il filo dei ricordi-racconti

domenica 24 novembre 2013

il disastro idrogeologico in sardegna

IL DISASTRO IDROGEOLOGICO IN SARDEGNA

Martedì 19 novembre accendendo la televisione venivo a conoscenza dell'ennesimo disastro idrogeologico che colpisce solitamente in questo periodo dell'anno alcune regioni d'Italia, quest'anno la sorte malevola ha colpito la Sardegna..




Oggi è venerdì, mentre sto facendo le pulizie , la televisione è accesa, ci sono tante persone autorevoli, che parlano, dicono quello che si sarebbe dovuto fare e non si è fatto, la magistratura apre fascicoli, sulle disgrazie per stabilire i responsabili, si parla di consorzi che gestiscono dighe, di appalti per ristrutturare e ampliare le dighe, di lavori compiuti a metà e mai terminati di case costruite sul greto dei fiumi, di case costruite sotto il livello del mare, i sindaci attaccano i soccorsi e lamentano la mancanza di fondi, chiedono e dicono che lo stato non fa abbastanza. Giungono telefonate in trasmissione, ognuno dice la propria , ancora tante e tante parole..



Mi chiedo dove fossero i tecnici comunali, parlo di geometri, ingenieri, geologi o di semplici vigili, non vedevano che si costruiva abusivamente, non si tratta di nord o sud, a Milano hanno costruito delle case dentro i parchi cittadini e niente è stato fatto per fermarli. Si potrebbe fare un elenco infinito.




Non ho sentito da nessuno, ma proprio nessuno, di tutte queste persone importanti e autorevoli, l'umiltà di ammettere le proprie responsabilità, forse anche delle colpe, il titolo lo hanno, probabilmente, solo per avere privilegi.



Siamo in Italia, il più bel paese che ci sia, dove tutto è il contrario di tutto, sappiamo benissimo che i comuni di qualsiasi provincia, di qualsiasi regione,  pur di fare cassa concedono concessioni edilizie in maniera esagerata, invece per chi ha costruito, abusivamente, c'è sempre un condono edilizio pronto, per poi lamentare dopo ogni nuova disgrazia, di tutto e di più.


Io non sono preparata, non sono in grado di stabilire cosa si dovrebbe fare, ma ogni volta che ci sono alluvioni, terremoti o frane, sono sempre le persone a rimetterci, in primis la vita, per perdere poi tutto il resto, costruito con fior di sacrifici.
Le persone normali hanno perso tutto, smettetela di predicare, aiutate, non se ne può più.



Chiedono di inviare sms per solidarietà, cosa che ho fatto puntualmente e più di una volta,
Sono una persona semplice che ha sempre lavorato, che vorrebbe lavorare ancora, e che nessuno vuole più, come tanti cittadini onesti, ho sempre pagato le tasse, non riesco a comprendere come mai non si finanziano la ricerca, i geologi
i ricercatori, i poliziotti, e tutte le forze dell'ordine che rischiano la vita, per vedere poi,  strapagare chi corre dietro ad una palla, come i calciatori, che ora sono il simbolo del lusso.
Basterebbe, che quattro o cinque di questi calciatori, super pagati, donassero una minima quota del loro stipendio annuo, il loro stipendio da mille e una notte è pubblico, vorrei vedere, chi prende 4 o 5 milioni all'anno, donare un milione a favore di chi ha veramente bisogno...




IL volontariato sta sostituendo quello che dovrebbe essere un diritto in caso di calamità, sono indignata, delusa, arrabbiata,, e triste quando penso a chi ha perso la vita così, quel padre morto abbracciato al suo bimbo, quella madre che non ce l'ha fatta con la sua bambina. 



Stiamo diventando il paese delle commemorazioni, ma un anno ha solo 365 giorni, credo che le calamità naturali, o le stragi volute stiano superando i giorni che abbiamo a disposizione.
Il bel paese se ne sta andando, tra alluvioni, smottamenti e frane, portandosi via anche tante e tante vite.









2 commenti:

  1. Hai ragione ad indignarti Enrica... non se ne può più di tutte queste notizie catastrofiche che colpiscono la povera gente. M a CHI da le concessioni edilizie ha la testa dentro i sacchetti di carta!!!!! dato che non sanno controllare le mappe e consentono di costruire dentro al letto originario dei fiumi????' Poi si chiedono perché succedono queste gravissime cose, giocano a rimpallo tra loro, sempre sulle spalle dei poveri. Grazie del tuo scritto, come sempre semplice ma puntuale sulle tristi attualità, questa volta.

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  2. Purtroppo questi fatti accadono sempre più spesso, il bel Paese si sta veramente sgretolando, i personaggi che contano non stanno muovendo neppure un dito. Non oso commentare oltre.
    Anna B.

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