Ancora Pietro
e il minigolf
Venerdì sera
ore 18.45 ritorno dal lavoro, una doccia veloce, proprio veloce,
dobbiamo andare in un paese che onestamente non ricordo bene, mi pare
si chiami Carnago, ma se così non fosse sono sicura che qualcuno mi
correggerà.
Riccardo mi fa
fretta, " dai Chicca, abbiamo un bel pezzetto di strada, e a quest'ora
c'è traffico", lui ha riposato sul mio divano, ha preparato tutte le
sue cosine, io non sono così ordinata, e mi affanno per fare in
fretta.
Un'altra serata
all'insegna del minigolf e della loro amicizia,
Riccardo
avrebbe voluto andare a prendere Pietro, ma col fatto che io finisco
tardi, non ha potuto, l'opzione era che io me ne stessi a casa, e l'ho proposta ma non vuole andare da solo.
Malgrado tutto
siamo arrivati in orario, c'erano tutti gli amici intorno a Pietro.
Questa volta
l'entrata del ristorante, è molto più agibile, ma gli amici seguono
Pietro, nel caso in cui abbia bisogno di aiuto.
Prima di
entrare, Riccardo, che ha preparato un pensiero per ricordare la
serata, chiama Ivano, il coach del loro gruppo, da il tempo a
tutti gli altri amici del minigolf, di prendere posto al tavolo, e
poi fa il giro armato di penna e ognuno di loro ha messo la propria
firma.
Si tratta di
una semplice fotografia messa in cornice, firmata da tutti i
presenti, che tutti insieme, vogliono dimostrare a Pietro la loro
presenza.
Questa sera
siamo più numerosi dell'altra volta, onestamente, ora mi ricordo, di qualcuno, Ivano il coach,
Luciano che commenta su un social network, Luisa che
ama raccontare le barzellette, suo marito ma non ricordo come si
chiama,
Pietro che è sempre l'ospite d'onore, e stasera ho capito
chi è Rochepin, perchè è colui che ha mangiato con vero piacere
tutto quello che aveva ordinato, la battuta che è stata fatta
scherzosamente in compagnia è questa:
" Mangia
sempre tantissimo a qualunque ora, non ingrassa di un grammo,"
Ho conosciuto
anche la sua Signora ma non ricordo il nome..
Il cibo è
buono, la compagnia pure, si parla di tutto un po', di cose belle e
anche di qualche brutta malattia, si parla della Calabria, delle
granite siciliane, vedo Pietro ridere e parlare con i suoi amici, si
parla di donne, di uomini, di computer.
La voce di
Pietro sottile e di basso tono, a volte viene coperta da qualche
vocione dei suo amici.....
Poi sul tavolo
iniziano a saltellare delle Palline, uno di questi amici, non vorrei
sbagliare nel dire un nome, le ha portate e ne ha fatto omaggio agli
altri, il tempo passa, siamo arrivati ai dolci, tutti molto buoni,
qualcuno ha fatto il bis, e la serata si avvia alla chiusura, un
brindisi a Pietro, che rispetto alla volta precedente sembra aver
preso un po di vigore, forse non, nel fisico, ma il suo sorriso sembra
molto più deciso, con il suo bastone in mano, circondato fisicamente, oltre che da braccia forti, dall'affetto
dei suoi amici..
Pero' dai Enrica,sapendo che avresti dovuto andare a questa riunione,cosa ti e' venuto in mente di andare a lavorare?,avresti dovuto metterti li con Rik,a mettere in ordine le palline,la firma di tutti i compnenti del gruppo sulla foto,e' stata una bellissima idea,ma una cosa nn ho capito,tu scrivi che ad un certo punto del convivio,sui tavoli hanno cominciato a girare le palline,ma la cena?nn avete mangiato?chiisa a te' come giravano,le palline,ciao Enrica,sei sempre grande,un abbraccio a Te' e a tutti i componenti del team,:Paki.
RispondiElimina