IL
PARCO BOTANICO LITORALE DEL VENETO
E' situato a porto Caleri, il Giardino botanico, si snoda per circa due ore di cammino,
dalla
terra ferma, si passa in mezzo alla vegetazione, attraverso
camminamenti e ponti rialzati in una delle zone umide di acqua dolce e salmastra uniche in Europa.
Si
possono seguire tre percorsi, il più breve interessa la pineta, la
flora e la fauna, il secondo intermedio che porta a visitare quasi
tutte le zone tranne quella umida salmastra e il terzo percorso che
include tutto il giro....
Ci
informano, che nel giardino, non sono stati effettuati interventi di
modifica strutturale dell'habitat presente, ma si è cercato di
valorizzare e tutelare le specie presenti e spontanee, considerando la notevole estensione...
Nella
pineta,
tante piante di pino marittimo e di pino domestico, che tra gli anni
40 e 50 sono stati piantati dall'uomo, per
difendere dalla salsedine le colture interne,
molti alberi, sono
storti perchè sono stati piantati troppi vicini e non hanno avuto
modo di espandere i loro rami, altri sono caduti perchè il vento
in questa zona soffia molto forte.
Nel
sottobosco stanno però crescendo piante di Leccio spontanee,
destinate a sostituire i pini piantati dall'uomo.
In
un fascia ad ovest si trovano piante di Olmo tanto da definire questa
zona "bosco mediterraneo". E
ancora nel sottobosco,
sono cresciute spontaneamente rare
orchidee del genere:
Orchis Cephalantera, e
Ophris.
I
nostri passi vengono scanditi da cartelli che ci indicano con nomi
latini, ma anche in Italiano, la diversa vegetazione che
incontriamo....o i diversi rettili, uccelli e anfibi che stazionano
in questa zona.
I
ponti o le passatoie che noi calpestiamo, sono abbastanza ampi, tanto
da permettere percorsi di visita guidati, prenotati naturalmente con
un certo anticipo, qui arrivano gruppi di bambini, chissà se
rimarranno stupiti come lo siamo noi.
In
alcune zone si è formata una macchia di tipo mediterraneo con
piante di ginepro
e ilatro e asparago selvatico.
e ilatro e asparago selvatico.
Passiamo
poi, per le zone umide di acqua dolce, intanto fa capolino il sole,
dopo le piogge dei giorni scorsi, un velo di umidità sale verso
l'alto e sembra svegliare,
il falasco
che con le lische e la
cannuccia,
si muovono leggeri alla brezza, immagino che salutino il
nostro passaggio.
Giungiamo
così ad un grande spiazzo, dove la piena fioritura del
Limonium
sertinum, sembra un grandissimo cuscino colorato di lilla,
siamo nella zona umida salmastra, qui le piante resistono alla
salinità dell'acqua del mare, e si sviluppano su degli isolotti,
che
sono appena emergenti dall'acqua, intorno a questi isolotti si aprono
degli specchi d'acqua,
abbiamo visto piccoli pesci, e diversi uccelli
che si mimetizzavano nella vegetazione, il percorso su delle palafitte
ci porta fino alla laguna. Dall'alto vediamo il mare con tanti
tantissimi pali, dove vengono allevate cozze e vongole.
Seguendo il
percorso siamo arriviamo sulle dune,
così vicini al mare, una
spiaggia libera dagli ombrelloni e dalla massa dei turisti,
solo
qualche persona passeggiava nel bagnasciuga, la spiaggia, lasciata
alla natura che la custodisce, è davvero bella nella sua
selvaticità,
e tornando troviamo
ancora una zona umida di acqua dolce. Qui gli studiosi, in uno
stagno, tengono sotto controllo la riproduzione di una specie di
rospi in via di estinzione, il pelobate fosco.
La
zona di Porto Caleri è un habitat quasi perfetto per la riproduzione
di tale specie, qui non si trovano elementi di inquinamento chimico o
meccanico, che possa modificare e danneggiare lo stato riproduttivo,
l'unica minaccia possibile, può essere causata dall'acqua salata
del mare, si deve evitare che riesca ad entrare all'interno delle
pozze di acqua dolce, dove la specie si riproduce, per questo motivo
le guardie forestali, tutelano controllano e monitorizzano tutte le
attività di manutenzione considerando l'ecosistema.
Abbiamo
visitato un ambiente naturale, unico, costa
davvero poco ammettere
la bellezza del paesaggio, della
spiaggia libera, dove
i tronchi portati dal mare sono l'unico elemento, tutto il percorso è davvero uno spettacolo notevole e interessante