IL
CORREGGIO
Sono
rimasta a bocca aperta, con il naso all'insù, mentre una gentile
signorina, che ci faceva da guida, ci stava spiegando i particolari
della volta e delle
pareti della
camera della Badessa nel monastero
di San Paolo di Parma.
La
volta dipinta
dal Correggio è il
primo capolavoro ad affresco che il pittore realizza, che servì da
trampolino per la creazione di altri capolavori nel decennio che ne
seguì....
IL
Correggio, Antonio
Allegri, è
considerato uno dei migliori artisti del 500, nasce a Correggio, in
provincia di Reggio Emilia, da
cui prende il nome, nel
1489, (la
data non è certa),
da una famiglia che apparteneva alla media borghesia. E' l'artista meno documentato, di quel periodo, le leggende popolari
sulla vita di questo personaggio, si sono susseguite e arricchite di
particolari, (spesso non veritieri) nel corso dei secoli. Ha
vissuto quasi esclusivamente nel paese natale, e a Parma.
Le
difficoltà, nel ricostruire la vita dell'artista, e i suoi percorsi
di formazione artistica, sono molte, tanto che molto spesso i
più illustri studiosi di arte, danno
teorie in netto contrasto tra loro.
Correggio
nel 1512, aveva rapporti economici con Francesco Mantegna,
figlio di Andrea Mantegna, il maestro,
dal quale il
Correggio aveva assorbito
i caratteri della pittura e della prospettiva.
In
un ipotetico viaggio a Roma, che
dovrebbe essere stato fatto intorno al 1510,(anche
in questo caso le versioni sono contrastanti),
avrebbe assimilato le tecniche, le
novità di illustri artisti.
Era
dunque un uomo, che
sapeva scegliere i propri maestri,
a
Mantova il Mantegna, a Milano Leonardo da Vinci, a Ferrara il Dosso,
e a Piacenza studiò l'opera di Raffaello, la Madonna Sistina che
ora è a Dresda.
Nel
primo periodo della sua carriera, i
lavori del Correggio, sono per lo più ordinazioni di piccoli quadri
destinati alle devozioni private.
incoronazione della vergine
annunciazione
madonna della scodella
incoronazione della vergine
annunciazione
Chiude
il primo periodo la pala "Riposo durante la fuga in Egitto con
S. Francesco".
a Modena la Madonna Campori,
la Zingarella di Capodimonte,
e la pala Arbinea ormai andata perduta.
Dal
1518 al 1519, la
badessa Giovanna da Piacenza, donna di cultura e proveniente da una
famiglia ricca, incarica il Correggio di affrescare la propria
Camera all'interno del monastero di San Paolo a
Parma.
Lo
stile architettonico della volta, fatto
ad ombrello, viene
coperto da
una pittura illusionistica.
Al
centro del soffitto viene dipinto
lo stemma araldico della famiglia della badessa, la
scenografia si evolve, lo spazio viene
diviso in
sedici spicchi con
festoni di frutta sostenuti da nastri annodati,
negli spicchi sono dipinti sedici ovali,
dai quali si affacciano
putti semplicemente splendidi, che giocosamente si dedicano ad azioni
di caccia,
Anche la cappa del camino è affrescata con l'immagine di Diana sul
carro, Diana rappresenta la dea della caccia ma anche della purezza,
come riferimento alla badessa che ha commissionato l'opera.
La
decorazione del Correggio da slancio ed eleganza, una sensazione di
elevazione verso l'alto, che è quello che colpisce l'occhio di chi
visita questo gioiello del Rinascimento.
Si
trasferì nel 1524, a Parma, sfruttando gli studi sulla prospettiva
realizzò la cupola della chiesa di San Giovanni Evangelista,
con la nuova tecnica, l 'illusione creata dalla composizione libera degli scorci del paesaggio o di cielo, si alterna con il modo movimento a volte vorticoso delle figure, diventa una novità, con questi affreschi, iniziò la fama e il successo ad Antonio Allegri, ebbero inizio importanti commissioni.
con la nuova tecnica, l 'illusione creata dalla composizione libera degli scorci del paesaggio o di cielo, si alterna con il modo movimento a volte vorticoso delle figure, diventa una novità, con questi affreschi, iniziò la fama e il successo ad Antonio Allegri, ebbero inizio importanti commissioni.
Raggiunse
una perfetta armonia di movimento e di colori negli affreschi della
cupola del Duomo di Parma.
Per
coloro che si apprestano ad ammirare
l'Assunzione della vergine,
non è possibile
descrivere in poche parole quanto
sia bella, la
sensazione che si prova alzando lo sguardo su quest'opera davvero
magnifica è
di stupore, un tripudio
di Santi, angeli , Adamo ed Eva e la vergine che si eleva fino al cielo
Sei una preziosa guida turistica Enrica ,una descrizione minuta e precisa come sempre .Grazie da Angelica
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EliminaUna descrizione semplice, piacevole, lineare, da scorrere velocemente e allo stesso tempo documentata di cultura che non annoia ma anzi attrae e arricchisce il lettore di notizie non sempre note o conosciute ai più. Grazie Enrica! Pino.
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EliminaEnrica come sempre ,sei riuscita a lasciarmi di stucco,ogni tuo scritto è un vero capolavoro,ed è sempre un grande gioia leggerti,,grazie piccola dolce monella,,,,elisabetta,,,
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EliminaEnrica,sarai rimasta a bocca aperta ascoltando,la guida nella sua illustrazione,ma ancora una volta devo dire che il tuo modo di di esprimere le sensazioni che provi,e' unico,corredato poi da queste foto,che tu illustri,fa rimanere a bocca aperta anche noi,l'unico neo,in questi commenti,è il modo viscido ,strisciante,di certi personaggi. Cmq,Enrica,, ancora una volta ti devo dire bravissima.!!!! Paki.
RispondiEliminaMa che bella gita con te, Enrica: opere stupende ed indimenticabili. Grazie.
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Eliminagrazie a Angelica, Elisabetta, Lorenzo,
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EliminaPachi, cosa dirti, se non grazie,sempre e di tutto
RispondiEliminaPino, dietro la semplicità ti assicuro che c'è lo stupore e la fatica di spiegare proprio con parole semplici quello che mi ha colpito
RispondiEliminaOggi hai superato te stessa, sei gli occhi di tutti noi che non possiamo permetterci di muoverci, per tantissimi motivi, a volte insormontabili vista l'età e la salute cagionevole, ero con te ho visto e con te ho sentito il fremito dell'arte , con te ho camminato e visitato e avrei voluto stupirmi insieme a te grazie Enrica son sempre io, un ammiratore segreto
RispondiEliminaBello Enrica, pieno di notizie, opere bellissine. Brava. Anna B.
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