IL
DELTA DEL PO' AGRICOLO
In
un'estate dove il caldo soffocante l'ha fatta da padrone, non
vedevamo l'ora di andare pochi giorni al mare, per staccare un po' la
spina, convinti che ci saremmo crogiolati al sole e rinfrescati con
delle belle nuotate, per chi sa nuotare, per me passeggiate in acqua
che fanno tanto bene.....
Ho
la netta sensazione di essere un po' come il mitico Fantozzi che
viene raffigurato con una nuvola sopra la testa.
Il
primo giorno poco sole e poco mare, decidiamo di recarci a Chioggia,
prendiamo accordi telefonici con una amica che ci fa da guida in
questa splendida cittadina, rientriamo in serata. Il giorno
successivo lo passiamo in spiaggia, sole e mare, ma come sempre
accade la sera stessa riprendono le perturbazioni, un temporale
abbastanza sostenuto, il mare in burrasca.
Non
possiamo davvero recarci al mare in questa giornata, così ci
facciamo un giro, dovevamo andare al parco botanico di Porto Caleri,
ma abbiamo sbagliato strada ci siamo trovati nel delta del Po, in
mezzo a tanti campi coltivati, i miei ricordi scolastici affiorano,
mi torna alla mente che questa zona, fino alla Romagna era definita
uno dei granai di Italia.
La
pianura padano – veneta è un territorio costruito nei secoli
tramite un incessante lavoro di bonifica idraulica. Lo dimostrano le
testimonianze di un lavoro che nei secoli si sono tramandati i
centurioni romani, i frati benedettini con le prime bonifiche, ele
opere di sistemazione idraulica operate dalla Repubblica di Venezia
per regolare il deflusso delle acque verso il mare
I
detriti trasportati dai fiumi deviavano i corsi di acqua,
ostacolavano il deflusso delle acque nel territorio causando
frequentemente allagamenti e ristagni delle acque nelle campagne.
L'acqua si imputridiva arrecando gravi danni alla salute degli
abitanti. Verso la metà del 1800, si iniziarono a prosciugare e
bonificare ampie zone, ampliando i campi di intervento, la bonifica
che vuol dire "Fare del buono" non è più una situazione
straordinaria ma è ordinaria manutenzione.
I
fondi agrari, che noi abbiamo visto, non sono di antica concezione,
sono stati infatti concepiti tra la fine del 1800 e il 1900,
utilizzando interramenti in parte naturali, creati dai detriti dei
fiumi, bonificando sacche paludose innalzando poderosi argini per
proteggere il territorio con opere di bonifica meccanica.
Dal
Web:
Le
grandi estensioni di pascoli umidi sono stati così sostituiti, negli
ultimi due secoli, da aree agricole. L'agricoltura, è oggi la
principale attività produttiva condotta nelle aree circostanti le
zone umide.
Le
coltivazioni più importanti sono grano, mais, barbabietole da
zucchero,
girasole,
soia,
erba medica,
sorgo
e riso
Nei
terreni sabbiosi si ritrovano, poi, colture specializzate come
pioppeti, frutteti e vigneti.
L’orticoltura
è
un altro settore molto attivo che si è sviluppato principalmente
nella zona di Rosolina, dove circa il 75% delle aziende si dedica
alla produzione di colture orticole. Queste zone risultano infatti
particolarmente fertili grazie alla forte componente di sabbia dei
loro terreni, dovuta ai depositi del fiume Adige, che impedisce al
suolo di impregnarsi di salsedine. Non a caso proprio a Rosolina è
stato creato nel 1965 il Mercato Ortofrutticolo, un importante punto
di riferimento per le aziende del settore per la commercializzazione
dei loro prodotti.
Una delle coltivazioni più diffuse nella zona è quella delradicchio rosso, tanto che ogni anno il primo di maggio si tiene la Fiera di San Giuseppe con una mostra-concorso per la miglior qualità di radicchio rosso. Altri prodotti di qualità sono: l’aglio bianco polesano,
le carote, le cipolle bianche, le patate, i pomodori
da conserva e i meloni
.
Il
delta del Po è interessantissimo dal punto di vista naturalistico,
un triangolo che comprende due Regioni d'Italia, e tre provincie.
In Veneto la provincia di Rovigo, definito "delta attivo"
per la maggiore portata di acqua che sfocia nel mare, mentre le
provincie di Ferrara e Ravenna sono definite "delta storico",
perchè prima che il fiume cambiasse il proprio corso, sorgevano su
due grandi rami del Po. Sospeso tra terra, acqua, e cielo, è
l'unico delta nazionale italiano, un delta enorme considerato una
delle zone umide più importanti d'Europa, tanto che, i
ministri dei 5 continenti, hanno firmato un trattato dovesi
impegnavano
a tutelare le zone, gli uccelli migratori, che sono un patrimonio
sopranazionale, salvaguardando la fauna di tutti.
Qui
la terra si incontra con l'acqua di fiume,
di canale, di valle, di mare, acqua che rimane, e acqua che se ne va,
portata via da un lavoro instancabile, di uomini e donne che con
ostinazione hanno
tanto lavorato per
poter vivere in salute, ed avere i frutti della terra.
Con
il clima estivo , la temperatura nel Delta del Po, è molto alta,
sono sorti così molti centri attrezzati sulle spiagge di Rosolina
mare, dove noi siamo, Boccasette e Porto barricata.
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