il filo dei ricordi-racconti

domenica 24 novembre 2013

Castell'Arquato

CASTELL' ARQUATO 

Ormai è una cosa quasi scontata, io ho una guida personale, che, per il piacere di stare in compagnia, per l'interesse che io mostro, sceglie sempre itinereari nuovi....per questo prima di ogni cosa voglio ringraziare Gianluigi e sua moglie Teresa, sempre bene disposti nei miei confronti...
Con Riccardo,  l'amicizia tra di loro, fatta di risate, scherzi e di confidenze e consigli è oramai cosa scontata, sono stata accettata nel club anche io, e mi fa molto piacere.


Partenza di buon mattino, il cielo però non promette niente di buono, del resto siamo a novembre, comunque vada saremo in conpagnia.
Non so dove hanno intenzione di portarmi, questi due giovanotti, ma so che insieme a noi ci sarà anche Rosa.
Come sempre ci ritroviamo fuori dall'autostrada, a casa di Gianluigi, beviamo un buon caffè preparato da Teresa, conversiamo anche con la figlia, poi .... si parte....
Non sapendo dove siamo diretti, non essendo molto brava a districarmi , sono un po' confusa, siamo passati da Vaprio d'Adda, da Cassano d'Adda, Gianluigi mi dice che proprio in questa cittadina c'è un palazzo ottocentesco e due ville, Villa Brambilla e Villa d'Adda-Borromeo, insieme ad un altro palazzo, che meritano di essere visti.


Mentre continuiamo il nostro viaggio, alla nostra destra i canali e il fiume Adda sono pieni, carichi di acqua, e il nostro pensiero va, ai danni arrecati dalle alluvioni, proprio pochi giorni fa in Sardegna, attraversiamo un paese che ha un nome strano Dovera, e si fanno commenti sui nomi delle città, in auto si parla di cose serie,  si ride e si cerca di prendere tutto serenamente, almeno per oggi, dimentichiamo tutti i problemi del quotidiano.
Le segnalazioni stradali, indicano che siamo in direzione di Piacenza, non chiedo, tanto non mi direbbero comunque dove siamo diretti, perlomeno, non fino a quando saremo in prossimità della destinazione stabilita...


Superiamo un paese chiamato Carpaneto Piacentino, dopo un po' Riccardo mi dice:
-"Enrica adesso stai attenta...."
proprio davanti ai miei occhi, si apre una salita dove  i muri di mattoncini di arenaria a vista, cingono una strada di ciottoli, alzando lo sguardo, purtroppo piove,  siamo in auto, riesco a intravedere delle mura di cinta.
Proprio all'inizio di questa salita troviamo una torre che sembra dire: "Vi lascio passare, ma attenzione io controllo" , non avendo idea di dove fossi, non avendo ancora acquistato una guida, ho pensato, che fosse parte del sistema di difesa di un borgo medioevale .



Gianluigi continua la salita, mentre sia io che Rosa ci guardiamo intorno, finchè tra queste viuzze piuttosto strette troviamo un posteggio.
Piove, e l'aria è fredda, passiamo vicino ad una rocca e davanti a noi si apre una piazza, cosi bella e particolare, che non abbiamo molte parole da dire, le macchine fotografiche ci aiutano a fermare quello che vediamo con i nostri occhi,


l'unico rammarico è che il tempo non è benevolo.. Siamo a Castell'Arquato.
Posizionato ad una ventina di km da Piacenza, un po di più da Parma, Castell'Arquato è un bellissimo borgo medioevale. 


Riconosciuto tra i borghi più belli d'Italia, è situato sulle colline della Val D'Arda e domina il passaggio, il centro storico si sviluppa sulla riva sinistra del torrente Arda, mantiene un'impronta medioevale, che non ha subito modifiche particolari durante i secoli, per cui offre al turista una immagine genuina di quello che rappresentava il borgo a quei tempi, lo fa permettendo alla storia, alla cultura, alle ricchezze naturali e alla gastronomia, di intrecciarsi offrendo a chi visita una vasta gamma di possibilità.
Acquisto una guida del luogo, 
scopro che siamo nella piazza principale di questo borgo medioevale
Piazza Alta o Piazza del municipio, è il centro politico, militare e religioso di questo borgo.


Qui troviamo gli edifici più importanti.
La Rocca Viscontea, la Collegiata di Santa Maria Assunta, il Palazzo del Podestà, il Palazzo del comune.
La collegiata è la chiesa dedicata a Santa Maria Assunta, rappresenta il cuore religioso, contiene opere di pittori e scultori
spesso anonimi, ma di buonissima fattura alcuni risalenti al 1400.
Dal chiostro della Collegiata si può accedere al Museo della Collegiata.




Il Palazzo del Podestà fungeva da tribunale, si svolgevano pratiche amministrative e di rappresentanza, era già nel medioevo la sede del comune, poi divenne il luogo di rappresentanza del podestà che rimaneva in carica 3 anni, ancora oggi è la sede del comune,


 proprio questa mattina si svolgeva un matrimonio, abbiamo visto la sposa scendere dalla scalinata abbracciata al proprio marito, mentre gli invitati  li attendevano con manciate di riso.


Il palazzo del Podestà è costruito interamente in cotto, ha tre piani, nella parte inferiore " la Loggia dei Notari" nella parte superiore la " Loggia delle Grida, dove venivano esposti gli editti comunali.
Mentre nella " Sala del consiglio" si devono alzare gli occhi per ammirare il bel soffitto a cassettoni, e una grande tela di Antonio Malchiodi, raffigurante "Gli ultimi giorni di Torquato Tasso".
In questa sala ai giorni nostri si riunisce il consiglio comunale mentre la Loggia dei Notari è diventato il polo espositibvo per mostre d'arte.


La rocca Viscontea, un'imponente costruzione dal carattere difensivo, edificata secondo il Registrum Magnum di piacenza nel 1342 e terminata nel 1349 sui resti un antico Castrum Romano,



con le sue torri merlate, riesce a vegliare su una buona parte della Valle dell'Arda, ma anche sulla piazza sottostante,svolgendo un duplice ruolo difendendo la rocca da pericoli esterni, mantendo il controllo anche sull'abitato.
La torre più alta era un ottimo punto di osservazione tra la Pianura Padana con Milano e le pendici degli appennini che portavano al mare, da questa torre nulla sfuggiva a chi osservava la valle dall'alto una leggenda racconta:
Il cavaliere Sergio Montale conobbe la figlia del comandante della rocca Gaspare della Vigna, e si innamorarono.
A quel tempo Castell'Arquato subiva il rigido governo del Cardinale Francesco Sforza che ricorreva alla forza per mantenere il potere.
Durante una retata Sergio, venne arrestato, condannato a morte con l'accusa di aver cospirato contro il Cardinale...
Laura la figlia del comandante riuscì a liberare il suo innamorato, ma, Giacomo Manaro, primo aiutante del comandante,per vendicarsi dell'amore che aveva per Laura non corriposto, dapprima uccise il suo comandante e poi accusò i due innamorati che vennero decapitati il 20 maggio 1620
Tante sono le cose da visitare e da approfondire ma la pioggia e il freddo ci costringono a desistere, torneremo ancora un'altra volta nel mese di maggio...
perchè tra questi vicoli e in queste stradine abbiamo il museo Luigi Illica, librettista di Puccini e Mascagni, il museo goeologico Cortesi, dove si trova uno scheletro di balenottera , Palazzo Stradivari, il Palazzo del Duca con la sua fontana. Un aperitivo al bar della rocca e poi di nuovo in viaggio verso il ristorante dove abbiamo mangiato divinamente...naturalmente già prenotato dal nostro Gianluigi, un nome ...una garanzia.
Il ristorante ci accoglie in bella vista, i salumi piacentini D.O.P. Sono il salame, la coppa, e la pancetta.


Gli antipasti sono decisamente buoni tanti e variati, antipasti freddi e caldi, poi per primo alcuni di noi, hanno scelto i " Pisare e faso "
Si tratta di una antica ricetta Emiliana che è sempre stata tramandata da mamma in figlia, costituita da gnocchetti di farina e pangrattato conditi con fagioli, lardo, cipolla e pomodoro,



il cibi proposti sono veramente tanti ma saltiamo il secondo e passiamo al dolce, anche qui c'è l'imbarazzo della scelta.





Ultra sazi ci avviamo verso casa.
Sulla strada del ritorno, ci siamo fermati a Grazzano Visconti, un'altro borgo medioevale dove anche sotto la pioggia tra i vari porticati sembra che il tempo, se pur passando, abbia lasciato le radici. Ma ne parlerò un'altra volta.




6 commenti:

  1. hahahaha Enrica,nn hai sbagliato una virgola,pero' dai, mi stai sopravvalutando troppo,,,mi stai facendo ritornare la voglia di fare il mio vecchio lavoro,,un abbraccio,,,,,

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  2. Sei la mia guida personale, non ti basta come compito? grazie ancora di tutto a te e a Teresa

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    1. brava enrica, sempre attenta a tutto,hai fatto un bel racconto,grazie a tutti voi , ho passato una giornata splendida anche se molto piovosa, un grande ringraziamento a tutti,, enrica continua cosi che vai bene ☺

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  3. Bei posti, che almeno una volta meriterebbero di essere visitati.
    Grazie Enrica, ho imparato qualcosa di nuovo.
    Anna B.

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  4. ho seguito tutto per filo e per segno, e mi è piaciuto come sempre tutto, vorrei poter assaggiare quei piatti, e stare in Vostra compagnia, mi rallegra il fatto che leggendoti, carissima Enrica, posso pensare illudendomi di essere stato con Voi

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  5. Enrica ,sei stata bravissima come sempre nel descrivere tutto .Le tue gite ,sono una gioia per me,riesci sempre a coinvolgermi positivamente.Grazie cara amica,spero che ci sia presto un altro tuo scritto,elisabetta,,,,,,,

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