Io abito in
provincia di Como a nove chilometri dalla città, sul confine con la
Svizzera, circondata da una fascia collinare, tanto che è stato
creato un parco Regionale chiamato Spina Verde che comprende diversi
paesi.
Attraverso
alcune zone della città, seguendo determinati percorsi si arriva
alle nostre colline, con itinerari naturalistici , culturali,
sportivi, di strategia bellica e religiosi,
Proprio nelle
colline intorno a casa mia, nel mio paese di origine si trovano le
trincee della linea Cadorna, sono i resti di fortificazioni
costruite,durante la prima guerra mondiale, per fronteggiare gli
attacchi dell'esercito austro-tedesco, un'opera imponente che venne
eseguita sotto il controllo del generale Luigi Cadorna, Capo di Stato
Maggiore dell'Esercito Italiano. Oltre all'opera, di scavo e muraria
troviamo anche i percorsi e i camminamenti, che i soldati facevano,
sentieri molto più angusti che permettevano l'approvvigionamento di
armi e viveri.
Studi fatti
intorno al 1971, ci dicono che sono stati trovati anche reperti
archeoligici che risalgono all'abitato Pre-Romano, forse attribuibili
alla cultura di Gola secca, con diverse camere che si snodano
seguendo alcuni percorsi ben definiti, ognuna con un proprio ruolo,
per esempio, in una camera si lavoravano i metalli
Sulle rocce di
Pianvalle, si possono vedere, segni rituali come l'incisione
dell'ascia, il simbolo solare, o dell'omino orante, il serpente, e il
simbolo vulvare.
Ci sono poi i sentieri panoramici che ci permettono di vedere la città di Como dall'alto, sentieri naturalistici, e anche in questo caso il mio paese la fa da padrone.
Ci sono poi i sentieri panoramici che ci permettono di vedere la città di Como dall'alto, sentieri naturalistici, e anche in questo caso il mio paese la fa da padrone.
Seguendo il
sentiero ben delimitato oltre ad ammirare la natura con alberi di
robinie, e castagni, qualche albero di pino silvestre mentre gli
arbusti sono ginestre e agrifogli, troviamo punti dove la pietra non
permette la crescita di piante, oppure ciottoli che indicano il
passaggio fluviale del Paleo Adda, un grande fiume che scorreva lungo
una valle corrispondente all'attuale ramo del lago di Como che si
gettava nel mare padano.
Continuando a seguire il sentiero troviamo alberi di betulle, castagni,robinie,roveri, carpini neri, mentre nel sottobosco troviamo piante di mirtillo e tante piante di felce aquilina. Mentre si scende, entriamo nel territorio del paese, dove io risiedo da quando mi sono sposata, qui una quercia rossa imponente fa da vedetta in una zona dove i massi di granito ghiandone e gneiss
ci raccontano che
sono stati trasportati e dimenticati dal ghiacciaio durante l'ultima
glaciazione, in una piccola zona umida spostata più a lato
troviamo ontani neri
più avanti dove il terreno è più asciutto ci sono querce e biancospini, riprendiamo a salire e ci troviamo in una zona che viene chiamata Colombirolino perchè venivano allevati colombi, o piccioni.
Continuando a seguire il sentiero troviamo alberi di betulle, castagni,robinie,roveri, carpini neri, mentre nel sottobosco troviamo piante di mirtillo e tante piante di felce aquilina. Mentre si scende, entriamo nel territorio del paese, dove io risiedo da quando mi sono sposata, qui una quercia rossa imponente fa da vedetta in una zona dove i massi di granito ghiandone e gneiss
più avanti dove il terreno è più asciutto ci sono querce e biancospini, riprendiamo a salire e ci troviamo in una zona che viene chiamata Colombirolino perchè venivano allevati colombi, o piccioni.
Nel 1630 in questa
area venivano seppelliti i corpi dei morti di peste, menzionata anche
dal Manzoni.
Mentre nel
1857 i superstiti del colera del 1855, costruirono e dedicarono una
chiesetta a San Rocco, protettore dei malati epidemici, questa
chiesetta per gli abitanti è luogo di devozione, si può notare un
elemosiniere davanti alla chiesetta dove si chiedeva ai viandanti
un'offerta per i malati di colera.
Dopo il restauro avvenuto nel 1979, da alcuni artisti del "Circolo Cultura e Arte" viene definita "La Chiesetta dei Pittori",viene però mantenuta la tradizione e i festeggiamenti in occasione del Santo nel mese di agosto, intorno alla chiesa si possono trovare diverse piante di cappero, sicuramente piantate dall'uomo, che non si possono osservare in altri luoghi della provincia di Como, in questa chiesetta prima del restauro mi sono sposata, è graziosa immersa nel verde.
Dopo il restauro avvenuto nel 1979, da alcuni artisti del "Circolo Cultura e Arte" viene definita "La Chiesetta dei Pittori",viene però mantenuta la tradizione e i festeggiamenti in occasione del Santo nel mese di agosto, intorno alla chiesa si possono trovare diverse piante di cappero, sicuramente piantate dall'uomo, che non si possono osservare in altri luoghi della provincia di Como, in questa chiesetta prima del restauro mi sono sposata, è graziosa immersa nel verde.
Il percorso è
ormai terminato scendendo si costeggia la recinzione di " Villa
Archinto" conosciuta per il parco ricco di essenze esotiche.