il filo dei ricordi-racconti

domenica 27 aprile 2014

LA RAGAZZA CON L'ORECCHINO DI PERLA

In seguito alla chiusura del museo "Mauritshuis ", dell'Aia in Olanda, per importanti lavori di restauro e ampliamento, una parte di collezione dedicata da Vermer fino a Rembrand è giunta anche in Europa, dopo aver girato diverse Capitali importanti del mondo da Tokio e Kobe in Giappone nel 2012, a San Francisco, Atlanta e a New York nel 2013.
La città che la ospita è Italiana e si tratta di Bologna, è l'unica tappa europea.
Dal 8 febbraio al 25 maggio 2014,a Palazzo Fava si potrà visitare questo stupendo percorso che comprende l' opera ormai famosa, che è diventata il simbolo dell'Aia, "La ragazza con l'orecchino di perla", così come la Gioconda è il simbolo di Parigi.
La biblioteca di un paesino vicino al mio, organizza molto bene questi eventi, a cui naturalmente, ho partecipato con un'altra mia amica.
Giunti a Bologna avevamo la visita alla mostra prenotata per il primo pomeriggio, abbiamo così visitato la città, devo sinceramente dire, che l'avevo vista un po di tempo fa e non mi aveva entusiasmato molto, l'avevo trovata sporca, oggi invece la città è pulita e molto ben organizzata, i negozi malgrado sia un giorno di festa sono tutti aperti, e a disposizione dei turisti e visitatori in occasione della mostra



Seguendo la cartina fornitaci dalla biblioteca, dalla Piazza di Nettuno dove la fontana con Nettuno è in bella mostra, arriviamo fino alla piazza delle due torri:
La torre degli Asinelli e la Garisenda :
nel medioevo Bologna ospitava più di 100 torri queste sono le due più famose, sono salita sul tetto della torre degli Asinelli ho percorso i 498 scalini, alternando la salita con delle soste per permettere agli altri avventori di scendere, così ho avuto anche modo di riprendere fiato, è veramente faticoso, giunta in cima (ce l'ho fatta) la torre è alta 97,20 mt e ha una inclinazione di mt 2,23 usata per scopi militari, durante la seconda guerra mondiale la torre veniva utilizzata con funzioni di avvistamento, i volontari si appostavano in cima per indirizzare i soccorsi verso i luoghi della città bombardati.


Da qui si vedono la Cattedrale di San Pietro, la Basilica di San Petronio le antiche strade medievali che attraversano la città in ogni direzione e più lontano il panorama dei pittoreschi colli Bolognesi, fino a offrire una vista che, in giornate particolarmente limpide, può arrivare fino al mare e alle Prealpi del Veneto. Una leggenda dice che visitare queste torri prima di aver concluso gli studi all'università, porterebbe grosse difficoltà accademiche, ma è solo supestizione.
La discesa non è stata semplice, i gradini stretti non permettevano di mettere il piede diritto, per cui si doveva fare attenzione,


 una volta usciti però eravamo soddisfatte, mentre camminavamo ho mangiato il mio panino e poi un bel gelato, La torre Garisenda, in seguito ad un terremoto subì un cedimento del terreno, per evitare un crollo venne abbassata a 48 mt di altezza. La camera di commercio di Bologna, detta anche Loggia dei mercanti era la sede degna dell'importanza delle varie Società d'Arte, e conserva le misure a cui devono corrispondere le tagliatelle emiliane.


Siamo così arrivate al complesso di Santo Stefano che affacciato su una delle piazze più belle della città, chiude due file di portici divergenti da via Santo Stefano, la Basilica è formata da sette chiese, qui si sono susseguiti nel corso dei secoli, la prima chiesa venne costruita da Ambrogio, vescovo di Milano, mezzo secolo dopo Il vescovo di Bologna vi fece costruire una riproduzione del Santo Sepolcro di Gerusalemme.


 I longobardi poi, ne fecero il loro principale centro religioso, verso la fine del X secolo dopo un periodo di abbandono, dei frati benedettini iniziarono a ricostruire, creando una basilica simile alle scatole cinesi, fatta di chiese e cortili, chiostri e passaggi,


 un complesso insieme che ha mantenuto il suo fascino anche dopo i restauri che si sono succeduti nel tempo.


Dobbiamo tornare in Piazza di Nettuno, qui ci ritroviamo per andare alla mostra...
Palazzo Fava, 

contiene affreschi bellissimi, con soffitti a cassettone che lasciano a bocca aperta, non è possibile fotografare, ma sono meravigliosi.

 palazzo fava piano nobile
                                                                                                                         
 La mostra ospita alcuni tra i dipinti più famosi di Rembrandt, ma non solo troviamo artisti come Gherardo delle notti, che venne a Roma per perfezionare i suoi studi e divenne un estimatore di Caravaggio.
I pittori olandesi seguirono le tendenze naturalistiche , specializzandosi in nature morte, paesaggistiche e di pittura in genere, anche il ritratto era popolare, non si differenziava tra classi sociali, non avendo la religione come tema, che dominava come nelle corti europee cattoliche, i pittori olandesi si specializzarono su scene di vita quotidiana, o su ritratti che venivano richiesti dai ricchi olandesi, tanto da diventare soggetti pittorici, paesaggi, marine, c'era chi si specializzava dipingendo solo animali, oppure rappresentavano il potere commerciale e navale che aveva caratterizzato il Secolo d'oro della Repubblica.
Molti grandi ritratti di gruppo venivano richiesti dalle compagnie di milizie come "La ronda di notte"di Rembrandt.



Mi è piaciuto molto il passaggio dove si rappresentava la paesaggistica, la guida parla di completezza di particolari tanto che si potrebbero contare, i sassi che ci sono, o addirittura sembra di poter toccare i fili di erba,queste opere venivano accuratamente composte usando la lente di ingrandimento.
In alcuni paesaggi il cielo diventa il protagonista e sembra di poterlo toccare., occupando quasi tutto lo spazio della tela



Molti artisti autorevoli si sono dedicati anche al ritratto, benchè venisse considerato un stile meno importante, diversi furono i pittori che si dedicarono a questo tipo di pittura.
Erano esponenti della Golden Age dell'arteolandese, in mostra abbiamo visto 36 tele tra cui quattro Rembrandt, un altro Vermeer (Diana e le sue ninfe)


 Jan Steel con la sua “ragazza che mangia ostriche”,


 Ter Borch con la sua “donna che scrive una lettera”,


 Van Honthorst con la sua “suonatrice di violino”


 e Carel Fabritius con il suo “cardellino”


Chiude il percorso la ragazza con l'orecchino di perla,

Vermeer


il ritratto rientra nella categoria dei tronie, una forma artistica in voga nell'Olanda del 600, Vermeer dipinse il quadro nel 1665, alla morte si trovava ancora nel suo studio, da quel momento se ne perdono le tracce, ricompare ad un'asta nel 1881, viene acquistato per due fiorini e 30 centesimi, nel 1902 l'ultimo proprietario lasciò al museo "Mauritshuis " dell'Aia una collezione di dodici dipinti tra cui anche la ragazza con l'orecchino di perla. Della vita di Vermeer non si sa molto tranne che aveva ereditato dal padre una locanda e  come il padre, oltre a dipingere svolgeva il ruolo di piccolo mercante d'arte, era di religione protestante, ma si convertì al cattolicesimo per sposare Catherina Bolnes di ceto superiore al suo, con la quale ebbe 14 figli, per poter sopravvivere si trasferì presso la casa natale della moglie, alla sua morte lasciò pochissimi averi e molti debiti.

Anche Rembrandt che pur era molto più stimato come artista, rispetto a Vermeer, morì in povertà, perchè viveva al di sopra delle proprie possibilità.
Erano esponenti della Golden Age dell'arteolandese 

rembrandt autoritratto














rembrandt ritratto di un uomo col cappello piumato

Uscendo con gli occhi pieni di immagini e colori, andiamo a vistare la Basilica di San Petronio ma la lunga fila ci ha spinto a desistere, e siamo saliti nella mostra del palazzo comunale, e poi siamo entrati nella Cattedrale di San Pietro che dall'esterno è quasi anonima, mentre l'interno mi è piaciuto molto, per la seconda volta oggi, ho visto il presbiterio posto più in alto, per salire si devono fare dei gradini, rispetto al piano dove i fedeli pregano ci avviamo al ritrovo per il ritorno a casa
Bologna, con i suoi portici, i più lunghi al mondo,


 cattura il visitatore abbracciandolo, Piazza Maggiore è il cuore della città, il centro storico è fra i più estesi d'Italia, ben conservato e vivo, l'università, la più antica d'europa, la cucina tradizionale. Mi mancano tante cose da visitare, chissà se tornerò ancora ...per il momento mi accontento......








mercoledì 23 aprile 2014

LA DICHIARAZIONE DEI REDDITI

Questo è periodo di angoscia, per tantissimi motivi, poco lavoro, o disoccupazione, si vive senza aver certezza ne sicurezza di quel che domani ci riserva, anziani che non riescono a vivere, famiglie in grosse difficoltà, esodati, e giovani sfruttati o senza lavoro, se non hai studiato, non sei preparato, se sei laureato sei troppo preparato e costi troppo e così chi è ricco sfrutta senpre i deboli della società e si arricchisce sempre più, mentre, chi è persona normale non ha alcuna certezza.
L'unica cosa certa, che non ha cambiato il proprio stato, è che entro un determinato periodo dobbiamo fare la dichiarazione dei redditi.


Che sta diventando un'odissea di scartoffie. Per prima cosa, ci si deve rivolgere ad un caaf,


 che ti chiede le fotocopie di tutti i documenti, se sei un pensionato, per avere il tuo Cud  devi richiere un "pin" in quanto l'Inps non spedisce più o quasi più il modello Cud, ossia la certificazione delle tue entrate, devi collegarti ad un personal computer e stampare il modello che ti riguarda
 Ma spesso il tuo modello, non si trova per cui devi rivolgerti alla sede Inps  della tua città,


 Se sei amministratore di sostegno, di un qualunque invalido, devi recarti, sempre alla sede, con tanto di documenti, e non è detto che ti venga dato il pin, oppure ti viene gentilmente spedito a casa il modello Cud, nel frattempo hai perso un paio di giornate di mattinate di lavoro, ammesso che lavori.


Poi ti rechi al caaf con tutto il tuo malloppo e scopri che le fatture più alte che dovrebbero essere messe nelle spese mediche, necessitano della fotocopia della richiesta del medico (Impegnativa) che tu non hai più, perchè l'hai consegnata alla struttura dove hai fatto la terapia, o le inalazioni o i fanghi, o che chi ti ha fatto il plantare per i piedi, il busto per la schiena o qualsiasi altro oggetto che dovrebbe essere di giovamento per la tua salute, ti ha rilasciato una fattura non idonea e che quindi deve essere modificata perchè così non va bene.



E ricominci a girare, sperando di poter rimediare e scaricare un po di quelle spese che in teoria dovresti avere il diritto di scaricare.
Ma una persona anziana, magari senza mezzo di trasporto proprio, cosa deve fare, deve girare un paio di settimane per aver quello che dovrebbe essere un diritto? Non tutti possiedono un personal computer, mi sembra un incubo...



Ma per le fatturazioni non c'è una sola regola, com'è che alcuni centri le fanno in un modo e in altri le fanno come vogliono?


Io abito a Como e tutto questo mi è successo in questo ultimo periodo, un'odissea per fare il mio 730 e quello di una persona di cui sono l'amministratore di sostegno.

Recarsi in città, trovare un posteggio, se lo trovi ti va alla grande, pagare il tiket del posteggio, recarsi alla sede Inps, aspettare delle ore, ogni tanto uscire per sostituire il tiket dell'auto altrimenti rischi pure la multa, senza contare la benzina, e poi dicono che le città sono intasate.
Certo che per essere spennati,


 come ci hanno, e stanno continuando a fare, dobbiamo girare come trottole,

 è davvero il colmo,
 mentre agli evasori fiscali, diamo credito, e facciamo anche gli sconti, se riportano il capitale in Italia.


 Ai poveri diavoli , stanno togliendo anche l'aria che respirano, paradosso tutto Italiano.
Sono indignata, stufa, disgustata, e mi sento presa in giro, perchè per dichiarare quel poco che ho devo perderci tempo e denaro, e ancora non ho pagato il caaf!!!!




lunedì 21 aprile 2014

Montegrotto non solo Terme

MONTEGROTTO ....IL MINIGOLF E NON SOLO TERME

Montegrotto è immersa nel verde rigenerante dei Colli Eugenei, è uno dei centri rinomati per le terme, per la fangobalneoterapia, il luogo ideale dove ritrovare benessere, bellezza ed equilibrio psicofisico.
Da un'altezza di circa 2000 mt, dai bacini delle prealpi, seguendo un percorso sotterraneo, l'acqua meteorica, riaffiora nel territorio delle terme Eugenee, ricca di sostanze minerali, ad una temperatura di 87gradi centigradi. 


 È unica al mondo, contraddistingue questa zona da millenni, una particolarità associata alla tradizione tramandata fino ai giorni nostri, fin dai tempi antichi addirittura risalenti a prima di Cristo, poi nell'epoca Romana questa zona era diventata importante, e nel 1300 proprio i Signori Carrara avviarono studi importanti continuati presso la scuola di medicina dell'università di Padova.
Qui il turista si sente coccolato, negli alberghi dall'ottimo servizio, accolto, seguito.

Oltre alle cure, ci sono altre attività sportive, di relax e divertimento, palestre, piscine campi da tennis, e da golf, maneggi, centri per l'equitazione, biciclette per scoprire itinerari panoramici, ma anche il MINIGOLF.


Così  glieroi del Lozza si accingono la domenica mattina, di buon'ora a fronteggiarsi con altri giocatori che vengono da ogni parte d' Italia, e allora :
VINCA IL MIGLIORE!!!!!!


Noi donne non possiamo disturbare la concentrazione dei nostri atleti e andiamo a farci un giro.
Durante il percorso passiamo da Monselice e da Montagnana, fino a raggiungere Este. Abbiamo visitato il Duomo che è molto bello, 


contiene una pala del Tiepolo situata nell'abside rappresenta S Tecla che intercede presso il Padre Eterno per liberare la città dalla peste,


un'altra pala importante è sopra l'altare, è l'Assunta di Zanchi, non da meno è l'organo che è uno dei più grandi del Veneto.


E' la Domenica delle Palme e per i credenti c'è l'ulivo benedetto


Visitiamo il mercato dei fiori, e dei prodotti tipici, che è posto proprio sotto le mura del castello Carrarese, costruito e distrutto diverse volte, questo castello, è stato ricostruito nel 1339 così come è ora da Ubertino da Carrara , che era il signore di Padova.


Sotto il dominio veneziano, Este conobbe un periodo di grande prosperità, aumentando l'economia, cultura ed arte, ciò interrotto solo dalla peste nel 1630.
Acquistiamo tutte quante gli asparagi, io anche le cipolle della zona, qualche piantina grassa, è stata acquistata da me e Pinuccia, mentre Graziella e Giovanna hanno fatto altri acquisti.



Sulla strada mentre ritornavamo verso Montegrotto, i cartelli indicativi mi illuminano sulle tante ville da visitare in questa zona, a Due Carrare si trova il Castello di San Pelagio, divenuto sede de il museo dell'aria, a Battaglia Terme si può visitare il Castello del Catajo, e la Villa Selvatico- Sartori sul colle di S. Elena e il Castello di Monselice , la via sacra delle sette chiese, e ancora l'antica Pieve di Santa Giustina, sempre a Monselice
Per me ricordare tutte le numerose ville, i parchi secolari le città murate, che sorgono tra Monselice, Este e Montagnana, è impossibile, spero di poterci tornare ancora per poter visitare queste meraviglie dove gli artisti, poeti, italiani e stranieri, venivano ispirati dagli scenari suggestivi, e fin dai tempi antichi, prediligevano soggiornare.
Siamo ritornate al Minigolf di Montegrotto


dopo i primi due giri, nella sua categoria Riccardo è al primo posto provvisorio, subito dopo di lui c'è Walter che fa parte del suo club, mentre le signore si riposano, io leggo un po, gli sportivi continuano a giocare, e così decido di fare quattro passi a piedi, mi dirigo verso il centro di Montegrotto, visito una prima chiesa, che poi documentandomi ho scoperto che viene chiamata "Oratorio"


L'oratorio - detto anche "chiesa bassa"- è situato in pieno centro cittadino, proprio di fianco al Municipio in Piazza Roma. Solo la torre é medioevale mentre la struttura della chiesa risale al 1724
Al suo interno, sull' altare maggiore, si può ammirare la pala del pittore Luca Ferrari (1605-1654): san Pietro riceve le chiavi da Gesù.
Assai amata e venerata dai cristiani di Montegrotto è la statua lignea della Madonna Nera risalente al 1724, sul primo altare a sinistra, che ogni anno viene recata in processione al Santuario di Monteortone il 25 aprile. La torre è invece di epoca medioevale ed è staccata rispetto al nucleo centrale della chiesa
e poi scendo al Duomo, poco più avanti c'è annesso quello che noi chiamiamo oratorio, qui viene chiamato patronato.
Il Duomo di Montegrotto è di struttura recente, io che non sono esperta l'ho trovato l'interno estremamente candido.


Ritornando sui miei passi nella piazza del comune trovo un monumento che non riesco bene ad interpretare.sembrano alberi di vetro colorato.



Ho saputo poi che a Montegrotto c'è il Museo Internazionale del Vetro d'Arte,
  • Museo Internazionale del Vetro d'Arte e delle Terme: il Museo del Vetro ospita belle ed importanti opere d'arte realizzate da alcuni maestri della lavorazione del vetro. Il Museo conta circa 500 pezzi artistici, in cui significative sono le presenze del maestri Del Negro, il quale ha realizzato anche gli alberi metallici che si trovano in piazza Roma di fronte al Municipio, e Guarnieri e la pregiata collezione storica dei contenitori della ditta Luxardo, oltre che opere di maestri muranesi.
Butterfly Arc - Casa delle Farfalle: la casa delle farfalle o Butterfly Arc come si voglia definire di Montegrotto Terme è la prima mostra di farfalle vive realizzata in Italia. La mostra-museo è stata inaugurata nel 1988, nasce da un'idea dell'entomologo naturalista Enzo Moretto. Il museo permette di seguire gli stadi di sviluppo della farfalla e dà la possibilità di ammirare e osservare i comportamenti di diversi esemplari vivi. Le farfalle sono distribuite in tre grandi giardini in base della zona di provenienza: amazzonico, africano e indo australiano. Da segnalare la presenza del Bosco delle Fate con un itinerario mitologico ecologico, in cui si rivivono antiche leggende celtiche e paleo venete. In inverno la mostra è chiusa dal primo lunedì di novembre fino a fine febbraio.
Scavi romani: Montegrotto Terme ha rivestivo, in epoca romana, un ruolo di rilievo come stazione termale. L'importanza che la cittadina rivestì in quest'ambito è attestata ancora oggi dalla presenza degli Scavi Romani lungo la via principale del paese. Antichi scavi, avvenuti nel Settecento ed altri più recenti (Novecento) hanno riportato alla luce numerose parti di un ampio complesso termale (accompagnato da luoghi di svago e di riposo) risalente alla seconda metà del I secolo a.C. Gli scavi hanno riportato alla luce un innovativo sistema di canalizzazione dell'acqua attraverso l'utilizzo di mulini di sollevamento che fornivano acqua a tre vasche usate per le immersioni. Sono stati ritrovati anche numerosi resti di altre strutture, come un ninfeo ed un odeo (un teatro).


Quante cose da vedere anche in questo centro, Pinuccia che è nel posteggio mi attende per dirmi che hanno vinto come squadra, ogni risultato è bene accetto, 
Il club Lozza. ha comunque vinto, la loro squadra è arrivata prima, iniziano le premiazioni, vedo anche ragazzi giovani che raggiungono buonissimi risultati.


Ci sono ragazze e ragazzi, mariti e mogli, non ci vogliono particolari caratteristiche fisiche, come in altri sport, vedo persone di età diverse, è uno sport a cui tutti quelli che vogliono mettersi in gioco, possono avvicinarsi, poi come in ogni altra attività ci vuole la passione e forse la strategia del gioco.