il filo dei ricordi-racconti

mercoledì 21 maggio 2014

LA DOMENICA POMERIGGIO NEI MONTI DIETRO CASA



La domenica pomeriggio sui monti dietro casa.

E domenica mattina, il telefonino squilla io sono in piedi ma non sono ancora completamente sveglia.
"pronto"!
- "Ciao sono io, se il tempo tiene, oggi pomeriggio ci troviamo alle due e andiamo a fare un giro..."
Rispondo:
"l'importante è che non si debbano spendere soldi, sono tirata come una corda di violino "
-"Non ti preoccupare"- risponde
Così prima delle quattordici, passa a prendermi e ci avviamo.
Zaino in spalla e scarpe da ginnastica  ci avviamo  a piedi sopra i monti dei nostri paesi.
Mentre arranco per la salita, ogni tanto mi devo fermare, mi manca il respiro, chiacchieriamo di tante cose, siamo tre persone diverse in tutto e per tutto.
Ognuno espone i propri pensieri e raccontiamo aneddoti.
Incontriamo gente che sale e che scende da questo percorso, siamo sui sentieri segnalati dal " Parco Spina Verde di Como.


  
Io continuo ad arrancare...
ogni tanto mi devo proprio fermare, un sasso, un tronco d'albero diventano la mia sedia momentanea.


Le viole selvatiche, crescono spontanee sulle rive in mezzo all'erba, in un punto troviamo anche le fragoline di bosco, e poi finalmente un po di ombra, entriamo veramente nel bosco, e continuiamo a salire, piante di mughetto,




ormai sfioriti fanno bella mostra, piante segnate di rosso probabilmente la forestale le ha contrassegnate, e le piante di mirtilli, si sentono diversi suoni e versi di uccelli.
Dobbiamo raggiungere il Monte Sasso.


                              panorama su Cavallasca 
Dal web
Il Monte Sasso(detto anche Sasso di Cavallasca), è una collina situata nei pressi del confine italo-svizzero. Si trova sopra Cavallasca, un paesino a pochi chilometri da Como e, con la misura di 618 m s.l.m., è la cima più alta fra quelle appartenenti al Parco della Spina Verde. Il monte è ricco di natura, arte e storia e, dalla sua sommità, si godono sempre spettacolari panorami.


                           Panorama sul lago di Como

Una delle maggiori attrazioni del Sasso di Cavallasca sono le trincee. Infatti l'area è ricca di fortificazioni costruite nell'ambito della Frontiera Nord, il sistema difensivo popolarmente noto come Linea Cadorna, realizzato per difendere il territorio della Pianura Padana nel caso di un’invasione da parte degli imperi centrali (Austria e Germania) attraverso la neutrale Svizzera.

trincea interrata 

Dopo la fine della guerra, il sistema difensivo venne abbandonato.
I resti delle trincee sono ai giorni nostri visitabili e sono una delle mete preferite, dai visitatori per la presenza numerosa e interessante delle strutture, si possono vedere trincee scoperte, gallerie ricoveri e depositi in caverna per materiali e viveri,



 stanze, cunicoli scavati nella roccia, postazioni di avvistamento targhe del genio militare, abbeveratoi,



 e postazioni per fucilieri e mitragliatrici.




Non abbiamo pensato di portare con noi una pila, e non abbiamo potuto visitare queste gallerie,



 lo faremo sicuramente un'altra volta, Questi sentieri erano percorsi dai contrabbandieri e dai finanzieri essendo questa una zona di confine. 

Quando io ero una ragazzina, su questo monte,si faceva una festa.

LA FESTA DEL PIN UMBRELA, (la festa del pino ad ombrello) che altri non è che un pino marittimo, facevano tanti giochi, corsa nei sacchi, tiro alla pentolaccia, tiro alla fune, ma io non ho mai potuto partecipare, il mio papà categoricamente lo proibiva....

Ora la festa non la fanno più, è rimasto solamente il pino, o meglio uno pino nuovo a sostituito quello vecchio, e il panorama bellissimo su Como.

Le foto di rito dal balcone panoramico e poi riscendiamo, l'altare degli alpini in mezzo a tante rose selvatiche, 



uno spiazzo pulito, probabilmente qualche alpino viene a fare manutenzione. C'è anche la "scala del Paradiso" che merita una particolare attenzione, è il cammino di ronda della Guardie di finanza, costruito agli inizi del secolo, un percorso che seguendo la rete di confine, va da Ponte Chiasso fin quasi in vetta, per agevolarne il controllo, sono quasi 1000 gradini. 



Ogni sentiero, ad ogni bivio è ben indicato e facilmente percorribile,sia a piedi che a cavallo, e sopratutto in bicicletta.




Mentre scendiamo mi rendo conto che c'è più gente nel bosco che nella piazza del paese.
Chi fa sport in bicicletta, chi a piedi, chi una passeggiata col cane, diverse coppiette, tante famiglie con bambini piccoli, e noi ...




Sarà la voglia di fuggire dal traffico, sarà la voglia di stare nella natura, sarà che la crisi ci costringe ad accontentarci, ma nei nostri boschi ci sono diverse persone.
Abbiamo camminato per circa tre ore, torniamo  ognuno alla propria dimora.
Un'altra domenica, diversa forse di crisi, ma comunque bella....
ho finalmente visto il famoso "pin umbrela"  dopo 53 anni.





4 commenti:

  1. Bellissima gita, panorami stupendi, ho camminato con te Enrica. Ciao, complimenti.
    Anna B.

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  2. Cosa dire ormai Enrica,i tuoi scritti sono così chiari,e semplici,ma nello stesso tempo, riescono a farmi sentire come se anche io facessi parte del gruppo,bellissima la descrizione delle zone da Voi percorse. Pachino.

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  3. Come sempre ,leggere un tuo scritto Enrica,è una gioia x gli occhi e x il cuore oltre che spaziare la mente,i tuoi boschi sono un sogno x me le tue passeggiate sono ossigeno x i miei polmoni,tu dici che dovevi fermarti spessox hai il fiato corto,pero' hai tarellato tanto,,,dovevi tirami dietro come sempre,grazie Enrica anche x questa volta,sei fantastica ,,,,elisabetta,,,,,,,,,,,

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