il filo dei ricordi-racconti

venerdì 29 novembre 2013

salisburgo

SALISBURGO E MOZART


Che la crisi, ha lasciato un grosso segno, lo sappiamo tutti.
Per quest'anno le gite approfondite di tre o quattro giorni, non le posso proprio fare, devo accantonare il pensiero.
Mi è tornata così alla mente, una gita fatta un po di anni fa, una delle mie prime gite.
Partenza da Como, per visitare Salisburgo, che è veramente una bomboniera tanto è bella, sembra delicata, ha un rapporto particolare con la musica, infatti proprio a Salisburgo è nato Wolfang Amedeus Mozart,



 mentre sto scrivendo mi torna alla mente un particolare, in quel periodo si stavano concludendo le rappresentazioni per l'anno mozartiano, per cui era il 2006
Per le strade di Salisburgo, nelle sale da the, nei caffè concerto e nelle maggiori piazze, suonavano in contemporaneamente le opere di questo grande genio e maestro, era una delizia passeggiare per quelle vie, solo il tempo non ci ha aiutato, pioveva e anche nevicava. Ricordo che faceva freddo,tanto che la guida che ci attendeva di prima mattina, ha preferito fare un percorso con
l' autobus, prima di entrare proprio nella città.
Salisburgo è una città dell' Austria, la regione di Salisburgo confina con la Germania, questa cittàdina si è sviluppata in una conca piuttosto vasta tra due collinette, in mezzo scorre il fiume Saalach, i primi insediamenti risalgono al neolitico, ma è con l'avvento del sacro romano impero che Salisburgo gode di maggior splendore, gli insediamenti romani, si svilupparono sulla collina alla sinistra del fiume, il Monchsberg, dove poi continuò lo sviluppo anche nel medioevo
A pochi chilometri (16 ) dal centro della città si può trovare il massiccio alpino dell'Untersberg, dove i Salisburghesi si recano nei periodi estivi per gite di giornata, a piedi seguendo i tanti sentireri ma anche con una funivia.








Rientriamo in città, a piedi ci avviamo verso il centro, la chiamano la Città vecchia, le torri e le cupole barocche delle
chiese,dominano, mentre i palazzi, alcuni ci raccontano lo sfarzo che alcuni arcivescovi-principi richiedevano agli architetti ai quali commissionavano le opere, alcuni di questi architetti erano italiani




A Salisburgo l'intreccio " potere e religione" veniva rappresentatao nella massima espressione dall'arcivescovo-principe, " Primate di Germania" , che non aveva una giurisdizione politica, ma ricopriva un ruolo fondamentale tra lo Stato e la Chiesa in quanto era il primo referente del Papa, oltre ad essere il governatore permanenete del Papa in Germania, questo gli permetteva di indossare i panni di un Cardinale, pur non essendo mai stato nominato.
Salisburgo, deve il suo splendore proprio all'arcivescovo-principe di origini italiane, Wolf Dietrich von Raitenau, che cresciuto nello sfarzo papale, all'età di 28 anni si insediò nella città, le sue idee grandiose gli fecero radere al suolo una parte della città per far posto ai suoi progetti, non si fece amare dal popolo per i suoi fasti aumentò notevolmente le tasse, ed aveva un' amante, Salomè Alt con la quale ebbe 16 figli.
Donò a lei il castello di Altenau, oggi chiamato Mirabello che è la attuale residenza del sindaco.
Von Raitenau venne rinchiuso, fino alla sua morte, nella torre della fortezza che sorge sul monte che domina la città, chiamata "Hohensalzburg", questa fortezza in pietra bianca, con grandi bastioni che la cingono, tanto che veniva definita inespugnabile, è ora meta di turisti che possono raggiungerla a piedi, o con una funicolare, il panorama dovrebbe essere stupendo ma c'è nebbia e non vediamo nulla.
Importante è il duomo, la cattedrale nei tempi è stata distrutta da diversi incendi, poi ricostruita da un architetto italiano Santino Solari che ne fece il primo edificio barocco al nord delle Alpi .



Mentre nevicava, abbiamo visitato il cimitero di San Pietro, ad un passo dal centro storico, veramente particolare, qui non ci sono monumenti ogni lapide è uguale, in ferro battuto, mentre scavate dentro la montagna, ci sono le cappelle delle autorità cittadine tra cui anche il nostro architetto Solari o i genitori di Mozart, uscendo dal cimitero mantenendo la destra si può salire verso la fortezza..




Pioveva talmente tanto che gli ombrelli si incastravano per queste stradine abbiamo così deciso di visitare il palazzo dell' arcivescovo- principe.
Una parte del palazzo era sottoposto a restauro, ma abbiamo comunque visitato un numero non indifferente di sale.



Viene chiamata la " Residenz di Salisburgo" il simbolo del potere, un edificio di enormi dimensioni, residenza urbana e sede di rappresentanza degli arcivescovi principi fin dal XIV secolo, è affacciata sulla piazza principale, residenzplaz,
Mi ha colpito molto la Sala dei Carabinieri, così erano chiamate le guardie del corpo degli arcivescovi-principi, un salone grande con un soffitto veramente bellissimo.



La sala dei Cavalieri e quella delle conferenze, dove Mozart giovanissimo, fece molti concerti, e la sala delle udienze.

 Un particolare che ricordo, è che, le stufe e i camini venivano caricate dalla parte posteriore, dietro ad ogni stufa o camino c'era un corridoio stretto dove dei ragazzini magri si infilavano per caricare la legna, tutto questo per non disturbare gli arcivescovi-principi.
Nella parte alta del palazzo ricordo una galleria ricca di dipinti.
Uscendo dal palazzo ci siamo recati in una pasticceria per bere qualcosa di caldo, mentre la musica di sottofondo suonava, dopo aver acquistato i dolci tipici, le palle di Mozart, palline di marzapane al pistacchio ricoperte da crema al gianduia e ricoperte di un ulteriore strato di cioccolato fondente, ci siamo recate al punto di ritrovo.
 Il giorno seguente con la guida abbiamo visitato,
il Castello Hellbrunn, una residenza estiva considerata ancora oggi un gioiello rinascimentale a nord delle Alpi.
L'arcivescovo principe si divertiva con giochi d'acqua, e allietava anche i suoi ospiti, fontane, grotte e giochi meccanici incastonati in giardini ritenuti meravigliosi, purtroppo era il mese di dicembre e non ci è stato possibile vederli.




 abbiamo poi visitato
il Museo Viva Mozart, la Casa natale e l’abitazione.



Sono tornata a casa e negli occhi avevo ancora questa meraviglia
Vorrei tornare a vederla in primavera , allora avrei un quadro completo di questa città, riconosciuta come patrimonio mondiale dell'umanità




4 commenti:

  1. Promessa fatta capo ha, Salisburgo aspettaci, questa primavera arriviamo.

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  2. Bella gita, con tanti particolari che l'hanno arricchita, Brava Enrica.
    Anna Brivio

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  3. Ero preoccupato, continui a girare in compagnia e non volevo intromettermi, ma questa volta sei sola, con te ascolto le musiche meravigliose di Mozart, mentre giro per questa cittadina, ammiro e ascolto la storia di questo luogo lasciandomi trasportare. Sono ancora un po' deluso da te, questa tua testardaggine a non voler tornare, dove ti leggevamo volentieri in parecchi, alcune persone non commentavano ma gradivano, i tuoi scritti, che rispetto a quelli recenti sono di una qualità altamente superiore, tu sei un'altra cosa, non so che altro fare se non chiederti di tornare.... ti aspettiamo Enrica

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  4. I romanticismo è la mia passione, deve essere un posto incantevole si può quasi dire fuori dal mondo,peccato per il tempo ma dal tuo racconto è uscito fuori il sole tanto splendore hai descritto

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