IL castello di Schönbrunn
L'intero
complesso di Schönbrunn formato dal castello, con tutti gli edifici
annessi e il parco con i vari elementi architettonici, le fontane, le
statue, nonchè il giardino zoologico, il più antico del mondo che
si sia conservato, è ritenuto uno dei maggiori monumenti austriaci.
E' stato dichiarato monumento nazionale e Patrimonio mondiale
dell'umanità dall'UNESCO nel 1996. La storia di questo immobile
risale al medioevo, sin dal 300 apparteneva al dominio di nobili
feudali del convento di klosterneuburg, nei secoli seguenti passò da
vari affittuari. Il borgomastro di Vienna Hermann Bayer, nel 1548 la
fece ampliare trasformandola in una dimora signorile. Pochi anni dopo
sia la tenuta che la residenza divennero proprietà degli Asburgo.
Massimiliano II acquistò una stalla, un mulino, un edificio, un
parco e un frutteto, veniva così posta la prima pietra per la
residenza estiva di rappresentanza e del giardino zoologico, alla
morte di Massimiliano, i suoi successori, hanno, stanziato i fondi
per la manutenzione e usato la tenuta come riserva di caccia,
Eleonora Gonzaga, alla morte del marito la scelse come residenza
vedovile, amante dell'arte e della caccia, fece costruire un
castelletto chiamandolo Schönbrunn , e Vi condusse un'animata vita di
società.
Nel 1600 ha
subito diverse incursioni da parte dei Turchi, l'imperatore verso la
fine del secolo incaricò un architetto, che si era formato a Roma.
Nella primavera del 1701 i lavori di una prima ala era terminati, ma
in seguito alle guerre spagnole di successione si fermarono i lavori,
con la morte improvvisa di Giuseppe primo si bloccarono
definitivamente. Nel 1728 l'imperatore Carlo vi la donò alla figlia
Maria Teresa.
Con Maria
Teresa, ebbe il periodo di maggior splendore, Maria Teresa particolarmente interessata, incaricò l'architetto Nicolaus
Pacassi che lo modificò completamente assunse l'aspetto quasi
attuale l'imperatrice sovraintendeva ai lavori e insieme crearono
le stupende sale rococò, ricche di dorature, stucchi, arazzi ,
specchi e lampadari dell'epoca .
Per
l'approvvigionamento della corte, venivano contate circa 1000 persone
per questo motivo vennero costruiti fabbricati destinati ad ospitare
la servitù.
Alla morte
dell'imperatore Francesco, Maria Teresa allestì in parecchie stanze
dell'ala orientale, un memoriale del marito non badando alle spese,
decorò anche le stanze del pianterreno con pitture paesaggistiche
esotiche dette Bergl.
Affidò ad un
architetto la trasformazione del parco, arricchendolo con costruzioni
come la Gloriette, l'obelisco e la fontana di Nettuno, oltre ai
viali, le fontane e le varie sculture.
Fin dai tempi
di Maria Teresa, quando era ancora in vita, il parco le sale
cerimoniali erano aperte al pubblico, sempre che la corte non fosse
presente. Ora visitiamo le sale cerimoniali e il piano nobile del
castello
Attraversando
la grande sala dei pilastri del vestibolo si trova lo scalone azzurro
che conduce agli appartamenti imperiali.
ALA
OCCIDENTALE
Lo
Scalone azzurro prende questo nome, dal colore della
tinteggiatura delle pareti.
E' la Stanza
del biliardo che apre il percorso, delle sale di udienza e delle
camere private dell'imperatore
Il biliardo era
un gioco molto apprezzato in quel tempo e risale al 1837
La Stanza di
noce, era la sala delle udienze, qui Francesco Giuseppe, teneva
le riunioni con i suoi ministri, capi di stato,funzionari di corte e
capi di governo.
Il lunedì e il
giovedì Francesco Giuseppe riceveva anche i sudditi che ne facevano
richiesta, per questo motivo divenne un eccezionale fisionomista.
Lo
Studio di Francesco Giuseppe, di stile sobrio e tradizionale
contrasta con lo sfarzo della sala precedente. Instancabile
lavoratore iniziava la giornata lavorativa alle cinque del mattino e
ogni pratica vedeva l'imperatore impegnato fino alla pedanteria,
tanto amasse la precisione.
studio dell'imperatore
Sulla porta sul retro dello studio si trovava la camera del servitore personale dell'imperatore, responsabile della sua salute personale gli serviva la colazione e pasti frugali nel suo studio
La camera
da letto e camera mortuaria e di Francesco Giuseppe:
la camera
rimase identica per cinquant'anni, la arricchiscono dei quadretti
portati dai pellegrinaggi e donati all'imperatore dall'amica del
cuore Katarina Schratt, gli arredi poco imperiali dimostrano la
sobrietà e la parsimonia dell'imperatore che si definiva il primo
funzionario del suo Stato.
Il Gabinetto
occidentale della terrazza: conduce all'appartamento
dell'imperatrice Elisabetta vi è un dipinto che ritrae le figlie
minori di Maria Teresa d'Austria , Maria Antonietta futura regina di
Francia e Maria Giuseppina.
Francesco
Giuseppe, figlio di Maria Teresa d'Austria, era sposato con
Elisabetta, detta Sissi, trascorsero la prima notte proprio a Schönbrunn.
Elisabetta
soggiornava frequentemente in questa reggia aveva un suo studio, "il
Gabinetto della scala",
qui oltre a svolgere la
corrispondenza , scriveva i suoi diari e componeva delle liriche,
attraverso una scala a chiocciola che ora non esiste più,
raggiungeva i suoi appartamenti al pian terreno, dai quali poteva
uscire liberamente dal castello, non amava il rigido cerimoniale di
corte, ma la libertà ..
Per conservare
al meglio il suo fisico , l'imperatrice, che era ritenuta una delle
più belle donne del mondo,
nella "Camera
della toeletta" ,
le ricette speciali di bellezza, la
ginnastica quotidiana, e le diete che contribuivano a mantenere la
linea che veniva accentuata dagli abiti attillati. I suoi lunghi
capelli che le arrivavano ai piedi avevano bisogno di cure accurate e
la sua parrucchiera divenne la sua confidente e la sua controfigura,
che la sostituiva in diverse occasioni.
Infatti Sissi
non amava il contatto col pubblico. Dopo i 30 anni decise di non
farsi più ritrarre e in pubblico aveva sempre il ventaglio davanti
al viso.
La Camera da letto comune di Elisabetta e Francesco
Giuseppe, arredata con mobili in palissandro e rivestita di
tessuti bianchi e blu, fu utilizzata solo nei primi anni di
matrimonio, ben presto all'imperatore ne venne negato l'accesso.
Nonostante Elisabetta opponesse rifiuti,e respingesse il proprio
marito, Francesco Giuseppe, adorava la moglie che accontentava in
ogni capriccio, le concesse addirittura di condurre una vita
autonoma, di dedicarsi a lunghi viaggi mentre l'imperatore divenne
sempre più solitario. Continuò ad adorare Elisabetta anche dopo la
morte, quando venne assassinata.
La stanza
di Maria Antonietta prende
il nome da un arazzo che ritraeva l'imperatrice di Francia Maria
Antonietta con i suoi tre figli, nipoti di Maria Teresa d'Austria,
nella sala durante il periodo in cui Elisabetta era imperatrice
fungeva da Sala da pranzo della
famiglia
e vi si trova la camera apparecchiata secondo il modello
originario delle abitudini di mensa a corte, l'orologio è stato posto davanti allo specchio,ha la particolarità del quadrante con le lancette montate a rovescio, che sono montate sul nero così da consentire di vedere l'ora anche dallo specchio.
Nel salotto
dell'imperatrice dominano il bianco e l'oro, le tappezzerie di
seta e gli arredi in stile rococò importanti sono i dipinti che
adornano il salone dove vengono ritratti i figli di Maria Teresa, l'Erede al trono con le sue sorelle.
Il Gabinetto
della prima colazione:
Per
intere generazioni gli asburgo amavano e invogliavano i loro figli
nello svolgere attività artistiche e avessero una formazione
artigiana, questa stanza è uno degli esempi i medaglioni floreali
sono stati ricamati dalla mamma di Maria Teresa d'Austria.
Abbiamo
visitato 44 stanze, raccontarle tutte è veramente difficile Salone
Giallo:con i ritratti di fanciulli della borghesia che
contrastano con i ritratti dei figli dell'imperatrice.
La Stanza
del balcone
La Stanza
degli specchi : una magnifica
decorazione bianco dorata e gli specchi di cristallo, le pareti e il
soffittto sono adornati da rocaille dorate.
L'ALA CENTRALE
Le tre
stanze di Rosa: Il pittore
Joseph Rosa incaricato da Maria Teresa eseguì 15 paesaggi di grande
formato montati in pannelli rurali, per ricordare la dinastia e le
conquiste della famiglia asburgica, i paesaggi fluviali e le zone
rurali con figure di contadini e di greggi di capre e pecore. Per
tornare poi alle arti della famiglia, nella grande Stanza troviamo
strumenti musicali incastonati veniva usata come sala di musica.in una di queste stanze Mozart si esibì a soli 6 anni.
Il
castello edificato molto prima dell'avvento dell'energia elettrica
aveva una sala delle lanterne,
dove i servitori sostavano per illuminare la strada nell'oscurità, e
in caso di necessità ai sovrani e ai cortigiani.
LA GRANDE
GALLERIA:
Maria
Teresa amava festeggiare, in modo particolare gli onomastici dei
famigliari.
Le cerimonie oltre ai balli, e ai ricevimenti in grande
stile, spettacoli teatrali e di Danze dove si esibivano i suoi figli,
nelle giornate diciamo normali invece fungeva da anticamera per i
visitatori importanti ammessi ad udienza presso i reali.
In
questa galleria lunga 43mt e larga quasi dieci, seguendo la
tradizione continua a fungere da cornice ad importanti manifestazioni
ricevimenti e concerti.
Nel 1961 in questa galleria si incontrarono
J.F. Kennedy e Nikita Kruscev.
Non sono capace di descrivere la
magnificenza di questa opera d'arte, la guida dice che è uno dei
più grandiosi saloni rococò nell'architettura delle regge europee.
Mentre
nella PICCOLA GALLERIA, le feste erano destinate solamente alle
cerchie famigliari,
si apre sul parco verso la Gloriette,
ai lati
della piccola galleria troviamo alla destra
Il gabinetto
cinese rotondo,
mentre alla sinistra il gabinetto cinese ovale, questi
salottini voluti da Maria Teresa, inizialmente servivano per
conferenze segrete, veniva chiamato tavolo dei cospiratori, dove
nessun servitore si avvicinava o osava disturbare, poi vennero
applicate delle cineserie, che manifestavano l'ammirazione
dell'imperatrice verso l'oriente
La Stanza
del Carosello
La sala
delle Cerimonie
si distingue
per i dipinti monumentali dove vengono rappresentati eventi storico
sociali, e famigliari, la maggior parte dei matrimoni, dei figli di Maria Teresa, erano combinati a scopi politici e di potere, per questo
motivo il ciclo pittorico
rappresenta il matrimonio
di uno dei suoi
figli e nell'ultimo dipinto viene rappresentato anche Mozart che
suonò per l'imperatrice proprio in questo castello.
Un'altra tavola apparecchiata, ci attende, secondo il
modello del 1852, era una tavola solenne per le cariche supreme di
corte e per gli alti ufficiali in assenza dell'imperatore, viene
chiamata la Stanza dei Cavalli
prende
il nome dai quadri esposti che rappresentano l'importanza di questi
animali a quel tempo, animali eleganti allevati nelle scuderie di
corte.
Nel Salone
cinese azzurro,
le
tappezzerie delle pareti sono preziosi parati di carta di riso,
risalenti al 1700, presentano motivi floreali su un fondo chiaro
mentre i quadri di che si alternano su un campo ovale e uno
rettangolare sono scene disegnate su uno sfondo azzurro dipinto con
l'azzurrite i disegni in inchiostro nero e color bronzo parlano dei
temi importanti per l'oriente, la produzione di seta, la coltivazione
del riso e del tè, la fabbricazione di porcellane pregiate .
L'ultimo
imperatore Carlo l'11 novembre 1918 firmò la rinuncia degli affari
di stato e fu proclamata la Repubblica proprio in questa stanza
La Stanza
del Milione, è una stanza meravigliosa,
è così
chiamata per la particolarità dei pannelli murali, sono fatti di
legno di rosa, di una qualità di rose esotiche , i pannelli di legno
pregiato creano uno straordinario pregio estetico, e in aggiunta
sono state incastonate miniature indo persiane
La stanza Vieux-Laque
Il
salone degli arazzi,
Lo
Studio dell'arciduchessa Sofia
Il
salone Rosso
La Camera di Napoleone
La
Camera ricca dove è esposto l'unico letto da parata, un letto
sontuoso e costosissimo, non veniva usato nella vita comune, ma era
oggetto di cerimoniali, ad esempio il battesimo di Giuseppe nel 1741,
il letto da parata con gli arredi, la coperta, i pannelli murali, i
tendaggi, il baldacchino sono conservati in un vetrina per
garantirne la conservazione.
Nello
studio di Francesco Carlo troviamo ancora una volta i ritratti di
famiglia di Maria Teresa, rappresentata con undici dei suoi sedici
figli, e altre persone molto vicine all'imperatrice.
Chiude
il percorso la Stanza della caccia che ci riporta all'inizio a quando
era una residenza per la caccia.gli veniva dato il nome schonbrunn perchè avevano trovato una fonte (Fonte Bella).
Nel castello è degna di nota la Cappella