il filo dei ricordi-racconti
Lettera aperta ad un uomo
LETTERA APERTA AD UN UOMO.
“Per star bene abbiamo bisogno degli
altri, e dobbiamo impegnarci a cambiare.
Per questo frequento un centro
multidimensionale, confrontandosi con gli altri si impara a lasciare
quel che fa male e mantenere una distanza da chi ci fa stare male.
Ognuno di noi ha il suo fardello, ma nella condivisione si comprendono
cose che forse non si riescono a spiegare, non si dimenticano i
dolori, le cattiverie, e gli errori, bisogna impegnarsi per
continuare e passare il sottilissimo confine che ci permette di
essere diversi, forse migliori, o semplicemente più umani.
In una recente occasione, una persona
che malgrado il continuo interesse nei suoi confronti, non interagisce con noi, chiudendosi dietro lo scudo della
depressione, si è alzato lasciandoci tutti molto sorpresi.
Sembra un uomo schiacciato da un
problema, in difficoltà nel guardare negli occhi gli altri.
Lo esortiamo ad impegnarsi di più,
chiediamo che ci racconti la sua settimana. Come passa le sue
giornate, quale sia stato il suo stato d'animo Non ci da alcuna
spiegazione, se non che si sta ripresentando la depressione.
Qualcuno chiede se è dovuto a qualche
motivazione specifica, forse anche il cambio di stagione può aver
influito, con una citazione viene esortato a risollevarsi, e la sua
risposta seccata è che la depressione è ciclica e chi non la
provata non può sapere.
Ho pensato a questo tutta la settimana
Ognuno di noi, è qui perchè ha avuto
un percorso, non facile alle spalle, viene qui per esternare, per
capire quello che gli è sfuggito, per migliorare ma sopratutto è
qui per impegnarsi.
Davvero, sei così convinto che
qualcuno di noi non sappia cosa sia la depressione?
Certamente ognuno sente il proprio
malessere, mi sembra egoista da parte tua, pensare di essere l'unico
che ha una sofferenza, la quale ti mette in difficoltà nell'impegno
intrapreso.
Ognuno di noi, ha dei percorsi alle
spalle, fatto di occasioni mancate, di dispiaceri, e di
umiliazioni...a volte quotidiane.
Davvero credi che affrontare una nuova
giornata per gli altri sia tutta una passeggiata o come direbbe
qualcuno credente una “Pasqua”?
Chi è finito su una sedia a rotelle,
e ha trovato la forza di ricominciare, avrà avuto i suoi momenti di
debolezza, di paura di non farcela.
Chi ha figli, viene messo alla prova
con critiche, rinfacciamenti ogni giorno.
Qualcuno di noi, ha alle spalle un
percorso,veramente difficile, paga lo scotto dei propri errori, vive
in un luogo che non è il suo, con gente che non conosce e che cambia
continuamente.
Chi ha figli, con problemi seri di
malattia, che non ha supporto di nessuno, se non la voglia di non
arrendersi e di migliorarsi la vita giorno per giorno con poco...
Non conosciamo i tuoi problemi, perchè
tu non ce ne fai parte attiva.
Non so se ho capito bene, ma ho
l'impressione che tu abbia persone presenti nella tua vita, che non
ti lasciano solo, e in più tu, hai la fede che ti
supporta..
Dico la mia impressione,che non è una
critica, mi spiace veramente vederti così, e sentire che ricadi
periodicamente, naturalmente non sei tenuto a credermi.
Aver visto che ti alzavi e te ne
andavi, come se le nostre motivazioni, non avessero interesse da
parte tua, anche se sei giustificato dal tuo malessere, mi ha
lasciata perplessa, la mia riflessione, credo che riguardi tutti i
presenti.
Qui ci sono persone che hanno
problemi, tutti i santi giorni, che affrontano la giornata, con
coraggio, ti chiediamo solo di impegnarti.
Ma non a parole, con i fatti, con un
impegno serio, perchè malgrado la tua inflessibile distanza, che
continui a mantenere,
noi teniamo a te.
Non alzare un muro fatto di distanza,
chi meglio di te, sa come sia importante una mano tesa con amicizia,
non chiudere la tua in un pugno.
Tu che ci parli di valori
superiori, sai molto bene, cos'è l'amore incondizionato verso gli
altri, fanne buon uso, che diventi, motivo per te e per chi si
rivolge a te, di un atto di fiducia.
Auguri Enrica
Brava Enrica,le hai dato lezione di vita,nn è chiudendosi ,che si possono risolvere i problemi ,ma affrontandoli,,,,,,,,
RispondiEliminaGrazie, Enrica, delle esperienze che ci comunichi. La condivisione è la vera ricetta per il mondo. Ti abbraccio.
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