IL DISASTRO
IDROGEOLOGICO IN SARDEGNA
Martedì 19
novembre accendendo la televisione venivo a conoscenza dell'ennesimo
disastro idrogeologico che colpisce solitamente in questo periodo
dell'anno alcune regioni d'Italia, quest'anno la sorte malevola ha
colpito la Sardegna..
Oggi è
venerdì, mentre sto facendo le pulizie , la televisione è accesa,
ci sono tante persone autorevoli, che parlano, dicono quello che si
sarebbe dovuto fare e non si è fatto, la magistratura apre
fascicoli, sulle disgrazie per stabilire i responsabili, si parla di
consorzi che gestiscono dighe, di appalti per ristrutturare e
ampliare le dighe, di lavori compiuti a metà e mai terminati di
case costruite sul greto dei fiumi, di case costruite sotto il
livello del mare, i sindaci attaccano i soccorsi e lamentano la
mancanza di fondi, chiedono e dicono che lo stato non fa abbastanza.
Giungono telefonate in trasmissione, ognuno dice la propria , ancora
tante e tante parole..
Mi chiedo
dove fossero i tecnici comunali, parlo di geometri, ingenieri,
geologi o di semplici vigili, non vedevano che si costruiva
abusivamente, non si tratta di nord o sud, a Milano hanno costruito
delle case dentro i parchi cittadini e niente è stato fatto per
fermarli. Si potrebbe fare un elenco infinito.
Non ho sentito
da nessuno, ma proprio nessuno, di tutte queste persone importanti e
autorevoli, l'umiltà di ammettere le proprie responsabilità, forse
anche delle colpe, il titolo lo hanno, probabilmente, solo per avere
privilegi.
Siamo in Italia, il più bel paese che ci sia, dove tutto è il contrario di tutto, sappiamo benissimo che i comuni di qualsiasi provincia, di qualsiasi regione, pur di fare cassa concedono concessioni edilizie in maniera esagerata, invece per chi ha costruito, abusivamente, c'è sempre un condono edilizio pronto, per poi lamentare dopo ogni nuova disgrazia, di tutto e di più.
Siamo in Italia, il più bel paese che ci sia, dove tutto è il contrario di tutto, sappiamo benissimo che i comuni di qualsiasi provincia, di qualsiasi regione, pur di fare cassa concedono concessioni edilizie in maniera esagerata, invece per chi ha costruito, abusivamente, c'è sempre un condono edilizio pronto, per poi lamentare dopo ogni nuova disgrazia, di tutto e di più.
Io non sono preparata, non sono in
grado di stabilire cosa si dovrebbe fare, ma ogni volta che ci sono alluvioni, terremoti o frane, sono sempre le persone a
rimetterci, in primis la vita, per perdere poi tutto il resto, costruito con
fior di sacrifici.
Le persone
normali hanno perso tutto, smettetela di predicare, aiutate, non se
ne può più.
Chiedono di
inviare sms per solidarietà, cosa che ho fatto puntualmente e più
di una volta,
Sono una
persona semplice che ha sempre lavorato, che vorrebbe lavorare
ancora, e che nessuno vuole più, come tanti cittadini onesti, ho
sempre pagato le tasse, non riesco a comprendere come mai non si
finanziano la ricerca, i geologi
i
ricercatori, i poliziotti, e tutte le forze dell'ordine che
rischiano la vita, per vedere poi, strapagare chi corre dietro ad una palla, come
i calciatori, che ora sono il simbolo del lusso.
Basterebbe, che
quattro o cinque di questi calciatori, super pagati, donassero una
minima quota del loro stipendio annuo, il loro stipendio da mille e
una notte è pubblico, vorrei vedere, chi prende 4 o 5 milioni
all'anno, donare un milione a favore di chi ha veramente bisogno...
IL volontariato
sta sostituendo quello che dovrebbe essere un diritto in caso di
calamità, sono indignata, delusa, arrabbiata,, e triste quando penso
a chi ha perso la vita così, quel padre morto abbracciato al suo
bimbo, quella madre che non ce l'ha fatta con la sua bambina.
Stiamo
diventando il paese delle commemorazioni, ma un anno ha solo 365
giorni, credo che le calamità naturali, o le stragi volute stiano
superando i giorni che abbiamo a disposizione.
Il bel paese se
ne sta andando, tra alluvioni, smottamenti e frane, portandosi via
anche tante e tante vite.