il filo dei ricordi-racconti

lunedì 15 giugno 2020



 

 
                                            John Frenc Sloan
Non è semplice spiegare cosa ti colpisce di un opera, ci sono momenti che,  forse per sensibilità tua personale, o per malinconia, un quadro  ti rapisce  nei colori, nella vitalità, a volte ti trasmette il silenzio, oppure porta in te un ricordo, non so dare spiegazioni né ho la preparazione  tecnica, ma sicuramente colpisce i miei sensi, le mie emozioni.


Nato il 2 agosto 1871, Lock Haven, in Pennsylvania, negli Stati Uniti d’America, è morto il 7 settembre 1951, ad Hannover.
John Frenc Sloan, è stato un pittore, un incisore e litografo, un fumettista ed un’illustratore. Nelle sue opere, è riconosciuta dai più la vitalità, la vita quotidiana, nella città di New York.
Proveniva da una famiglia che ha sempre, ha apprezzato libri, periodici e stampe. Il padre James Dixon Sloan, avrebbe voluto essere un uomo d’affari e un artista.
La madre un insegnante che ha tramesso ai figli l’apprezzamento per i libri e le arti.
Nel 1876, la famiglia si trasferì a Filadelfia e nel 1884 iscrisse il figlio alla prestigiosa “Central High School”, dove aveva come compagni di classe William Glackens e Albert Coombs Barnes.
Era una delle migliori scuole pubbliche degli Stati Uniti, per essere ammessi alla scuola bisognava, e bisogna tutt’ora, aver conseguito un ottimo voto al diploma, voleva diventare un dentista. Aveva una predisposizione naturale al disegno, a soli 12 anni creava con inchiostro, acquerelli e matita, sul proprio libro “L’Isola del Tesoro” illustrazioni a mezza pagina, e immagini minuscole nel sommario e niente meno che nella pagina iniziale accanto al titolo aggiunse il proprio nome.
I sogni di gloria del padre naufragarono, fu vittima di un grande esaurimento nervoso, che lo rese inabile al lavoro, John, poco più di un adolescente, all’età 16 anni, divenne l’unico sostegno della famiglia, abbandonò la prestigiosa scuola, iniziò a lavorare come cassiere per Edward Newton, un libraio e un rivenditore di stampe pregiate, si fece notare per le decorazioni di biglietti da visita, di auguri, cartoline.
Nel 1880, studiò da autodidatta seguendo il Manuale di Etcher di Philip Gilbert Hamilton, imparò ad incidere, divenne quindi un illustratore, e un incisore,


 dipinse calendari, decorò case di poeti, incise opuscoli di poesie e, molti dei suoi lavori, per le decorazioni delicate e precise, erano considerate l’interpretazione di un talento.
Spesso, ricordava di essere entrato nell’arte per guadagnarsi da vivere, non solo per sé stesso, ma per tutta la sua famiglia.
 Ha cercato di frequentare la scuola d’arte, ma le esigenze non lo consentivano, nel 1890 frequentò dei corsi serali di disegno a mano libera, presso lo Spring Garden Institute, sempre in quest’anno concluse il suo primo dipinto ad olio, un autoritratto.


In seguito si propose come artista commerciale indipendente.
Nel 1892 riuscì ad entrare nello staff del Philadelfia Inquirer, aveva 21 anni.
Ottenendo l’impiego come artista di giornale, seppe sfruttare l’educazione artistica alternativa, gli mancavano i mezzi finanziari, per conseguire una formazione didattica regolare, nelle accademie americane ed Europee.
L'editore del giornale James Elverson, aveva acquistato nel 1889, il Philadelfia Inquirer, con i lavori di Sloan, lo aveva trasformato da carta stanca, ad un giornale per tutti, con illustrazioni, oltre che ai pezzi di illustri giornalisti.
 l’Inquirer, era diventato il giornale della domenica, poi il giornale che tutti leggevano tutti i giorni, attirando così un crescendo di nuovi lettori abbonati
.
Sloan all'Inquirer

 Attraverso le illustrazioni aumentavano anche le entrate per la pubblicità.
L’editore, elogiava le illustrazioni di Sloan, le riteneva eccellenti, faceva notare che, nessun altro giornale del Paese poteva eccellere in questo, forse esagerando un po’.
Per circa 12 anni, Sloan ha lavorato presso ben due giornali, l’Inquired, e la Stampa, per qualche mese anche al New York Herald.
Il lavoro di illustrazione, su libri, riviste, e manifesti pubblicitari, influenzarono la sua produzione artistica sia nei dipinti che nelle incisioni, 


tanto da modellarne la tecnica, e gli interessi principali, è stato un abile promotore di sé stesso, delle proprie abilità, nel progettare, incidere, illustrare, pubblicizzare schizzi e lettere.


Era molto bravo, anche nelle immagini di notizie sul posto, che trasmetteva ai giornali, ma non eccelleva negli schizzi rapidi, perché era un perfezionista. Per questo venne definito il pittore degli incidenti.
Ritornò all'Accademia di Belle Arti di Filadelfia dove conobbe il pittore/ avvocato Robert Henri che divenne in seguito il suo mentore e migliore amico. 
Negli anni ha preso decisioni che non sempre lo hanno aiutato professionalmente, fondò a Filadelfia il charcoal Club.
Grazie alla pubblicazione di alcuni suoi disegni nel libro Great Battless of de World (Grandi Battaglie nel mondo) di Stephen Crane; e per l’edizione speciale dei racconti di Charles Paul de Kock completò 54 disegni e 53 bozze
Le immagini presentate sono state il frutto di studi di personaggi umoristici, di gruppi che si relazionano nelle strade, nei giardini o nei salotti della Parigi di fine ottocento, ottenne la lode come illustratore.
Da autodidatta, seguendo gli illustratori francesi e inglesi, si evolveva prendeva spunto dall'ispirazione dell'art nouveau francese, ma anche a molte xilografie giapponesi, sviluppa uno stile nuovo, elegante, i modelli piatti, le linee morbide.E' stato il precursore dello stile dei poster, quelli esteticamente gradevoli, leggeri, eleganti.


Per avere più tempo da dedicare alla pittura, lasciò l’Inquirer, lavorò per il Philadelphia Press dal 1895 al 1903, nel tempo libero metteva sulla tela, le scene della citta di Filadelfia.
Henri, lo incoraggiava inviando dall’Europa, le riproduzioni che lui stesso copiava da artisti europei come Manet, Diego Velasques, Goia.
Ha cercato di promuovere delle piccole riviste, anche per dare spazio a chi ancora era sconosciuto, seguendo lo stile francese del quotidiano Gil blas, le riviste ebbero breve durata, ma le illustrazioni di Sloan cominciarono ad apparire  nei libri e nelle riviste tradizionali.


Alla “Stampa”, la sua presenza contava, propose dei puzzle, da inserire come supplemento domenicale, nel 1900 divennero a colori, e a pagina intera, tantissimi furono i lettori, che acquistavano il giornale per provare a risolvere, sperando  di poter vincere il premio di 10 dollari.
Nel 1901 si sposò con Anna Maria Wall, una prostituta con problemi di dipendenza dall’alcol, fu amore a prima vista, la donna, fu una compagna devota, che credeva in tutto quello che lui faceva, ma aveva problemi mentali, causati dall’alcol che furono la fonte di innumerevoli crisi.
La tecnologia avanzata, nei giornali era entrata la fotografia, il lavoro non era più sicuro, con la moglie nel 1904, si trasferisce a New York, la reputazione di illustratore e la padronanza dell'incisione gli furono molto utili.
New York era diventata il centro dell'editoria di tutta la nazione, per mantenersi lavorava ancora a puzzle, e a cartoni animati, ha cercato in quel
 periodo commissioni presso riviste famose, come Century o Collier, ma fu per "The Steady"
che fece delle illustrazioni riconosciute degli esperti come le più riuscite  per rappresentare la città.


La pittura americana, che fino a quel momento aveva come modello, il lavoro nei campi dei contadini,


 campagne rurali, l'oceano, Sloan, proponeva la vita quotidiana, era sempre più interessato a dipingere le persone, i quartieri di New York, raccontava la nuova America.


 New York, stava diventando una metropoli, i diversi grattacieli, i ponti, le fabbriche, il fenomeno dell’immigrazione.

Uomini impegnati, che fossero ricchi borghesi, o semplici operai, volevano, dopo una faticosa giornata di lavoro, godersi il tempo libero,


 ma anche la vita notturna di New York, i locali dove si giocava d’azzardo, la folla che passeggiava sotto la luce dei lampioni, gli incontri clandestini di Boxe, i banconi dei bar,


i viaggi in tram. 

Far accettare dai Salon accademici un tema così moderno, è stata la difficoltà con cui Sloan si è scontrato, tanto che le sue opere, e quelle dei suoi amici venivano regolarmente respinte.
Il frutto degli studi fatti, l'esperienza che aveva acquisito essendo i disegni per le Bock, è evidente, sia nelle pitture, che in una serie, di incisioni,dove si manifesta l'anima reale di una grande città, furono considerate illustrazioni, olo per sminuire il lavoro di un'artista così meticoloso.




Dà vita ad un nuovo movimento artistico americano, i partecipanti hanno stili diversi, sono tutti artisti di formazione autodidatta, li accomuna solamente una grande amicizia e la voglia di rivincita, si collocano a metà tra l’impressionismo e il realismo. Vengono aspramente contrastati dai direttori delle diverse accademie, definiti i pittori dell’Ashcan school, (la scuola del cesto della spazzatura), la pittura del gruppo, affronta i temi sociali.


Sloane, vuole avvicinare l’arte al giornalismo, l’arte dovrebbe dare voce a tutti, spesso le sue opere, raccontano lo sfruttamento dei lavoratori emigrati, nelle fabbriche, nei porti, operai e operaie sempre molto affaticati, agli spettacoli delle ballerine, 

altre donne nell'intimità delle loro camere da letto.
Il lavoro domestico, donne che sui tetti che stendono il bucato,




o si asciugano i capelli al sole,


per arrivare ai bambini afroamericani che vendono giornali agli angoli di strada, che non frequentano la scuola, oppure a dei gruppi di bulli che seminano il terrore nei quartieri.
Nel 1908 partecipa alla storica mostra di The Eight alla Macbeth Gallery. Sloan divenne una figura centrale nella scuola di Ashcan ed era famoso per il suo stile pittorico e la sua tavolozza scura.


Nel 1910, aiutò a organizzare la mostra di artisti indipendenti e si unì al Partito socialista, denunciava le morti degli operai nelle fabbriche,
 le mancanze di sicurezze, e lo sfruttamento nei cantieri edili,
 oggi vengono definite le migliori illustrazioni che il partito socialista potesse avere in quel periodo.
Per aiutare la moglie ad uscire dalla dipendenza dall’alcol, su invito del medico riportò su un diario i suoi pensieri più intimi, dal 1906 al 1913, il diario venne utilizzato, e pubblicato nel 1965 permettendo ai ricercatori e agli studiosi di avere un quadro dettagliato e un’immagine di quello che era l’arte prima della guerra.
Nel 1912 divenne il direttore artistico del giornale, “The Masses” fino al 1916,

 quando si discostò dalle nuove posizioni editoriali, rimanendo sempre impegnato per le cause di sinistra per tutta la vita.
Durante lo sciopero dei lavoratori della seta fece un quadro lungo 80 metri.
Si presentò all' all'Armory Show con due oli e cinque incisioni. Subisce l’influenza dello stile postimpressionista, ritrova nello stile fauvista la tavolozza brillante di alcuni paesaggi che aveva dipinto da autodidatta nell’adolescenza. Era un uomo aperto alle innovazioni, pur cercando di non farsi coinvolgere dai movimenti europei, dichiarò esplicitamente di avere ammirazione, per Van Googh e  per Picasso.
 Dopo anni di vacanza a Santa Fè   apprezza le opere dei pittori nativi americani e messicani, non solo le tele, anche i murales di Diego Rivera (marito di Frida Kalo). Dopo la morte della moglie, nel  1944  si sposa la seconda volta con una sua studentessa, si ammala di cancro e muore nel 1951
Possiamo definirlo a pieno titolo il pittore degli operai americani, pur essendo un pittore famoso, poche erano le vendite effettive dei suoi quadri, era un professore molto bravo nell’insegnamento, esortava i propri studenti a dipingere prima per la passione per l’arte. Ripeteva ai suoi studenti: ”non ho niente da insegnarvi che vi potrà aiutare a guadagnarvi da vivere.”
 I suoi dipinti, ritratti e manifesti, sono conservati in molti musei americani, anche grazie all’opera della seconda moglie dopo la sua morte. Sloan era un osservatore della vita che lo circondava, come Hopper osservava la vita degli altri, ma lo stile rappresentativo discosta, mentre in Sloan si vede e si intuisce il movimento e la voglia di vivere, a mio parere in Hopper si sente la solitudine l’introspezione.




9 commenti:

  1. Brava Enrica. sempre piu' competente e coinvolgente!!!

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  2. Bellissimo, si legge scorrevolmente e con piacere.
    Le notizie riportate sono di grande interesse e per la maggior parte poco conosciute. Il tutto da conservare come cultura storico/sociale di un'epoca particolare. Grazie Enrica, ancora complimenti. Un caro saluto.

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  3. La storia di un uomo modesto con un dono dedicato a pochissimi, la sua vita e le sue creazioni molto coinvolgenti, grazie Enrica!!

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  4. Non ho niente da insegnarvi che vi potrà aiutare a guadagnarvi da vivere. Questa frase dimostra quanto è stato grande questo uomo. Tanti pensano che dipingere scrivere, o altre passioni siano remunerative, lo sono si, ma per i commercianti, un vero artista crea per vedere l'espressione compiaciuta sul volto di chi guarda, o legge, le sue opere. Come sempre porti qual'cosa di nuovo per permettere agli ignoranti come me di avere qualche nozione in più sul mondo dell'arte.
    P.S Io credo che anche tu nel tuo piccolo sia un'artista che riceve in compenso il plauso dei suoi lettori. Compimenti vivissimi per la tua nuova opera, pittrice con il pennello della parola scritta. RAV.

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  5. Bellissimo e molto interessante,un personaggio che non conoscevo.Grazie Enrica. Anna B.

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  6. Brava Enrica, hai tirato fuori dal tuo cilindro, un personaggio a me sconosciuto, che è un esempio di bravura e modestia. Un vero maestro di vita, un artista passionale che dedica la sua arte alla causa dei lavoratori. G

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  7. Anche per me è uno sconosciuto.Grazie per averlo presentato!OLga

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  8. Un altro mondo l'america, un altra vita, ma la realtà di un tempo è simile ovunque grazie x le ricerche e le nozioni ben spiegate, senza far diventare un artista chiudendolo dentro i recinti degli stili, grazie ancora.. Lollo. B

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