il filo dei ricordi-racconti

giovedì 27 novembre 2014

ischia 2014

ISCHIA 2014


Ischia, nella mia zona, è conosciuta sopratutto per le cure termali. Quando dici che sei stata ad Ischia, tutti ti chiedono se hai fatto le cure, ed è così, si fanno i fanghi, i bagni termali, le inalazioni a seconda delle patologie, ma c'è un'isola che comunque è molto bella da vedere....


Sole, mare, pinete, tantissime piante grasse, tramonti spettacolari, colori e profumi di peperoncini, pomodorini, trecce di aglio, ma anche tanto tanto disordine e trascuratezza.






Le strade del centro sono in buone condizioni, ma come ci si sposta un po verso l'interno, foglie, carte, escrementi di cani, la fanno da padrone sui marciapiedi, case abbandonate, giardini dove in mezzo alle erbacce ci sono piante cariche di limoni, e fiori di bounganvillea bellissimi, con tantissime agavi,


 un edificio che dovrebbe essere una scuola è la rappresentazione della trascuratezza, peccato perchè quest'isola, dovrebbe essere un gioiellino italiano, che noi italiani, come sempre non sappiamo gestire al meglio.

 Lo scorso anno, eravamo ospiti di un albergo in una bellissima posizione, quando il sole calava, indorava tutto il golfo, avevo raccontato tutto questo a Riccardo.


Quest'anno la zona è diversa,  non è così bello il panorama, per cui la delusione, che leggo negli occhi di chi mi ha accompagnato, è palese, sono anche io disorientata ma proprio perchè non voglio che prenda il sopravvento decido di visitare il castello aragonese.....


Il traffico sull'isola è caotico, i mezzi pubblici a volte strapieni, non si fermano, così ci avviamo a piedi,  per un bel pezzo camminiamo, finchè un ape/taxi ci passa davanti, la fermiamo, ci conduce in prossimità del castello...


Dal quartiere di Ischia Ponte,  



percorriamo i 220 mt  di ponte, che ci conducono alla biglietteria del castello, in pratica è un traforo nella montagna da dove si snoda la strada, una mulattiera in pietra , che conduce alla cima del monte e del castello, dalla quale partono le tante diramazioni che portano ai diversi edifici.
Siamo saliti con l'ascensore qualcuno di noi aveva qualche problema dopo aver tanto camminato.
 La visita del castello, va fatta senza fretta, assaporando tutte le nozioni, che ci sono nella guida, che ci hanno dato alla biglietteria Per prima cosa,
troviamo una chiesa che oggi è un polo espositivo di mostre temporanee di pitture e sculture. E' la chiesa dell'Immacolata, voluta dalla badessa delle suore Clarisse, che avevano il proprio convento all'interno del castello.
Non è stata ultimata, pur avendo venduto tutta l'argenteria del convento, le suore Clarisse non sono riuscite a completare tutti i lavori, le pareti all'interno sono bianche e non rifinite,  ma la cupola con otto finestroni, illumina l'interno di una luce calda e particolare, è rilassante,  anche se le sculture che erano esposte non mi dicevano molto,




 proprio di fronte c'è il bar, una sosta era d'obbligo e poi, seguendo i sentieri ben delineati, continuando a salire, abbiamo visitato il convento delle suore Clarisse di clausura ed il loro cimitero.




Non nego,  che da una strana sensazione, sapere che le suore morte, venivano poste su dei sedili di pietra, dove il corpo si decomponeva lentamente, i liquidi venivano raccolti in vasi, e  le consorelle vi si recavano quotidianamente, a pregare e meditare sulla vita e sulla morte.
Le parti comuni e le celle del convento ora sono un albergo 
ristorante.
Dalle terrazze, si possono ammirare panorami particolari e suggestivi, nelle giornate limpide, dal giardino degli ulivi è possibile vedere il Vesuvio, Procida, e  Capri.




procida



All'interno del castello, che era l'antico nucleo urbano di Ischia, la popolazione in caso di assedio, poteva vivere in modo autonomo per parecchio tempo. Avevano infatti orti, uliveti,  e viti, e attraverso una scala,era possibile raggiungere il mare, qualche rudere della scala si può ancora vedere. Era una fortezza inespugnabile.


Il Castello era la città dell'isola, tutto era concentrato sulla rocca e sulla sua sicurezza,  arrivò a contenere una popolazione di 1892 famiglie, nobili e borghesi, autorità, uffici pubblici, officine,
militari, i rappresentanti del clero, le tante chiese, monasteri, cattedrali. Una piccola chiesa a strapiombo sul mare, il carcere.




 Mi è piaciuto tanto, tantissima è stata l'emozione mentre il sole calava sulla baia, il nostro sguardo che si posava su tutto il panorama, ma.... dovevamo avviarci a rientrare...
con questa immagine salutavamo il castello 


Il rientro in albergo, non è stato dei migliori, nessun mezzo pubblico si è fermato, ci siamo rivolti ad un altro taxi e contrattando il prezzo, eravamo nientemeno in sei sul sedile posteriore, e Riccardo davanti con l'autista ....
Abbiamo avuto storia, tradizione, terrazzamenti e il fascino del bellissimo panorama.
Dobbiamo ringraziare i Signori Mattera, se il castello in tutta la sua maestosità, attende i turisti di tutto il mondo, permettendoci di fare bella figura.
Dal web:
"Nel 1912 lo Stato esponeva il Castello in vendita al pubblico incanto. L'avv. Nicola Mattera d'Ischia acquistò il complesso per il prezzo a base d'asta di 25.000 lire."
I dati sul prezzo d'asta sono discordanti, alcune guide dicono che il prezzo fosse di 44.000 lire. Insomma, lo abbiamo svenduto, ma per una volta, a mani capaci che lo hanno riportato a nuova vita.
Malgrado il malservizio pubblico dei trasporti,  e il degrado che in alcune situazioni persiste, si deve  andare ad Ischia e  visitare questo gioiello, non fosse altro perchè, dagli tanti balconi , che i nostri avi hanno saputo costruire con acume e buon gusto, per consentire ancora oggi, ai nostri sguardi di gioire di un panorama stupendo.







1 commento:

  1. Che ti devo dire, Enrica? Leggere i tuoi "pezzi" è un bene dell'anima. Stavolta l'oggetto è Ischia. Tutto riveli e nulla nascondi. Fantastica!

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