il filo dei ricordi-racconti

lunedì 17 marzo 2014

DA DOMASO A SORICO

DA DOMASO A SORICO
Il mio lago e uno scrigno di bellezze che non conoscevo, passavo per lo più in auto, ma non lo avevo mai fatto a piedi, così questa mattina con lo zaino pronto siamo arrivate fino a Domaso in auto, poi costeggiando il lago, a parte un piccolo percorso dove stanno terminando i lavori per il passaggio pedonale, siamo arrivati a Sorico l'ultimo paese del lago di Como, poi inizia la Val Chiavenna.


Il cielo è azzurro il sole caldo, la giornata è ventilata, facciamo colazione e poi ci incamminiamo, in un primo momento il vento soffia parecchio poi scendendo attraverso il camminamento a lago, il sole ci accompagna letteralmente per tutto il percorso.
Marisa, la mia amica, abituata a camminare, inizia a togliere la maglia con le maniche lunghe, lei ha sempre caldo, io e Manuela per il momento ci limitiamo a togliere il pail, e camminiamo spedite, loro più di me, ma riesco a tenere il passo.
Le montagne intorno sono ancora ricoperte di neve, il panorama sembra un quadro, nel lago germani reali e cigni scivolano tranquilli.



Camminiamo, ogni tanto ci fermiamo, per qualche foto, le mimose sono fiorite e bellissime, tante le ville che si affacciano sullo specchio d'acqua, molte ancora chiuse, qualche persona si gode il sole su delle sdraio fuori dalle proprie abitazioni di vacanza, chi legge il giornale, chi un libro, chi si crogiola proprio sotto il sole, troviamo coppie di persone anziane che passeggiano tenedosi per mano, e un po' li invidio, turisti stranieri, si sentono i loro commenti "good, very good" qualcun'atro ha detto "merveilleus, fantastique"
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Un po di orgoglio ci prende, in fondo è il nostro lago, qui vediamo tutto il bello che la natura ci offre, mamme con i bimbi nel passeggino che fanno gustare un po di bel tempo ai propri bimbi, ciclisti, e tanti cagnolini che passeggiano con i loro padroni, intorno il lago i monti con la neve o in bassa quota i tanti boschi, che iniziano a colorarsi di un bel verde


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Ho fame troviamo una panchina e inizio a mangiare un primo panino, solo un po' per chiudere un poco lo stomaco, poi riprendiamo il cammino, in un punto deciso dalle mie amiche ci fermiamo a mangiare, è bellissimo, mangiamo ci prendiamo come sempre bonariamente in giro e stiamo bene, la semplicità che ci accomuna è la cosa più bella che abbiamo,malgrado siamo tre persone completamente diverse. Marisa decide di bagnarsi i piedi, per quanto voglia fare la temeraria, ci invita a scattare velocemente la foto, perchè l'acqua è gelida




Le risate si sprecano, un aneddoto riferito ad un etto di prosciutto, ci da il via per scherzare, bonariamente tra di noi,
ci scambiamo le nostre scorte, un tost una bottiglietta d'acqua, Emanuela ha portato anche il dolce.
Riprendiamo la camminata, proprio a Sorico troviamo in bella vista diversi agoni a seccare pronti per diventare " missoltini " tipico pesce del lago.



Continuando arriviamo fino al punto in cui si trova la Riserva naturale Pian di Spagna e Lago di Mezzola, una zona protetta della Lombardia dove finisce il lago di Como e inizia il lago di Mezzola, la zona tra i due laghi è definita pian di Spagna, un'aerea umida dove la fauna migratoria si annida tra i canneti, qui nidificano numerose specie di uccelli acquatici, e le ninfee coprono alla vista i numerosi canali che alimentano il lago.




 La zona è vasta si estende tra i comuni di Sorico e Gera Lario nella Provincia di Como, mentre nella provincia di Sondrio troviamo Verceia, Novate Mezola, e Dubino.

Fonte Web:
Un'altra parte del Pian di Spagna viene coltivato soprattutto a mais, erba medica, loietto e prati da sfalcio, intervallati da filari di arbusti fruttiferi e da alberi sparsi come olmi, pioppi, ontani, salici e querce.
La fauna è formata principalmente da alzavole, folaghe, germani reali,e nutticore.(cigno reale, folaga, gallinella d'acqua, ecc.),

Anfibi: tritone crestato, rana verde, rospo comune

Rettili: testuggine palustre, biscia dal collare, ramarro













Ci sediamo sulla riva di un prato vicino alla riva del lago e ci riposiamo un po', Marisa e Emanuela prendono il sole io faccio ginnastica intorno a noi bambini che giocano e tantissime persone di tutte le età che camminano.



Il tempo passa, dobbiamo rientrare, così riprendiamo il cammino in modo inverso, ci prendiamo un gelato, e giungiamo dopo circa 5 km all'auto, il mio mal di piedi inizia a farsi sentire, Emanuela è rossa come un peperone, il vento si sta alzando e soffia alzando anche la sabbia, siamo state benissimo, è proprio vero che con uno zaino in spalla ed un panino, io mi sento bene, perchè il panino mi assomiglia. 


4 commenti:

  1. esauriente come sempre Bacioni Lucia ♥

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  2. Come di consueto,mi porti sempre con te in posti stupendi,,,,ma quanto mi fai camminareeeeeeee,grazie Enrica,,,sono tutti posti salutari,,,,,

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  3. Il panino ti assomiglia perché è genuino come te, come sono genuine e fresche le tue scritture. Ci accompagni per mano nelle tue semplici, ma per questo belle gite.

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  4. Brava Enrica, posto stupendo, il tuo mal di piedi passerà. Ciao.
    Anna b.

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