il filo dei ricordi-racconti

domenica 3 novembre 2013

gita in Valdidentro

Gita in Valdidentro

Si dice che a volte le cose improvvisate riescano meglio delle cose preparate, questa gita ne è un esempio.
Parlando una ex collega e amica, le dicevo quanto mi piacesse passare, anche solo una giornata, alle terme, di essere stata in Svizzera alle Terme del Leukerbad, ma quelle che più mi son piaciute, sono a Près Saint Didier, in Valle d'Aosta.
Con mia sorpresa lunedì 28 ottobre squilla il mio telefonino:
Ciao, sono Marisa, io devo andare a Isolaccia in compagnia, se vuoi venire con me, partiamo giovedì 31, e torniamo sabato in giornata, purtroppo ho già un impegno fissato altrimenti tornavamo domenica, fammi sapere se vuoi venire, che parlo con i miei amici per prenotarti la camera....
Li per li sono un attimo spiazzata e poi rispondo che devo fare qualche telefonata per organizzarmi e di chiedere quanto sia il prezzo dell'albergo....
Mentre io chiamo Riccardo e qualche amica, lei mi comunica il prezzo.
Una delle mie amiche, e Riccardo mi dicono: Ok andiamo
Do la conferma a Marisa e il giovedì pomeriggio alle 14,30 siamo in partenza per Isolaccia, in Valdidentro



La Valdidentro è situata tra due cime, la cima Reit e il gruppo della Cima Piazzi, ad occidente si apre verso Bormio, e poi si allunga arrivando a toccare il confine con la Svizzera e il comune di Livigno. Dopo Semogo si divide , in due rami da una parte la Valle Viola, dall'altra la Valle del Foscagno che porta all'omonimo passo e a Livigno. E' formato da diverse frazioni: Premadio, Pedenosso, Isolaccia, Semogo, ed ognuna di esse mantiene vive le proprie caratteristiche e particolarità. Nei tempi antichi tutto si sviluppava lungo la vecchia strada che portava al passo dello Stelvio, i commercianti passavano proprio in mezzo alla Valdidentro attraversando i paesi, trasportando vini prodotti proprio in Valtellina, e sale che proveniva dalle miniere di Hall, nei pressi di Innsbruck, era molto fiorente l'allevamento, qui giungevano da tante parti della lombardia, bovini, ovini, che venivano condotti per i mesi estivi.
Sull'antico e regale percorso di Fraele si notano ancora le due torri che insieme ad altre fortificazioni proteggevano Bormio dalle incursioni di pirati nordici.



Proprio sul tracciato della vecchia strada vennero costruite  i Bagni Nuovi di Bormio, ma poco più sotto si trovano i bagni vecchi, (terme romane) conosciute già da Plinio, e ritenute salubri da Aurelio Cassiodoro che consigliava l'uso salubre di queste acque per curare la "podagra" (Gotta).


Nel 1820, per volere dell'Imperatore Francesco I d'Austria iniziarono i lavori per costruire lo stradone che ancora oggi collega la Val Venosta con Milano, (che a quei tempi era sotto il dominio austriaco), e con il Canton Grigioni in Svizzera, Lo Stelvio è meta di tantissimi turisti in particolare motociclisti.
La Valdidentro era conosciuta nei tempi passati anche per la siderurgia infatti avevano miniere di ferro,oltre i 2500metri di altitudine, proprio sulle montagne che fanno da corona alla Val Fraele, dove troviamo anche due enormi dighe che alimentano le centrali idroelettriche a valle.



Mentre percorriamo da prima la strada del lago di Como che ci conduce in Valtellina inizia a pioviginare, ma il panorama è comunque un'attrattiva, il lago coperto da Nuvoloni merita qualche foto,


arrivati in alto lago costeggiamo il fiume Adda.
Ci fermiamo a bere un caffè, riprendiamo il viaggio, passiamo da Tirano, il santuario è li con tutta la sua imponenza, sembra augurare buon viaggio a tutti noi che gli passiamo accanto, iniziamo a salire, e il panorama ancora cambia, i colori delle foglie degli alberi,


 man mano che saliamo, si diversificano, quando arriviamo a destinazione è quasi buio. Depositiamo i bagagli e facciamo una passeggiata seguendo il corso del fiume, purtroppo fa buio presto, rientriamo in albergo e ceniamo, è un albergo a conduzione famigliare, molto carino, caldo e accogliente, la proprietaria, amica di Marisa, è di un paese vicino al mio, si è sposata e trasferita, con gestore di questa attività.
La cena a base di prodotti tipici, con tagliatelle fatte in casa con ragù di cervo, e un'altro sugo tipico della zona, poi sciatt con bresaola, patate e insalata.


Gli sciatt, sono croccanti frittelle di grano saraceno di forma tondeggiante con un cuore di formaggio filante, molto buoni
Dopo cena usciamo ancora e visitiamo il centro storico, bene illuminato, l'attuale grande chiesa parrocchiale e stata costruita sulle rovine di una chiesa cinquecentesca.


Sono tanti i campanili e le collegiali che durante il viaggio si notano su queste montagne, mi incuriosisco, alle mie domande rispondono dicendo: che ogni frazione, ogni monte o località, per quanto siano sparse, hanno in comune un filo conduttore, quello di conservare monumenti e testimonianze, creando un legame tra storia religione e arte.
Il giorno dopo di buon'ora tutti a camminare, si segue il corso del fiume verso la Val Viola,

 la temperatura e di 5 gradi centigradi , il cielo sembra aprirsi, dopo una buona colazione con torte e marmellate fatte in casa, andiamo a Tre Palle, frazione di Livigno, e mentre si sale sul passo del Foscagno i boschi sembra abbiano rifatto il colore,






 in mezzo al verde strisce più alte di arancio/giallo dorato, i monti più alti già carichi di neve.
Acquistiamo la famosa Bresaola Valtellinese, 



la Slinzega, un salume fatto con piccole parti di carne, simile alla bresaola ma molto più saporito e la Bisciola, il dolce tipico arricchito di frutta secca, che una volta veniva offerto in sostituzione del panettone nel periodo Natalizio.

Mentre ritorniamo verso Isolaccia ci fermiamo a fare delle foto alle montagne.

Marisa, mi dice di essere andata proprio di recente sui monti che abbiamo di fronte, che fanno parte del Gruppo dell'Ortles-Cevedale, che è uno dei maggiori gruppi montuosi con cime che superano i 3000 metri di altezza e con numerosi ghiacciai.
Per il momento ci accontentiamo di giocare a palle di neve con quello che è rimasto della recente nevicata




Ripartiamo, Bormio e le terme ci attendono, abbiamo fatto un biglietto giornaliero, girato tra piscine termali, saune e bagni turchi, le terme stancano, e Riccardo si è dovuto rilassare un po nell'area relax, per lui 5 ore sono troppe , a me invece piace tanto, Luisa, la mia amica era soddisfatta, dobbiamo rientrare, salutiamo Marisa e Giuseppe, riprendiamo la strada di casa .....






3 commenti:

  1. in compagnia anche il prete prende moglie e Enrica va alle terme dove il suo fisico si relax,
    come sempre molto ben scritto e descritto i posti che tu visiti.

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  2. quanto hai scritto in questi giorni, io la valtellina non l'ho mai vista, sono molto lontano, ma ero con Voi sul passo e con Voi ho tirato le palle di neve, ancora grazie

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  3. Enrica hai fatto un bellissimo racconto, sono luoghi che anch'io ho visto, sono favolosi.
    Bello il relax alla terme, io non avrei mai voluto uscire, si sta troppo bene.
    Anna Brivio

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