruderi di una chiesa romana, riaperta e riconsacrata nel 1990.
Ogni anno per San Giovanni battista, la sera della vigilia, il 24 giugno, il lago viene illuminato, una volta con lampade ad olio dentro i gusci delle lumache lacustri, oggi con ceri illuminati sulle barche, nei balconi delle case, e nelle vie del paese, si rievoca l'incendio all'isola con uno spettacolo pirotecnico che illumina le acque del nostro meraviglioso lago.
Bellissimo viaggio virtuale sul Lago di Como con una piacevole guida come te enrica .Grazie da Angelica
RispondiEliminaBellissima gita, Enrica. C'è da essertene grati.
RispondiEliminaBellissima gita, Enrica. C'è da essertene grati.
RispondiEliminaCi sono stata all'Isola Comacina tantissimi anni fa, ho rivissuto quei momenti, il nostro lago di Como è bellissimo. Grazie Enrica.
RispondiEliminaAnna B.
Grazie Enrica,ho letto con molto piacere questo tuo racconto del tuo lago,era veramente tanto tempo che non ti leggevo,come al solito è bellissimo,tu sai quanto io amo i tuoi scritti,un caro abbraccio,elisabetta,,,,
RispondiEliminaGrazie Enrica per avermi fatto conoscere il lago di Como!
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