il filo dei ricordi-racconti

sabato 27 giugno 2020

La val di Masino


LA VALLE DI MASINO


Il look down è finto, possiamo di nuovo vedere gli amici e i famigliari, manteniamo le distanze di sicurezza, niente abbracci, ma possiamo trovarci, e questo vuol dire molto….

Dopo tanto tempo, decidiamo di passare una giornata in un luogo che sembra essere scampato alla Pandemia, quindi di buon ora si parte, borsa frigo, cibo al sacco e si va…. Pronti Partenza…. Via …

Preferisco fare la strada del lago, che, se per certi aspetti, non è scorrevole, ci offre però un panorama bellissimo, chi mi accompagna in questo giro, non conosce le mie zone.

Mentre percorriamo il nostro tragitto, e mi sembra surreale, sentir dire quanto sia bello il lago di Como, mi viene detto che vivo in un posto molto bello,….Molto spesso ci si abitua e si da per scontato quel che ci circonda... è vero vivo in un bellissimo posto….

Saliamo verso l’alto lago, dobbiamo raggiungere la bassa Valtellina.



Morbegno, è il paese che congiunge Como alla Valtellina, fino a questo punto il panorama si può definire collinare a volte pianeggiante, e poi su fino alla Val di Masino. Siamo proprio in mezzo alla zona montuosa della Lombardia, in provincia di Sondrio, l’unica provincia alpina.



Mentre saliamo il panorama cambia, è diverso.

La Val Masino, è circondata da alte montagne e, cosa che io davvero non sapevo, è famosa per le sue pareti rocciose da scalare, per gli itinerari turistici, per i vari percorsi da trekking di varia difficoltà, è stata per me, devo proprio ammetterlo, una piacevole scoperta.


Mentre continuiamo il nostro percorso, vere e proprie lastre di pietra di notevoli dimensioni, determinano il percorso stradale, la strada ci passa proprio in mezzo.



 Passiamo davanti al Sasso di Remenno, è il sasso più grande, alto 50 metri, le sue quattro pareti vengono percorse da diverse vie di arrampicata, è il più grande monolito roccioso d’Europa, con un volume di oltre mezzo milione di metri cubo, sceso a valle a causa di una grossa frana, sul lato ovest alcuni pastori, scolpirono una scalinata di pietra, che è ancora la via più semplice da percorrere per raggiungere la parte più alta.



 E’ circondato da diversi altri grandi massi, come un anello, tutti attrezzati per le arrampicate sportive, mentre per chi non vuole azzardare tanto, vi fanno addirittura delle escursioni, di diverso grado e pericolosità, per passare in mezzo questo percorso definito il “labirinto dei Ciclopi” di granito.




 Non ho certo il fisico e la resistenza per fare arrampicate, ne percorsi di varia difficoltà. Voglio solo fare una gita in compagnia, quindi raggiungiamo il paese di San Martino, ci informiamo, e raggiungiamo le terme di Masino.

Qui, incastonate tra le montagne si trovano le terme, la struttura è ferma e si iniziano a vedere i primi danni delle intemperie e dell’abbandono, c’ era un albergo che si collegava alle terme grazie ad un ponte di legno coperto,




sono convinta ci fosse anche qualche colonia estiva, tutto questo è abbandonato dal 2015. E’ possibile, attraverso una scalinata, salire fino alla fonte dove l’acqua sgorga a 38°.




Le proprietà curative di quest’acqua, sono riconosciute fin dal 1400, tutta la nobiltà italiana e svizzera, si affidava a queste acque miracolose. E’ un luogo da favola, il tutto circondato da una foresta di abeti e faggi, fa parte dei 23.000 ettari di foreste e verde della Lombardia.






E’ un luogo incantato dove tanti, ma davvero tanti escursionisti seguono percorsi stabiliti, sentieri attrezzati, le risorse naturali offerte dal bosco, la cascata, l’essere avvolti dalla suggestione delle “termopili”, ossia delle numerose sorgenti naturali di acqua calda. I sentieri sono percorribili facilmente, senza grosse difficoltà, consentono di esser frequentati da diverse famiglie, anche con bambini in tenera età.


Mentre noi, curiosavamo e passeggiavamo per questi sentieri, tanti ragazzi, prendevano il sole sopra grandi sassi all’intero del fiume, con i piedi e le gambe nell’acqua fredda, altre persone, con scarponi ai piedi si accingevano a salire fino a raggiungere le vette o i rifugi.






 I boschi variano la loro composizione in base ai cambiamenti della quota, ci sono pascoli incastrati fra le tante rocce o le altissime pareti di roccia che incombono, il fiume che scorre, ovunque lo sguardo si appoggi si trova la meraviglia, e non si può far altro che ammirare il panorama.



 Scendendo verso il paese ci sono le indicazioni del punto di partenza del “sentiero sensoriale dei bagni di Masino”, è un sentiero di circa un chilometro, progettato per consentire a persone ipovedenti e non vedenti, di poter beneficiare di una passeggiata semplicissima nel bosco.
Le cime più alte, che raggiungono circa i 3000 metri di altezza formano una corona, quasi volessero proteggere le case addossate l’una contro le altre,



 le rocce di granito sono come giganti verticali, sparsi ovunque in mezzo ai prati, o sovrapposti quasi a diventare esagerati muraglioni, pronti a proteggere il paesaggio,



 dall’avvento della modernità , quasi a ricordare, a noi che le visitiamo che loro ci sono da sempre.
Ci sarebbe la possibilità di raggiungere la Valle di Mello, una riserva naturale a detta di tutti splendida, negli anni scorsi c’era un servizio di navetta, ora anche questo è sospeso causa corona virus, ma potremmo acquistare un pass che ci permetta di raggiungere un punto con l’auto poi si dovrebbe proseguire a piedi per circa due ore, non eravamo preparati a tutto questo , non abbiamo le scarpe adatte , ma ci ripromettiamo  di tornarci, è proprio una promessa, e approfondire la nostra visita per assaporare di nuovo il piacere che abbiamo provato oggi.
E' proprio un bel posto, e non c’è nulla che appartenga all’uomo , tante pietre, tanto verde dell’erba, degli alberi, è una bellissima giornata, il cielo azzurro bellissimo e il fiume che sembra ci racconti il suo passaggio millenario, si sentono gli uccelli che emettono ognuno il proprio trillo.

 Scendiamo in paese, e ci informiamo sui piatti tipici, stasera è possibile scegliere tra Pizzoccheri un piatto tipico fatto con grano saraceno e formaggio della zona il famoso Bitto,


 oppure una zuppa di gnocchetti di segale che ho già provato in altre zone della valtellina, altri gnocchetti con sugo, e per secondo si possono scegliere tra polenta e selvaggina, sciatt con la verdura, 


 o un buon piatto di bresaola...

 Io sto bene e chi mi accompagna mi assicura che è una meraviglia….


Basta poco che ce vo!!!!






                     

11 commenti:

  1. Bellissimi posti e paesaggi .......brava Enrica hai scritto molto bene Grazie alla prossima Maurizio G

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  2. Posti fantastici,anche i piatti tipici sono di mio gradimento.Complimenti per le foto!OLga

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  3. Bellissimi posti,pensare che abbiamo snobbato queste meraviglie,facendo le vacanze all'estero.Sempre di più amiamo l'Italia,auspicando che passi questo brutto momento rendendoci più uniti.Grazie Enrica,complimenti.Anna B.

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  4. Bellissimo zia, complimenti proprio brava. Barbara

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  5. Enrica versione"nature" il risultato non cambia. Sempre un eccellente racconto che ci da la possibilità di condividere con lei le sue emozioni nel visitare quei luoghi ameni. Brava la nostra.... Alberto Angela. G

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  6. Enrica grazie per il tuo articolo. È un posto bellissimo: ho fatto le vacanze parecchie volte e tu me le hai fatte ricordare. Margherita

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  7. Mi hai incuriosito, sembra una bella valle! Maurizio Malacarne

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  8. Tutto molto bello Enrica, visioni dal vivo, è come se avesi fatto io stesso la vacanza, ho vissuto luoghi e paesaggi, ho gustato i piatti, mi è mancato solo sentire la temperatura dell'acqua termale. Sei unica, ha una capacità descrittiva che riesce a trasformare lo scritto in un film. Complimenti e avanti così, ciao.

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  9. Quante scarpinate alla ricerca di strane pietre, per costruire quelle piccole opere d'arte che in Giappone chiamano Suiseki. Grazie Enrica per avermi/ci ricordato questa meravigliosa valle. RAV

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