Il Cimitero Monumentale di Milano
Amo
Milano, ci sono tanti angoli da conoscere, da scoprire, da vedere.
Il
patrimonio artistico, è immenso, talmente vasto, e molto spesso non
conosciuto, anche da chi ci vive, ce l'ha sotto gli occhi tutti i
giorni, e per questo, molte volte passa inosservato.
Ho
accettato con piacere di fare una visita guidata al Cimitero
Monumentale di Milano, ne sono uscita arricchita.
Le
guide del Monumentale, sono molto preparate, la visita ripercorre,
molti aspetti storici ed artistici, di alcune lapidi, molto spesso
legati a nomi di personaggi e famiglie importanti, Cappelle che
occupano posizioni rilevanti, e che rappresentano correnti
artistiche.
I
defunti fino ad allora, venivano deposti in fosse comuni, in
cimiteri piccoli e poco salubri.
Milano
voleva far parte del nuovo scenario economico e culturale,
rappresentare L'Unità d'italia, con un luogo dove la memoria
civica avesse un ruolo importante, si decise di fare un cimitero.
Già
dal piazzale e dalla struttura dell'ingresso si può percepire la
maestosità e la solennità del luogo che si visita.
Avviato
nel 1864 e aperto nel 1866, da allora è stato arricchito da molte
sculture italiane sia di genere classico che contemporaneo, come
templi greci, elaborati obelischi, e altri lavori originali come una
versione ridotta della Colonna di Traiano.
Un'opera
imponente che raccoglie lo stile bizantino, gotico e romanico,
alternando pietre dai colori diversi, che ricordassero i colori della
nostra Italia, con annesso una vera novità per quel tempo, il tempio
crematorio.
Il
monumentale ai giorni nostri, ha un'area cattolica, un area israelita,
non visitabile a causa dei vandalismi subiti, e un'area A-cattolica
dove possono essere sepolti, personaggi famosi di altre religioni.
L'entrata
principale del cimitero viene definita "famedio ", o
Tempio della Fama, è una parola creata apposta, qui si ricordano
tutti i personaggi che hanno reso Milano famosa.
Non
necessariamente si doveva essere sepolti in questo luogo, o
all'interno del cimitero, qui vengono ricordati per nome, e divisi
per settori, che corrispondono a diversi periodi storici.
Le
decorazioni e i rosoni, rendono merito ai tanti antenati che si sono
susseguiti nel corso dei secoli,
vengono così riconosciuti i
cittadini:,
"Illustri"
per meriti letterali, artistici,o scientifici,
I
" Benemeriti" , coloro i quali attraverso le proprie virtù
o i propri impegni hanno portato merito ed onore alla città di
Milano,
e
i nomi di coloro i quali si sono "Distinti con valore per la
nostra Patria".
Scendendo
con lo sguardo troviamo grandi lapidi che ci riportano al personaggi
più vicini a noi e alla nostra conoscenza, con alcune eccezioni: il
Busto di Giuseppe Garibaldi o del Conte Camillo di Cavour.
Al
centro del famedio troviamo la tomba di Alessandro Manzoni, che mi
riporta ai Promessi Sposi, ai ritratti di Hayez, ai quadri che
rappresentavano Pescarenico così amato dal Manzoni.
Mentre
Giuseppe Verdi e Mazzini sono si, rappresentati, ma sepolti
altrove.
Altre
lapidi in marmo ricordano il Premio nobel Salvatore Quasimodo
e il
giornalista Leo Valiani, Luca Beltrami che restaurò il Castello
Sforzesco.
La
guida ci conduce su di una terrazza, lo
sguardo si posa sul grande viale, il monumento in onore, dei caduti
nei campi di sterminio nazisti,
ci ricorda una parte
della nostra aberrante storia.
Scendiamo
le scale proprio sotto il famedio, nella cripta si possono trovare
le tombe di personaggi famosi legati alle letterature, poeti
come Alda
Merini, e Giovanni Raboni ,
lo
scrittore Giancarlo Vigorelli,
Il
grande Pittore Francesco Hayez,
artisti
del mondo dello
spettacolo, come
Franca Rame, Giorgio
Gaber, Enzo Iannacci
Inizia
il percorso,
che
per
l'altissimo valore artistico delle sculture, edicole funebri e altre
opere presenti al suo interno, viene considerato un vero e proprio
"museo all'aperto"
tanti stili, si sviluppano, si elevano e amalgamano cappelle,
monumenti creati da architetti e scultori,
vere
opere d'arte .
E'
un viaggio attraverso la vita sociale-politica economica di Milano,
qui venivano sepolti solo coloro, che avevano raggiunto un livello
economico e sociale elevato, come la famiglia Bocconi,
o la famiglia Motta,
la
famiglia Campari,
le opere dello scultore Butti, per la famiglia Besenzanica e la tomba della moglie
la tomba della
famiglia Falk,
Bonelli,
Molti
monumenti, provvisti di una cripta, durante la seconda guerra
mondiale venivano utilizzati come bunker antiaereo, si ha la
sensazione di passeggiare, in un parco di una città funeraria,
tanto sono grandi le cappelle, ma anche le tombe messe a terra,
hanno monumenti davvero di tutto rispetto,
la mia sensazione è che
facessero a gara a chi avesse il monumento più imponente, come i
signori del medioevo si contendevano le torri più alte.
le opere dello scultore Butti, per la famiglia Besenzanica e la tomba della moglie
Bonelli,
Il
tempio crematorio fu donato alla città da Alberto Keller, nel 1874,
uno dei primi in Europa, che contrastava con il pensiero comune
cattolico, fu messo in funzione proprio per cremare le spoglie dello
stesso Keller due anni dopo.
Anche
in questa visita il tempo è volato, l'ultima informazione che la
nostra guida ci ha dato è sul costo di un posto al Cimitero
monumentale, che si aggira intorno ai 500.000 euro...... come dire,
anche se la morte è per tutti uguale, quello che non è accessibile
a tutti, è come viene rappresentata.
MI PIACCIONO LE FOTO SI TUTTO BELLO CIAO CHICCA METTI IO TI METTO I COMENTI
RispondiEliminaSei straordinaria Enrica,anche da un cimitero anche se monumentale,per la sua storia e la sua grandezza , sei riuscita ad attrarre la mia attenzione come sempre,facendomi partecipe ,con la tua dialettica certosina e i tuoi occhi che sanno cogliere le bellezze dell'arte in tutto,,,vero,il monumentale è un museo a cielo aperto,,,,Grazie di avermici portata,,,un abbraccione,,elisabetta,,,,,,
RispondiEliminaChe bello anche a me piacciono tanto le storie delle persone e delle cose ma io non approfondisco mai . Invece tu sei proprio esauriente . Complimenti Lucia.
RispondiEliminaso di fare polemica ora, tutto bello quello che ci hai documentato, ma vedere che anche nella morte chi già ha avuto tanto, ostenta ancora, davvero mi infastidisce, credo comprenderai il mio punto di vista, questo senza nulla togliere a quello che hai così precisamente ed esaustivamente comunicato a noi che ti leggiamo. Marisa di Olgiate
RispondiEliminaUn'altra bella visita al Gran Milàn. Il cimitero monumentale è un patrimonio fantastico e raccoglie vestigia assai importanti. Ti faccio un invito interessato: Fammi venire sempre con te nelle tue visite ed escursioni. Ne tornerò certamente arricchito. Grazie e ciao.
RispondiEliminaSei spettacolare ...
RispondiEliminaPosso solo dirti Grazie x quello che pubblichi scopro cose importantissime e bellissime che non conosco x distrazione imperdonabile ...complimenti
Devo concordare con il commento di Lorenzo.anche se il monumentale io, lo conosca molto bene,dopo aver letto le tue visite,come illustri con scritti e foto l'argomento scelto,ci si sente veramente più ricchi,brava Enrica, paki.
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