SALISBURGO E MOZART
Che la crisi,
ha lasciato un grosso segno, lo sappiamo tutti.
Per quest'anno
le gite approfondite di tre o quattro giorni, non le posso proprio
fare, devo accantonare il pensiero.
Mi è tornata
così alla mente, una gita fatta un po di anni fa, una delle mie
prime gite.
Partenza da
Como, per visitare Salisburgo, che è veramente una bomboniera tanto
è bella, sembra delicata, ha un rapporto particolare con la musica,
infatti proprio a Salisburgo è nato Wolfang Amedeus Mozart,
mentre
sto scrivendo mi torna alla mente un particolare, in quel periodo si
stavano concludendo le rappresentazioni per l'anno mozartiano, per
cui era il 2006
Per le strade
di Salisburgo, nelle sale da the, nei caffè concerto e nelle
maggiori piazze, suonavano in contemporaneamente le opere di questo
grande genio e maestro, era una delizia passeggiare per quelle vie,
solo il tempo non ci ha aiutato, pioveva e anche nevicava. Ricordo
che faceva freddo,tanto che la guida che ci attendeva di prima
mattina, ha preferito fare un percorso con
l' autobus,
prima di entrare proprio nella città.
Salisburgo è
una città dell' Austria, la regione di Salisburgo confina con la
Germania, questa cittàdina si è sviluppata in una conca piuttosto
vasta tra due collinette, in mezzo scorre il fiume Saalach, i
primi insediamenti risalgono al neolitico, ma è con l'avvento del
sacro romano impero che Salisburgo gode di maggior splendore, gli
insediamenti romani, si svilupparono sulla collina alla sinistra del
fiume, il Monchsberg, dove poi continuò lo sviluppo anche nel
medioevo
A pochi
chilometri (16 ) dal centro della città si può trovare il massiccio
alpino dell'Untersberg, dove i Salisburghesi si recano nei periodi
estivi per gite di giornata, a piedi seguendo i tanti sentireri ma
anche con una funivia.
Rientriamo in città, a piedi ci avviamo verso il centro, la chiamano la Città vecchia, le torri e le cupole barocche delle
chiese,dominano,
mentre i palazzi, alcuni ci raccontano lo sfarzo che alcuni
arcivescovi-principi richiedevano agli architetti ai quali
commissionavano le opere, alcuni di questi architetti erano italiani
A Salisburgo
l'intreccio " potere e religione" veniva rappresentatao
nella massima espressione dall'arcivescovo-principe, " Primate
di Germania" , che non aveva una giurisdizione politica, ma
ricopriva un ruolo fondamentale tra lo Stato e la Chiesa in quanto
era il primo referente del Papa, oltre ad essere il governatore
permanenete del Papa in Germania, questo gli permetteva di indossare
i panni di un Cardinale, pur non essendo mai stato nominato.
Salisburgo,
deve il suo splendore proprio all'arcivescovo-principe di origini
italiane, Wolf Dietrich von Raitenau, che cresciuto nello sfarzo
papale, all'età di 28 anni si insediò nella città, le sue idee
grandiose gli fecero radere al suolo una parte della città per far
posto ai suoi progetti, non si fece amare dal popolo per i suoi fasti
aumentò notevolmente le tasse, ed aveva un' amante, Salomè Alt
con la quale ebbe 16 figli.
Donò a lei il
castello di Altenau, oggi chiamato Mirabello che è la attuale
residenza del sindaco.
Von Raitenau
venne rinchiuso, fino alla sua morte, nella torre della fortezza che
sorge sul monte che domina la città, chiamata "Hohensalzburg",
questa fortezza in pietra bianca, con grandi bastioni che la cingono,
tanto che veniva definita inespugnabile, è ora meta di turisti che
possono raggiungerla a piedi, o con una funicolare, il panorama
dovrebbe essere stupendo ma c'è nebbia e non vediamo nulla.
Importante è
il duomo, la cattedrale nei tempi è stata distrutta da diversi
incendi, poi ricostruita da un architetto italiano Santino Solari
che ne fece il primo edificio barocco al nord delle Alpi .
Mentre
nevicava, abbiamo visitato il cimitero di San Pietro, ad un passo dal
centro storico, veramente particolare, qui non ci sono monumenti
ogni lapide è uguale, in ferro battuto, mentre scavate dentro la
montagna, ci sono le cappelle delle autorità cittadine tra cui
anche il nostro architetto Solari o i genitori di Mozart, uscendo dal
cimitero mantenendo la destra si può salire verso la fortezza..
Pioveva
talmente tanto che gli ombrelli si incastravano per queste stradine
abbiamo così deciso di visitare il palazzo dell' arcivescovo- principe.
Una parte del
palazzo era sottoposto a restauro, ma abbiamo comunque visitato un
numero non indifferente di sale.
Viene chiamata
la " Residenz di Salisburgo" il simbolo del potere, un
edificio di enormi dimensioni, residenza urbana e sede di
rappresentanza degli arcivescovi principi fin dal XIV secolo, è
affacciata sulla piazza principale, residenzplaz,
Mi ha colpito
molto la Sala dei Carabinieri, così erano chiamate le guardie del
corpo degli arcivescovi-principi, un salone grande con un soffitto
veramente bellissimo.
La sala dei Cavalieri e quella delle conferenze, dove Mozart giovanissimo, fece molti concerti, e la sala delle udienze.
La sala dei Cavalieri e quella delle conferenze, dove Mozart giovanissimo, fece molti concerti, e la sala delle udienze.
Un particolare che ricordo, è che, le stufe e i camini venivano caricate dalla parte posteriore, dietro ad ogni stufa o camino c'era un corridoio stretto dove dei ragazzini magri si infilavano per caricare la legna, tutto questo per non disturbare gli arcivescovi-principi.
Nella parte alta del palazzo ricordo una galleria ricca di dipinti.
Uscendo dal
palazzo ci siamo recati in una pasticceria per bere qualcosa di
caldo, mentre la musica di sottofondo suonava, dopo aver acquistato i
dolci tipici, le palle di Mozart, palline di marzapane al pistacchio
ricoperte da crema al gianduia e ricoperte di un ulteriore strato di
cioccolato fondente, ci siamo recate al punto di ritrovo.
Il giorno seguente con la guida abbiamo visitato,
Il giorno seguente con la guida abbiamo visitato,
il Castello
Hellbrunn, una residenza estiva considerata ancora oggi un gioiello
rinascimentale a nord delle Alpi.
L'arcivescovo
principe si divertiva con giochi d'acqua, e allietava anche i suoi
ospiti, fontane, grotte e giochi meccanici incastonati in giardini
ritenuti meravigliosi, purtroppo era il mese di dicembre e non ci è
stato possibile vederli.
abbiamo poi visitato
abbiamo poi visitato
Sono tornata a
casa e negli occhi avevo ancora questa meraviglia
Vorrei tornare
a vederla in primavera , allora avrei un quadro completo di questa
città, riconosciuta come patrimonio mondiale dell'umanità
Promessa fatta capo ha, Salisburgo aspettaci, questa primavera arriviamo.
RispondiEliminaBella gita, con tanti particolari che l'hanno arricchita, Brava Enrica.
RispondiEliminaAnna Brivio
Ero preoccupato, continui a girare in compagnia e non volevo intromettermi, ma questa volta sei sola, con te ascolto le musiche meravigliose di Mozart, mentre giro per questa cittadina, ammiro e ascolto la storia di questo luogo lasciandomi trasportare. Sono ancora un po' deluso da te, questa tua testardaggine a non voler tornare, dove ti leggevamo volentieri in parecchi, alcune persone non commentavano ma gradivano, i tuoi scritti, che rispetto a quelli recenti sono di una qualità altamente superiore, tu sei un'altra cosa, non so che altro fare se non chiederti di tornare.... ti aspettiamo Enrica
RispondiEliminaI romanticismo è la mia passione, deve essere un posto incantevole si può quasi dire fuori dal mondo,peccato per il tempo ma dal tuo racconto è uscito fuori il sole tanto splendore hai descritto
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