il filo dei ricordi-racconti

giovedì 12 febbraio 2015

L'Aglio

L'aglio

E' uno degli ingredienti fondamentali in cucina , sprigiona un aroma che non tutti apprezzano, ma inconfondibile che da la caratteristica a tante specialità della cucina mediterranea.
Ha origini antichissime, ma è ancora incerta la sua provenienza, sappiamo con certezza che nasce spontaneamente solo in due paesi, in Asia Centrale, nel deserto del Kirghisi, e in India, altre informazioni lo riportano anche in Sicilia,.... è l'aglio.


Nell'antico Egitto, i faraoni, non lo inserivano nella loro dieta, ritenendo che il sapore deciso e persistente, avrebbe disturbato gli dei. Mentre era parte integrante, della dieta degli schiavi, che costruivano le piramidi, avevano come pranzo un pezzo di pane con uno spicchio di aglio e mezza cipolla, (Erodoto 490-429 a.C.).
Gli egizi gli diedero anche un alto valore commerciale, con 7 chili di aglio, si poteva comperare uno schiavo
Nel codice Erbes, un papiro egizio risalente al 1550 a. C. sono citati ben 22 impieghi terapeutici dell'aglio, era il componente essenziale contro il morso dei serpenti, curava la cefalea, i vermi intestinali, problemi cardiaci, tumori e disturbi mestruali.


Se ne parla anche nella Bibbia, gli ebrei giunti nella terra promessa lo utilizzarono nei condimenti.
In Grecia aromatizzavano il pane, veniva usato come condimento, e considerato un medicamento.

Ma è grazie all'impero romano, se l'aglio si è diffuso, i romani ne riconoscevano e apprezzavano tutte le proprietà curative, tanto da dedicare questa pianta a Marte, Dio della guerra, veniva utilizzato in grande misura dai soldati e dai contadini.



Divenne così la medicina dei poveri, degli schiavi e infine dei lebbrosi, quando l'India divenne una colonia inglese, i conquistatori diedero ai lebbrosi il sopranome di " sbuccia aglio", poichè passavano la giornata seduti per terra, sbucciando e mangiando spicchi di aglio.



Da Plinio il vecchio, che lo studiò e ne esaltò le proprietà, dell'aglio parlarono anche altri autori, nel medioevo fu usato come antipiretico contro la febbre e per combattere la peste.
E di secolo in secolo ,siamo giunti fino a Pasteur, che attraverso studi approfonditi, ebbe la certezza scientifica che l'aglio, era molto efficace nel bloccare la riproduzione di batteri nocivi alla salute.
Nell'epidemia di influenza, "La spagnola" del 1918, che aveva colpito tutta Europa, l'aglio venne utilizzato da diversi Paesi per arginare il proliferare del virus.


Nella prima guerra mondiale veniva usato il succo di aglio per disinfettare e prevenire le infezioni delle ferite, mentre nella seconda guerra Mondiale, l'armata rossa,  ne fece talmente tanto uso che l'aglio divenne "la penicellina russa".
 L'Aglio ha dunque, proprietà prodigiose .
Bianco o rosa, sprigiona un aroma che non tutti apprezzano, come tutti i grandi protagonisti della cucina, ci divide:
C'è chi lo ama al punto da considerarlo fondamentale, e chi non lo sopporta.
Ha una personalità decisa e un aroma intenso forte, inconfondibile che penetra all'interno delle pietanze. Soffritti, battuti, salse, funghi, carni, pesce.

Una semplice fetta di pane, sfregata con uno spicchio d'aglio, acquisisce una caratteristica particolare.
Chi non lo ama, lo trova troppo forte, quasi da coprire gli altri sapori, chi lo ama, dice che li esalta.
A chi lo accusa, di causare un alito decisamente pesante, e di essere poco digeribile, viene risposto mettendo subito in evidenza le proprietà curative, riconosciute in tutto l'universo.
Unito ad ingredienti dal carattere mediterraneo, come limoni, pinoli, basilico, pomodori freschi o secchi, oppure se si ha fretta, basta un semplice  piatto di pasta aglio, olio, e peperoncino, da la sensazione di allegria, un piatto semplice, gustoso e profumato.
Chi lo usa intero sbucciato, o in camicia, (con la buccia), avrà un gusto più delicato, chi invece vuole sentire un aroma più intenso lo schiaccerà sbucciato, lo farà a fettine o lo triterà.


Mentre scrivo, penso ai pizzoccheri della Valtellina, dove l'aglio intero e sbucciato serve ad insaporire il burro, che verrà versato caldo sulla pasta e sui formaggi, o al baccalà nel Veneto, oppure alla bruschetta, che allieta e colora le nostre tavole, al pesto alla genovese.


Penso ai sapori e ai profumi, che mettiamo sulle nostre tavole, grazie alla nostra tradizione, alle ricette che vengono tramandate da generazioni, in cui l'aglio è uno dei principali ingredienti
ed ora una ricetta diversa:
Farfalle olio,aglio e limone con pinoli
Ingredienti 
320 g di farfalle
30 g di pinoli, 
1 limone, 
2 spicchi di aglio,
60 g di pecorino a scaglie,
olio evo,
qualche foglia di basilico
sale e pepe nero
Lessare le farfalle al dente in abbondante acqua salata. Mentre la pasta cuoce, lavare il limone e grattugiare la scorza,   spremerne una metà, filtrare con un colino il succo. 
Sbucciare e affettare l'aglio, rosolarlo in una padella con olio e i pinoli, non appena raggiungeranno un bel colore dorato, aggiungere il limone , il sale e togliere dal fuoco.
Scolare la pasta, mettendo da parte un po di acqua di cottura , metterla nella pentola col succo di limone, una macinata di pepe,  mescolare bene servire ben calde con le scaglie di pecorino e basilico tritato   
                                                                       buon appetito




6 commenti:

  1. Non dovevi certo convincermi, Enrica, della bontà dell'aglio, in tutte le sue forme. Io semplicemente l'adoro come, di converso, odio la cipolla. Grazie, sei stata, come sempre, grande.

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  2. grazie Enrica, mi hai informato ancora con nozioni nuove, e poi proverò la ricetta

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  3. Veramente esauriente questa tua lezione sul l'aglio e i suoi usi,però Enrica,dai oggi festa di san valentino,qualcosa di più dolce nn ci voleva?? comunque bravissima,,

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  4. Hai ragione Pachino mi ero letteralmente scordata di San Valentino ho fatto una torta all'aglio dolce ciaooooooooooo

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