il filo dei ricordi-racconti

lunedì 18 aprile 2016

Il cimitero Monumentale di Milano

Il Cimitero Monumentale di Milano


Amo Milano, ci sono tanti angoli da conoscere, da scoprire, da vedere.
Il patrimonio artistico, è immenso, talmente vasto, e molto spesso non conosciuto, anche da chi ci vive, ce l'ha sotto gli occhi tutti i giorni, e per questo, molte volte passa inosservato.
Ho accettato con piacere di fare una visita guidata al Cimitero Monumentale di Milano, ne sono uscita arricchita.


Le guide del Monumentale, sono molto preparate, la visita ripercorre, molti aspetti storici ed artistici, di alcune lapidi, molto spesso legati a nomi di personaggi e famiglie importanti, Cappelle che occupano posizioni rilevanti, e che rappresentano correnti artistiche.
Tutto ha inizio intorno al 1860, si parla di un periodo in cui si prospettava l'Unità d'Italia.



I defunti fino ad allora, venivano deposti in fosse comuni, in cimiteri piccoli e poco salubri. 
Milano voleva far parte del nuovo scenario economico e culturale, rappresentare L'Unità d'italia, con un luogo dove la memoria civica avesse un ruolo importante, si decise di fare un cimitero.
Già dal piazzale e dalla struttura dell'ingresso si può percepire la maestosità e la solennità del luogo che si visita.


Avviato nel 1864 e aperto nel 1866, da allora è stato arricchito da molte sculture italiane sia di genere classico che contemporaneo, come templi greci, elaborati obelischi, e altri lavori originali come una versione ridotta della Colonna di Traiano.
Un'opera imponente che raccoglie lo stile bizantino, gotico e romanico, alternando pietre dai colori diversi, che ricordassero i colori della nostra Italia, con annesso una vera novità per quel tempo, il tempio crematorio.
Il monumentale ai giorni nostri, ha un'area cattolica, un area israelita, non visitabile a causa dei vandalismi subiti, e un'area A-cattolica dove possono essere sepolti, personaggi famosi di altre religioni.
L'entrata principale del cimitero viene definita "famedio ", o Tempio della Fama, è una parola creata apposta, qui si ricordano tutti i personaggi che hanno reso Milano famosa. 



 Non necessariamente si doveva essere sepolti in questo luogo, o all'interno del cimitero, qui vengono ricordati per nome, e divisi per settori, che corrispondono a diversi periodi storici.



Le decorazioni e i rosoni, rendono merito ai tanti antenati che si sono susseguiti nel corso dei secoli, 



vengono così riconosciuti i cittadini:,
"Illustri" per meriti letterali, artistici,o scientifici,
I " Benemeriti" , coloro i quali attraverso le proprie virtù o i propri impegni hanno portato merito ed onore alla città di Milano,
e i nomi di coloro i quali si sono "Distinti con valore per la nostra Patria".




Scendendo con lo sguardo troviamo grandi lapidi che ci riportano al personaggi più vicini a noi e alla nostra conoscenza, con alcune eccezioni: il Busto di Giuseppe Garibaldi o del Conte Camillo di Cavour.
Al centro del famedio troviamo la tomba di Alessandro Manzoni, che mi riporta ai Promessi Sposi, ai ritratti di Hayez, ai quadri che rappresentavano Pescarenico così amato dal Manzoni.




Mentre Giuseppe Verdi e Mazzini sono si, rappresentati, ma sepolti altrove.
Altre lapidi in marmo ricordano il Premio nobel Salvatore Quasimodo
e il giornalista Leo Valiani, Luca Beltrami che restaurò il Castello Sforzesco.


La guida ci conduce su di una terrazza, lo sguardo si posa sul grande viale, il monumento in onore, dei caduti nei campi di sterminio nazisti, ci ricorda una parte della nostra aberrante storia.


Scendiamo le scale proprio sotto il famedio, nella cripta si possono trovare le tombe di personaggi famosi legati alle letterature, poeti come Alda Merini, e Giovanni Raboni ,
lo scrittore Giancarlo Vigorelli,
Il grande Pittore Francesco Hayez,
artisti del mondo dello spettacolo, come Franca Rame, Giorgio Gaber, Enzo Iannacci

Inizia il percorso, che per l'altissimo valore artistico delle sculture, edicole funebri e altre opere presenti al suo interno, viene considerato un vero e proprio "museo all'aperto" tanti stili, si sviluppano, si elevano e amalgamano cappelle, monumenti creati da architetti e scultori,
vere opere d'arte .
E' un viaggio attraverso la vita sociale-politica economica di Milano, qui venivano sepolti solo coloro, che avevano raggiunto un livello economico e sociale elevato, come la famiglia Bocconi, 



o la famiglia Motta,



 o ancora la famiglia Borletti, la famiglia Palanti,






 la famiglia Campari,



 le opere dello scultore Butti, per la famiglia Besenzanica  e la tomba della moglie 



tomba della moglie di Butti 




 la tomba della famiglia Falk,





 Bonelli,





Molti monumenti, provvisti di una cripta, durante la seconda guerra mondiale venivano utilizzati come bunker antiaereo, si ha la sensazione di passeggiare, in un parco di una città funeraria, tanto sono grandi le cappelle, ma anche le tombe messe a terra, hanno monumenti davvero di tutto rispetto,

 la mia sensazione è che facessero a gara a chi avesse il monumento più imponente, come i signori del medioevo si contendevano le torri più alte.




Il tempio crematorio fu donato alla città da Alberto Keller, nel 1874, uno dei primi in Europa, che contrastava con il pensiero comune cattolico, fu messo in funzione proprio per cremare le spoglie dello stesso Keller due anni dopo.





Anche in questa visita il tempo è volato, l'ultima informazione che la nostra guida ci ha dato è  sul costo di un posto al Cimitero monumentale,  che si aggira intorno ai 500.000 euro...... come dire, anche se la morte è per tutti uguale, quello che non è accessibile a tutti, è come viene rappresentata.



7 commenti:

  1. MI PIACCIONO LE FOTO SI TUTTO BELLO CIAO CHICCA METTI IO TI METTO I COMENTI

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  2. Sei straordinaria Enrica,anche da un cimitero anche se monumentale,per la sua storia e la sua grandezza , sei riuscita ad attrarre la mia attenzione come sempre,facendomi partecipe ,con la tua dialettica certosina e i tuoi occhi che sanno cogliere le bellezze dell'arte in tutto,,,vero,il monumentale è un museo a cielo aperto,,,,Grazie di avermici portata,,,un abbraccione,,elisabetta,,,,,,

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  3. Che bello anche a me piacciono tanto le storie delle persone e delle cose ma io non approfondisco mai . Invece tu sei proprio esauriente . Complimenti Lucia.

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  4. so di fare polemica ora, tutto bello quello che ci hai documentato, ma vedere che anche nella morte chi già ha avuto tanto, ostenta ancora, davvero mi infastidisce, credo comprenderai il mio punto di vista, questo senza nulla togliere a quello che hai così precisamente ed esaustivamente comunicato a noi che ti leggiamo. Marisa di Olgiate

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  5. Un'altra bella visita al Gran Milàn. Il cimitero monumentale è un patrimonio fantastico e raccoglie vestigia assai importanti. Ti faccio un invito interessato: Fammi venire sempre con te nelle tue visite ed escursioni. Ne tornerò certamente arricchito. Grazie e ciao.

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  6. Sei spettacolare ...
    Posso solo dirti Grazie x quello che pubblichi scopro cose importantissime e bellissime che non conosco x distrazione imperdonabile ...complimenti

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  7. Devo concordare con il commento di Lorenzo.anche se il monumentale io, lo conosca molto bene,dopo aver letto le tue visite,come illustri con scritti e foto l'argomento scelto,ci si sente veramente più ricchi,brava Enrica, paki.

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